Introduzione: ASRock–>
Dopo aver analizzato alcuni prodotti X99 delle varie lineup (Extreme, Gaming e Overclock) oggi torniamo ad analizzare un prodotto destinato ai videogiocatori che vogliono una macchina potente, pur non comportando dimensioni esagerate.
Dopo la X99X Killer, scheda madre formato ATX dedicata ai videogamers, ecco il turno della versione “redux” di essa, la ASRock X99M Killer, che mantiene la quasi totalità di features rimpicciolendosi però nel formato mATX.
ASRock X99M Killer: specifiche tecniche–>
Di seguito, le features della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (ASRock):
La scheda madre presenta un socket centrale LOTES (cromato per ridurre le EMI) circondato da 4 slot DDR4, con una capacità totale di 64 GB ed una frequenza di ben più di 3000 MHz. Il PCB nero accoppiato al rosso Fatal1ty è davvero una combo accesa, risultando accattivante e moderna, insieme ai dissipatori che seguono lo stile ormai ben collaudato della serie 9; sulla scheda troviamo una sfilza di devices onboard, come il socket Ultra M.2, o la soluzione audio dedicata (la cosiddetta Purity Sound 2, basata sul chip Realtek ALC1150), o ancora il NIC Killer E2205. Grazie ad esso, è possibile, tramite il software in dotazione, dare priorità ai pacchetti dati provenienti dai giochi, in modo da abbattere le latenze.
Tre slot PCI-E 16x consentono di installare sistemi SLI e CrossFireX a 2 vie, non potendo chiedere di più visto il compatto form factor. Le porte SATA incluse sono 10, e non è presente alcuna porta SATA Express nemmeno su questo modello, come su qualsiasi altra scheda madre X99 del brand. È garantito il supporto alle CPU serie 5800/5900/6800/6900 di Intel, risultando compatibile con Haswell-E e Broadwell-E che vedrà la luce nel 2016.
ASRock X99M Killer: le immagini–>
Di seguito, una galleria di immagini della mainboard:
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
CPU | Intel Core i7 5960x |
---|---|
Heatsink | Swiftech H240-X AIO Liquid Cooling |
Mainboard | ASRock X99M Killer |
RAM | Corsair Vengeance LPX 16 GB 2666 MHz DDR4 |
VGA | ASUS AMD Radeon R9 280X Matrix Platinum |
Sound Card | Creative SoundBlaster Omni 5.1 e Creative T30 Wireless Speakers |
HDD/SSD |
|
PSU | Corsair AX1500i Digital PSU |
Case | Corsair Graphite 780T Arctic White |
Monitor | Acer CB280HK 4K Display |
Keyboard | Corsair Gaming K70 RGB |
Mouse | Corsair Gaming Sabre RGB Laser e XTRFY XGP1-L4 |
OS | Windows 8.1 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- Hexus PIFAST
- Intel XTU
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
Schede madri recensite (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock Fatal1ty B85 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97E-ITX/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock X99 Extreme6 (Intel Core i7 5930k)
- ASRock X99 OC Formula (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99M Killer (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99X Killer (Intel Core i7 5930k)
- ASUS Maximus VI Hero (Z87) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VII Ranger (Z97) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Rampage IV Black Edition (Intel Core i7 4930k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97MX-Gaming 5 (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97X-UD5H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte X99-UD3 (Intel Core i7 5930k)
- MSI A88XM Gaming (AMD A10-5700)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 Gaming 9 AC (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97S SLI Plus (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 MPower (Intel Core i7 4770k)
Test computing: Cinebench R11.5–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R11.5:
Test computing: Cinebench R15–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R15:
Test computing: Hexus PIFAST–>
Hexus, con il suo PIFAST, consente di dare un’occhiata all’efficienza del collegamento tra CPU e RAM, risultando ancora valido per misurare in via teorica le prestazioni di una piattaforma nonostante l’età superiore ai 10 anni di servizio:
Test computing: Intel XTU–>
Intel, con il rilascio dei chipset Z87 nel Marzo 2013, ha sviluppato un’applicazione compatibile con i chipset serie 6, 7, 8 e 9, partendo da P67 fino ad arrivare a X99 e Z97. XTU (Xtreme Tuning Utility) si basa sulle librerie AVX 2.0 che sfruttano ogni singolo transistor del processore, stressando in modo assurdo e intensivo la CPU e dando un quadro generico della stabilità e delle prestazioni, e con l’ultima versione l’utility è compatibile con X99:
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>
Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–>
Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Il rosso pastello la fa da padrona, come su tutti i modelli appartenenti alla serie Fatal1ty del brand. Le dimensioni compatte non comportano un rimpicciolimento delle fasi o dei relativi dissipatori, portando con sé gli stessi elementi di raffreddamento (o quasi). I 4 slot di RAM sono quasi obbligati al posto dei tradizionali 8, visto che le dimensioni vanno riviste e pertanto anche il numero di slot. Difatti, rispetto alla X99X, sua “gemella” formato ATX, anche il numero di slot PCI-E è inferiore, con soli 2 slot PCI-E 3.0 16x più uno slot PCI-E 2.0 16x sulla X99M Killer. Il BIOS non presenta cambiamenti sostanziali, così come il resto delle features software.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Le prestazioni sono pienamente in linea con quelle della X99X Killer, ma in overclock la scheda, nonostante l’importante sezione di alimentazione, non sembra dare il massimo, soprattutto con le memorie che stentavano a bootare a 3000MHz seguendo l’XMP di un kit DDR4 che recensiremo nei prossimi giorni. Il tutto, al pari della X99X Killer. Insomma, visto che la X99M OC Formula non verrà prodotta, ci aspettavamo forse un po’ di più da questo modello formato “redux”. Tutto sommato, essendo indirizzata al gaming (e le features hardware e software lo dimostrano) non è un fattore cruciale.
[voto=”8″]
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[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda madre garantisce il supporto alle CPU Intel basate su socket LGA2011 v3, includendo sia la famiglia Core i7 che la famiglia Xeon. È fornito il supporto a 4 banchi DDR4 fino ad un massimo di 64 GB ed una frequenza di 3000 MHz in OC, sia di tipo non ECC che ECC, con il supporto alle RDIMM (classe server). È possibile effettuare RAID 0, 1, 5 e 10 grazie alle 10 porte SATA on-board, e troviamo uno slot M.2 Ultra. Lamentiamo l’assenza di un connettore SATA Express, assenza ritrovata su gran parte della lineup dell’azienda, scelta che però col tempo si sta dimostrando lungimirante vista l’attuale assenza di unità di storage che facciano utilizzo di tale protocollo di connessione.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La ASRock X99M Killer è disponibile in vendita al pubblico ad un prezzo di circa 219€, di una manciata di euro inferiore a quello della X99X Killer, che però presenta dimensioni maggiori e quindi un target differente. Considerando il fatto che molti brand concorrenti hanno mainboard meno costose, forse è il caso per ASRock di rivedere la fascia di mercato, anche solo di 10 o 15 euro. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali ASRock, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″]
[/conclusione]
Viste le prestazioni e le features offerte dalla X99M Killer, assegniamo alla scheda il nostro Hardware Gold Award:
Ringraziamo ASRock per averci fornito la scheda oggetto della recensione odierna.
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Per oggi è tutto, un saluto dal vostro Hades.
La recensione
ASRock Fatal1ty X99M Killer mATX Mainboard
Una scheda formato "mini" ma che non lesina sul fronte delle features per videogiocatori: un'altra mainboard della serie Fatal1ty che ci convince. La ASRock X99M Killer è l'ideale qualora voleste una macchina con cui girare le LANparty e al contempo editare i propri video senza ricorrere ad un ulteriore sistema.
Pro
- Compatta
- Piena di features per videogiocatori
Contro
- Overclock limitato
- Prezzo forse un po' elevato
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