Introduzione: nVidia–> Grazie alla sua estesa base di utenza, il gaming su PC continua a mostrare segni di espansione sul mercato. Ciò è lecito aspettare da un settore che fa dell’innovazione e la voglia di spingere oltre ogni limite il suo baluardo, e che sul lungo termine lo ha portato a definirsi come il vero gaming, a discapito delle console, che gli hardcore gamers considerano semplici macchine per il casual gaming. Conscia di tutto ciò, per spingere i limiti della qualità grafica sul nostro beneamato PC, nVidia ha saputo creare, negli ultimi mesi, GPU (e reinterpretazioni di esse opportunamente “pompate”) capaci di soddisfare il palato del giocatore più esigente.
Una di queste schede video è la GTX770, riedizione con clock molto più spinti della GPU Kepler GK104 (stavolta denominata GK104-425), già nucleo della prestante GTX680. Questa nuova interpretazione vede alcune modifiche, oltre ai clock operativi, che strizzano l’occhio agli overclockers e ai gamers incalliti, soprattutto in virtù delle prestazioni maggiorate, come il GPU Boost che stavolta ci viene implementato nella sua seconda incarnazione.
GTX 770: specifiche tecniche–>Le specifiche tecniche, consultabili sul sito ufficiale, sono le seguenti:
Come accennato in apertura, la GTX 770 è basata sullo stesso chip Kepler GK104, nella revisione GK104-425-A2, che presenta un binning superiore alla precedente generazione. La dimostrazione di ciò è il clock maggiorato, che si attesta su 1046MHz di GPU con boost fino a 1085MHz (anche se, come vedremo, la scheda arriverà spesso oltre i 1100MHz grazie al GPU Boost 2.0). Anche le memorie sono sotto steroidi rispetto alla GTX 680, con una frequenza GDDR5 di ben 7,008GHz, ben 1GHz più della “sorella minore”.
Riguardo alla modalità di “Boost”, si passa alla seconda generazione, con Treshold di tipo termico oltre che a quello in Watt: la scheda si overclockerà automaticamente qualora la temperatura sia inferiore ad un determinato valore, impostabile tramite una delle tante utility per l’overclock disponibili gratuitamente in rete, come MSI Afterburner o EVGA Precision. Il bracket di connessioni rimane l’unica costante su tutta la gamma: due connessioni DVI, una connessione HDMI 1.4a (compatibile con lo standard UltraHD precedentemente identificato con la nomenclatura 4K e il 3D) ed una connessione DisplayPort 1.2 (compatibile con lo standard UltraHD).
Il sistema di dissipazione adottato dalla scheda (nonché il PCB) è lo stesso che troviamo sulle schede superiori (GTX780 e GTX Titan), con potere dissipativo pari a circa 300W, più che sufficienti per tenere a bada la scheda video anche nelle situazioni più estreme, o fuori specifica. Lateralmente alla scheda, la scritta GeForce GTX retroilluminata in verde, la cui illuminazione è gestibile tramite il software EVGA LED Controller, impostando un’illuminazione fissa, spenta o di tipo “breathing”. Ecco la schermata GPU-Z della scheda video:
Galleria fotografica: nVidia GeForce GTX770–> Ecco una serie di immagini della scheda con design reference:
GeForce Experience e ShadowPlay–>La GeForce Experience: un modo innovativo e immediato di configurare in pochi clic il proprio gioco preferito, in modo da avere la massima resa grafica e la massima fluidità concessa dal proprio sistema.
A partire dalla GTX 760, da noi recensita alcuni giorni fa, nVidia annuncia che in pochi giorni sarà disponibile la funzionalità ShadowPlay, che permetterà di registrare i propri gameplay senza gravare sulle performance del sistema, come capita al momento con programmi come FRAPS o DXTory.
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k @ 4.8GHz |
---|---|
Dissipatore | Corsair H100i e Noctua NF-F12 PWM |
Scheda Madre | Asus Maximus VI Hero |
RAM | Corsair Dominator Platinum 16GB 2133MHz Light Bar Upgraded |
Scheda Video | nVidia GeForce GTX 770 |
Scheda Audio | Supreme FX IV |
HDD/SSD | Corsair Neutron 120GTX – Samsung Spinpoint F3 1TB |
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Vengeance C70 |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K90 |
Mouse | Razer Naga Hex + Goliathus Speed League of Legends Collector’s Edition |
S. Operativo | Windows 8 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Unigine Heaven
- Unigine Valley
- 3DMark06
- 3DMark11
- 3DMark
- Bioshock Infinite (nuovo benchmark)
- Resident Evil 6 Benchmark
- Metro Last Light Benchmark (nuovo benchmark)
- Tomb Raider (2013) (nuovo benchmark)
Approfittiamo di questa recensione per mandare in pensione Aliens VS Predator (gioco ormai consolidatamente fluido su soluzioni già entry level) e Metro 2033. Il primo lascia il posto a Bioshock Infinite, gioco ottimizzato per AMD, e il secondo lascia il posto al suo successore, Metro Last Light, gioco ottimizzato per soluzioni nVidia. In questo modo, il quadro prestazionale è completo e in generale non preferisce una soluzione ad un’altra. Abbiamo inoltre aggiunto Tomb Raider(2013), gioco da noi recensito così come Bioshock Infinite. I test sono stati effettuati al massimo della qualità, secondo le seguenti risoluzioni:
- 1680×1050, AA x2
- 1920×1080, AA x4
- 2560×1440, no AA
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–> Dato che non ci accontentiamo di benchmark sintetici eseguiti a default: abbiamo provveduto a trovare il massimo overclock stabile della GPU, rilanciando alcuni dei benchmark della nostra suite. Il risultato ottenuto è il seguente:
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–> Dato che non ci accontentiamo di benchmark sintetici eseguiti a default: abbiamo provveduto a trovare il massimo overclock stabile della GPU, rilanciando alcuni dei benchmark della nostra suite. Il risultato ottenuto è il seguente:
150MHz in più sulla GPU (che si sono rivelati circa 260 grazie al GPU Boost 2.0) e altri 300MHz sulle vRAM, arrivando all’impressionante valore di 7.6GHz!
Dopo l’overclock, ho lanciato quello che a mio avviso rappresenta il miglior strumento per testare l’aumento prestazionale di un overclock su una VGA di ultima generazione: il 3DMark11.
L’overclock della GPU equivale al 14% di aumento di frequenza, lo score è aumentato per il 15.5%, scaling ulteriore grazie all’aumento della banda passante delle memorie. Un risultato incredibilmente lineare, che dimostra la bontà dell’architettura e soprattutto la naturale propensione alla creazione di modelli custom.
Considerazioni finali–>
Design e qualità costruttiva
Il dissipatore è lo stesso utilizzato sulla GTX 780 e sulla GTX Titan, così come il PCB, che condivide con queste schede. Rispetto alla GTX680, il miglioramento in essi è tangibile, già a partire dalle temperature, fino ad arrivare alla maggiore silenziosità, che su una scheda di fascia alta è un fattore da non escludere, in relazione alla potenza fornita. Il tocco di classe è dato dalla scritta GEFORCE GTX retroilluminata in verde, con controlli via software, che dona alla scheda un look ancora più aggressivo, complice il verde nVidia.
Prestazioni e overclock
nVidia ha preso la GTX680 e l’ha riempita di steroidi. Il risultato? La GTX770, capace di surclassare la precedente generazione grazie all’implementazione di un nuovo dissipatore, un nuovo PCB e soprattutto una nuova modalità di GPU Boost (2.0), basato sulle temperature oltre che sulla potenza assorbita. Il modello da noi recensito è una scheda reference come mamma nVidia l’ha fatta, e già con essa è stato possibile raggiungere clock senza dubbio fuori dal comune. I modelli custom (come il Windforce 3X di Gigabyte o la Lightning di MSI o la AMP! di Zotac) senza dubbio riescono a dare giustizia ad una GPU che aspetta soltanto di essere scatenata (e overclockata). Con l’annesso dissipatore, al massimo della velocità, i livelli di rumorosità sono su valori non facilmente sopportabili in un daily use, ciononostante in modalità automatica le temperature rimangono in livelli di sicurezza e la silenziosità è garantita.
Compatibilità
Sul fattore compatibilità, la scheda dispone di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 600W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 500W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un sistema multiGPU, l’alimentatore consigliato è di 800W, in modo da avere un ottimo margine di overclock.
Prezzo
Il prezzo della scheda è di 399€ iva inclusa. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali nVidia, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
Diamo all’nVidia GeForce GTX770 9 stelle su 10 e l’award RHWOC!
Ringraziamo nVidia Italia per il sample fornitoci ed oggi recensito. Un saluto da Ciro Hades Sdino, alla prossima review!
La recensione
NVIDIA GeForce GTX 770
Il GK104 di nVidia non è ancora passato di moda: difatti, l'azienda ha preso la GPU e l'ha overclockata di fabbrica, aggiornando il dissipatore con quello delle schede superiori, presentando una scheda vecchia e contemporaneamente totalmente rinnovata.
Pro
- PCB delle sorelle superiori
- Ottime prestazioni anche a 2560x1440
- Buone capacità di overclock nonostante sia un modello reference
- Prezzo competitivo per una scheda di fascia alta...
Contro
- ...ma elevato
- Ventola rumorosa al massimo della velocità