Introduzione: Gigabyte–>
Dopo aver analizzato una delle schede madri Z97 della linea Ultra Durable di Gigabyte (la Z97X-UD5H), eccoci con la review (finalmente) di un esponente della nuova linea Gaming G1 di Gigabyte.
Adatta a compatte macchine da gioco che non fanno dell’overclock una priorità, eccovi la recensione della Gigabyte Z97MX-Gaming 5, buona lettura!
Gigabyte Z97MX-Gaming 5: specifiche tecniche–>
Di seguito, le features della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Gigabyte):
La Gigabyte Z97MX Gaming5 è una scheda madre formato mATX indirizzata al giocatore che vuole costruirsi un sistema dalle dimensioni contenute ma non per questo dalle features limitate: la mainboard, infatti, supporta tutti i processori Intel Core di 4° e 5° generazione (questi ultimi in arrivo nel 2015), con 4 slot DIMM DDR3 con frequenze fino a 3100 MHz (in overclock) e una sezione di alimentazione che però non presenta una “corposità” degna di nota.
In compenso, la serie di periferiche onboard e di slot di espansione non lascia nulla al caso, con un chip NIC BigFoot Killer E2201 per la gestione della connessione Ethernet, un chip audio Realtek ALC1150 con suite software Creative X-FI MB3 dotato di sezione AMP-UP con triggers e tecnologia OP-AMP upgradabile a proprio piacimento ad un costo irrisorio. A bordo troviamo, oltre alla classica “fornitura” di porte SATA III, anche una porta SATA Express ed uno slot M.2, fulcri delle novità di Z97 rispetto a Z87, oltre alla gestione dinamica degli IRQ e delle linee PCI-E del PCH.
Il nuovo design gaming prende “l’occhio” dalla serie WindForce delle schede video di Gigabyte stessa, riproponendolo però in tonalità rossa invece che blu. Infine, tre slot PCI-E 16x meccanici di cui due utilizzabili per SLI e CrossFireX a due vie, con il terzo mosso dalle 4 linee PCI-E fornite dal PCH, pertanto non adatto all’installazione di schede video.
Intel Express Z97: le novità della serie 9–>
Con il chipset serie 9, Intel porta poche ma importanti novità con sé sulle proprie schede madri: se dal punto di vista delle performance le cose non cambiano drasticamente, dal lato connettività viene fornito un supporto a devices più veloci, abbinando a ciò un consumo energetico inferiore.

Permane il supporto alle svariate porte USB 2.0 e 3.0, mentre un cambiamento sostanziale è l’aggiornamento del Management Engine dalla versione 8.1 alla versione 9.1 (per gestire al meglio tutti gli aspetti enterprise e power management del nuovo chipset). Buona notizia per coloro che utilizzano storage su slot PCI-E: l’Intel RST è ora compatibile anche con queste periferiche di storage.

La tabella indica features pressoché identiche a Z87, con la già citata differenza della flessibilità nelle connessioni e con l’introduzione dei nuovi bus SATA Express e M.2.

Il nuovo bus M.2 Storage permette velocità teoriche fino a 10Gbps, che in termini pratici, per via di overhead, controlli di errore sul flusso dati, dipendenze fisiche dei materiali utilizzati e dipendenze di tipo software, si traducono in circa 1000 MB/s di traffico dati per le periferiche che utilizzano tale socket. Ovviamente, lo stesso sarà per il SATA Express, che condivide gli IRQ e le linee PCI-E con tale connessione. Come potete leggere in questa tabella:

Con questa generazione, Intel ha lavorato sul fronte connettività a tutto tondo, ottenendo una maggiore flessibilità nelle svariate combinazioni di periferiche collegate: si va da un minimo di 4 linee dedicate alle porte USB 3.0 fino ad un massimo di 6, stesso trattamento ricevuto dalle porte SATA III (con 6 linee PCI-E dedicate alle porte SATA III/SATA Express la velocità massima ottenibile sul lato storage passa da circa 1.2 GB/s a 3.0 GB/s teorici). Sul fronte PCI-E 2.0 (le linee del PCH che vengono suddivise tra le varie periferiche) si passa dalle 8 linee massime fino ad un minimo di 6 qualora volessimo il maggior numero di porte USB 3.0 e SATA operanti allo stesso momento.
Gigabyte Z97MX-Gaming 5: le immagini–>
Di seguito, una galleria di immagini della mainboard:
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
CPU | Intel Core i7 4770k |
---|---|
Heatsink | Swiftech H220-X Closed Liquid Cooling |
Mainboard | Gigabyte Z97MX-Gaming 5 |
RAM | Corsair Dominator Platinum 16 GB 2400 MHz |
VGA | Inno3D GeForce GTX780 iChill Accelero Hybrid |
Audio | |
HDD/SSD |
|
PSU | Corsair HX1000i |
Case | Corsair Graphite 780T Arctic White |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Keyboard | Corsair Gaming K70 RGB |
Mouse | CM Storm Havoc e Speed-RX L |
OS | Windows 8.1 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- Hexus PIFAST
- Intel XTU
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
Schede madri recensite (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock Fatal1ty B85 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97E-ITX/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock X99 Extreme6 (Intel Core i7 5930k)
- ASRock X99X Killer (Intel Core i7 5930k)
- ASUS Maximus VI Hero (Z87) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VII Ranger (Z97) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Rampage IV Black Edition (Intel Core i7 4930k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97MX-Gaming 5 (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97X-UD5H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte X99-UD3 (Intel Core i7 5930k)
- MSI A88XM Gaming (AMD A10-5700)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 Gaming 9 AC (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97S SLI Plus (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 MPower (Intel Core i7 4770k)
Test computing: Cinebench R11.5–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R11.5:
Test computing: Cinebench R15–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R15:
Test computing: Hexus PIFAST–>
Hexus, con il suo PIFAST, consente di dare un’occhiata all’efficienza del collegamento tra CPU e RAM, risultando ancora valido per misurare in via teorica le prestazioni di una piattaforma nonostante l’età superiore ai 10 anni di servizio:
Test computing: Intel XTU–>
Intel, con il rilascio dei chipset Z87 nel Marzo 2013, ha sviluppato un’applicazione compatibile con i chipset serie 6, 7, 8 e 9, partendo da P67 fino ad arrivare a X99 e Z97. XTU (Xtreme Tuning Utility) si basa sulle librerie AVX 2.0 che sfruttano ogni singolo transistor del processore, stressando in modo assurdo e intensivo la CPU e dando un quadro generico della stabilità e delle prestazioni, e con l’ultima versione l’utility è compatibile con X99:
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>
Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–>
Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
PCB marrone. Partiamo con le note negative del design: il PCB marrone è un pugno doppio nell’occhio e non smetterò mai di dire che i PCB devono essere neri, marrone scuro è un colore orrendo (per quanto sia quello naturale del PCB), che soprattutto non si sposa bene col design sgargiante rosso fuoco dei dissipatori utilizzati, insieme agli slot RAM e PCI-E neri e grigi. La qualità costruttiva è la tipica riscontrata in altri prodotti Gigabyte, ma la sezione di alimentazione a sole 4 fasi fa storcere parecchio il naso: non ho avuto il coraggio di overclockare il 4770k su tale scheda.
[voto=”7″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Parlando di prestazioni, la scheda non “brilla” particolarmente, ma non è nelle prestazioni assolute che la scheda eccelle, quanto nel set di features per i videogiocatori nudi e crudi: scheda audio dedicata (sì, ok, è integrata sulla scheda madre ma presenta una suite software proprietaria, il PCB audio è isolato dal resto della scheda e presenta la possibilità di upgrade cambiando un semplice chip tramite OP-AMP), chip di rete capace di smistare i pacchetti in maniera efficiente e compatibile con una riduzione delle latenze dei giochi, il tutto insieme ad un layout ordinato e dimensioni compatte.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda madre garantisce il supporto alle CPU Intel basate su socket LGA1150: dai Celeron al Core i7 4770k, garantendo inoltre il supporto alla generazione Haswell Refresh, a Devil’s Canyon e alla generazione 5 (codename: Broadwell), fornendo una longevità di non poco conto. È fornito il supporto a 4 banchi DDR3 fino ad un massimo di 32 GB ed una frequenza di 3100 MHz in OC. È possibile collegare fino ad un massimo
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La Gigabyte Z97MX-Gaming 5 presenta un prezzo al pubblico di 152€, un pelo elevato considerando che si parla di una scheda madre mATX dedicata al gaming e con una sezione di alimentazione “parca”. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Gigabyte, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″]
[/conclusione]
Il succo dell’analisi di oggi ci porta a dare alla Gigabyte Z97MX-Gaming 5 il nostro Hardware Gold Award:
Ringraziamo Gigabyte per la recensione oggi pubblicata.
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La recensione
Gigabyte Z97MX-Gaming 5 G1 Mainboard
La Gigabyte Z97MX Gaming5 è una scheda madre formato mATX indirizzata al giocatore che vuole costruirsi un sistema dalle dimensioni contenute ma non per questo dalle features limitate. Scheda audio on-board high-end, chip Ethernet Killer BigFoot e tanto software per coloro che vogliono la miglior esperienza di gioco.
Pro
- Tante features per i videogiocatori
- Killer NIC E2201: niente lag (sempre rispettando la connessione di cui si dispone)
- Chip audio upgradabile tramite OP-AMP: soluzione economica ed efficace per avere un
Contro
- Non è indicata per l'overclock se equipaggiata con un 4770k o un 4790k: 4 fasi sono troppo poche
- PCB marrone: un pugno nell'occhio
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