Introduzione: MSI–> Micro-Star International, meglio conosciuta come MSI, è una rinomata azienda Taiwanese, con succursali in tutto il mondo, specializzata nella produzione di elettronica di consumo: dai barebone agli all-in-one ai portatili alle componenti hardware. Note sono, tra i più smaliziati e gli overclockers, le serie di schede video dotate di sistema di raffreddamento Twin Frozr, innovativo e performante dissipatore che da ben 4 generazioni di VGA consente di ottenere temperature ridotte unite ad un’estrema silenziosità. Coprendo dai modelli mainstream a quelli enthusiast, MSI propone soluzioni reference e personalizzate sia dell’offerta di NVIDIA che quella di AMD.
Proprio riferendoci alle proposte custom dell’azienda, è impossibile non pensare alle versioni personalizzate della serie Lightning, che rimangono però prerogativa delle GPU di punta di ogni brand. Per i modelli “intermedi”, o comunque indirizzati ad un mercato esclusivo di appassionati, esistono versioni spinte e incredibilmente modificate dei modelli di fascia medio-alta, denominate Hawk.
MSI R9 270 Gaming 2GB.
Un gradino più in basso, con come target l’utenza videogiocatrice, MSI ha creato la linea Gaming, caratterizzata da una personalizzazione parziale o completa delle proprie schede video nel sistema di dissipazione e nel PCB, oltre alla sezione frequenze, di solito superiori ai modelli reference. Dopo aver recensito la GTX 780 Gaming alcuni giorni fa, analizziamo oggi un’altra proposta molto interessante dell’azienda, la Radeon R9 270 Gaming 2 GB.
MSI Radeon R9 270 Gaming 2GB: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (MSI):
Le specifiche tecniche della MSI R9 270 Gaming 2GB.
La GPU utilizzata per la R9 270 Gaming 2GB è la stessa della 270X e della HD7870: ci troviamo di fronte, infatti, ad una versione low-power, low-frequency della GPU Pitcairn XT. La differenza basilare con una 270X è l’assenza di un secondo connettore di alimentazione, che serve sia a limitare l’overclock che a dimostrare che il consumo è inferiore per davvero. Le frequenze operative sono di 900 MHz (con tre livelli differenti di boost a seconda della modalità impostata: 925 MHz per il Silent Mode, 955 MHz per il Gaming Mode e 975 MHz per l’OC Mode; ovviamente, abbiamo effettuato i test in OC Mode) per la GPU, dotata di 1280 Stream Processors, e di 5600 MHz (1400 MHz GDDR5) per i 2 GB di memoria onboard, collegate a suddetta GPU tramite un bus di ampiezza pari a 256 bits. Il sistema di dissipazione è il sempreverdeTwin Frozr IV Advanced, dotato di tecnologia Dust Removal e di un rapporto rumorosità/prestazioni incredibilmente vantaggioso.
Il PCB è personalizzato parzialmente da MSI, con la sezione di alimentazione invariata rispetto al modello reference. Il pannello di connessioni in uscita è composto da due porte DVI (una di tipo Dual Link DVI-I ed una di tipo Dual Link DVI-D), una porta HDMI compatibile con lo standard 1.4a ed una porta DisplayPort compatibile con lo standard 1.2. Le dimensioni sono leggermente superiori al modello reference per via del dissipatore voluminoso.
Galleria fotografica: MSI Radeon R9 270 Gaming 2GB–> Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
720p
1080p
1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>Abbiamo poi proceduto ad overclockare la scheda. Visto che ci troviamo con una scheda MSI, abbiamo deciso di utilizzare MSI Afterburner, che comunque non ci ha consentito di overvoltare la scheda per via del supporto I2C da parte di essa.
Abbiamo raggiunto frequenze pari a 1100 MHz sulla GPU e 1500 MHz sulle VRAM, totalizzando la bellezza di 9928 Marks (disattivando, inoltre, la tessellazione):
Un risultato senza dubbio degno di nota, che ci avvicina in modo assurdo alla HD7970, dal costo e dalle prestazioni ben superiori. Inoltre, senza overvolt abbiamo raggiunto frequenze al pari della R9 270X VaporX, che è dotata di due connettori di alimentazione.
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Ancora una volta il Twin Frozr IV non ci delude, portando le temperature a livelli davvero contenuti (la scheda non ha superato i 50°C con l’impostazione Auto), con, però, un ronzio decisamente fastidioso al 100% di velocità delle ventole. Il sistema di rimozione automatica della polvere funziona davvero e la particolare texture della superficie delle pale evita il depositarsi di essa. Il PCB è pressoché identico a quello reference della R9 270 di AMD, sia per non gonfiare il prezzo finale sia per non sovrapporsi a soluzioni espressamente dedicate ad overclock più spinti o modelli superiori dell’azienda stessa.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Le prestazioni non mancano: già con una R9 270 Gaming si può giocare decentemente a qualsiasi titolo in FullHD, anche il “tostissimo” Metro Last Light, che raggiunge una media di 37 FPS nel benchmark che, risaputamente, è di gran lunga più pesante del gioco vero e proprio. In overclock la scheda non è affatto castrata dal singolo connettore di alimentazione: abbiamo raggiunto frequenze superiori alla 270X reference, così facendo abbiamo risparmiato soldi e soprattutto Watt assorbiti, visto il TDP inferiore della R9 270. Avremmo preferito fosse applicabile anche un minimo di overvolt per superare di gran lunga i modelli superiori ma non è stato possibile.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda dispone di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 500W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 450W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un sistema multiGPU, l’alimentatore consigliato è di 600W, in modo da avere un ottimo margine di overclock.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della scheda è di 169.00€ presso i rivenditori ufficiali, leggermente elevato considerando che, di fatto, si tratta di una R9 270X castrata nell’alimentazione. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali MSI, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”7″] [/conclusione]
Concludiamo la recensione dando alla scheda un voto di 8 stelle su 10:
8 Stelle su 10.
Ringraziamo MSI Italia per il sample oggi recensito.
Alla prossima review!
La recensione
MSI Radeon R9 270 Gaming 2GB
Una scheda con prestazioni discrete ed un sistema di dissipazione efficiente, parte della lineup gaming di Micro Star International. Pensata come versione "castrata" della 270X, la R9 270 si difende bene a tutte le risoluzioni.
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
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