Recentemente abbiamo dato un’occhiata ai moduli Corsair Dominator Platinum da 2400 MHz e 16GB di capacità, kit di memorie di fascia alta dell’azienda sul fronte DDR3. Ovviamente, con il lancio delle DDR4, non potevamo esimerci dal cominciare il nostro ciclo di review sulle DRAM che progressivamente prenderanno il posto nei nostri PC. L’azienda oggi ci ha mandato un kit di memorie appartenente alla serie Vengeance LPX.
Eccovi oggi, la nostra prima recensione di memorie DDR4, con le Corsair Vengeance LPX 16GB 2666MHz sul nostro banco di prova. Buona lettura!
Corsair Vengeance LPX 16 GB 2666 MHz DDR4: specifiche tecniche–>
Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche del kit di RAM, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Corsair):
Le memorie appartengono ad una delle due serie DDR4 prodotte da Corsair (l’altra è la gamma Dominator Platinum, prestazionalmente ed economicamente in una fascia superiore), e sono disponibili in frequenze da 2666 MHz e 2800 MHz, in colorazione blu, rossa o nera, tutte rigorosamente in kit da 4 moduli da 4 GB. Il nostro kit è quello da 16GB e 2666 MHz di frequenza, caratterizzato da latenze pari a 15-17-17-35 e voltaggio di 1.2v. Le latenze, per chi è abituato a kit DDR3 ad alte prestazioni, sono incredibilmente rilassate, ma considerando che si tratta di kit quad channel, la diminuzione di banda è più che compensata dal doppio dell’ampiezza del bus tra CPU e RAM.
Il dissipatore installato sui moduli è di tipo low-profile (d’altronde, LPX sta proprio per Low Profile X99), e ciò consente l’installazione su piattaforme dotate di dissipatori ingombranti. I pin dei moduli passano da 240 a ben 288, e l’XMP presente onboard passa dalla versione 1.3 compatibile con Z77, Z87 e Z97 alla versione 2.0, che garantisce la compatibilità con le nuove piattaforme.
Infine, come per la maggior parte dei moduli RAM, le memorie sono garantite a vita presso il produttore.
Peculiarità del kit in nostro possesso (e sembra caratteristica comune di tutti i sample inviati alla stampa) è la presenza di un secondo profilo XMP onboard, che consente di mantenere le latenze ma salendo alla frequenza di 2800 MHz, il tutto con l’ausilio di un overvolt sulle DRAM e della modifica del BCLK da 100 MHz a 125 MHz. Sfortunatamente, con la CPU “prestataci” da ASRock non siamo riusciti a farlo funzionare, vuoi per l’inesperienza su tale piattaforma, vuoi una CPU particolarmente sfortunata.
Galleria fotografica: Corsair Vengeance LPX 16 GB 2666 MHz DDR4–> Di seguito, alcune immagini delle RAM e della confezione:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Le memorie verranno testate utilizzando i seguenti software:
AIDA64 4.60 Engineer Edition Memory Benchmark
WPrime 1.55 32M e 1024M
Hexus PIFAST
SuperPI 1.5 mod XS 1M e 32M
I test sono stati effettuati alle seguenti frequenze e latenze:
2666 MHz 15 17 17 35 2T 1.2v
Non avendo esperienza in campo di OC su X99, non abbiamo effettuato test in OC, ma non appena effettueremo il passaggio definitivo ad Haswell-E, parleremo dell’overclock con le DDR4 oggi recensite in un approfondimento dedicato.
Test computing: AIDA64 Memory Benchmark–>
Dapprima noto come EVEREST, e poi diventato AIDA64, in seguito all’acquisizione di Lavalys della software house, questo famoso programma di benchmarking consente di identificare (e testare) tutte le componenti del proprio PC in modo semplice ed intuitivo. Tra i test a disposizione, spicca il Memory Benchmark, che consente di verificare la banda passante in lettura, scrittura e copia, misurando anche la latenza di accesso ai moduli:
Valori di banda impressionanti, con 50 GB/s in lettura, 47 GB/s in scrittura e ben 53.6 GB/s in copia. Latenze elevate, sì, ma l’incredibile banda passante compensa un valore così rilassato: ricordiamo che le DDR4, per ora, sono solo disponibili in configurazione Quad Channel.
Test computing: Hexus PIFAST–>Il PIFAST è uno dei metodi per calcolare l’efficienza di calcolo (in via teorica) del proprio subsistema CPU-Mainboard-RAM; difatti, il benchmark (utilizzato anche per le competizioni di HWBot) è sensibilissimo all’aumento di banda passante tra RAM e CPU:
Il PIFAST non approfitta di core in più o Hyper Threading; in compenso, scala ottimamente con le frequenze RAM e con quelle CPU. In questo caso, abbiamo rilevato un valore moderato, che però non possiamo ancora paragonare a nessun altro kit, essendo questa la nostra prima recensione su DDR4.
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Valori in linea con l’architettura Haswell; ancora, essendo la nostra prima review DDR4, possiamo solo ipotizzare e basarci su review di altre testate, affermando che le RAM di oggi si comportano particolarmente bene.
Test computing: WPrime 1.55–> Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Incalzando coi 12 thread di cui dispone il Core i7 5930k, il WPrime giova della sfilza di processori fisici e logici disponibili. In questo benchmark le RAM non hanno un’influenza particolare, se non nel rubare i millesimi di secondo una volta raggiunto il limite della CPU.
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Svecchiando il design delle Vengeance Low Profile, con le Vengeance LPX Corsair ci propone un kit low-profile (essenziale con X99, visto che abbiamo i moduli su entrambi i lati del socket, e quindi del dissipatore) dalle prestazioni davvero elevate. La qualità costruttiva è davvero elevata, e nonostante il dissipatore non sia particolarmente massiccio, il peso dei moduli e il design in generale conferiscono all’insieme parecchia solidità. Le differenti colorazioni disponibili, poi (rosso, blu e nero) consentono al kit di sposarsi bene con la maggioranza delle configurazioni.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e Overclock[/titolo]
Sul fronte prestazioni, i valori di banda passante sono impressionanti, non per niente ci troviamo di fronte ad un kit di RAM che sfrutta il bus quad channel della nuova piattaforma X99, che d’altro canto sacrifica parte delle latenze proprio per agevolare il bus a 256 bit. Dopo il divisore a 2666 MHz, la CPU switcherà automaticamente allo strap da 125 MHz, in quanto i divisori raggiungono il tetto massimo: pertanto, non siamo riusciti a far funzionare le RAM ad una frequenza più elevata, sia per inesperienza che per, probabilmente, sfortuna nella CPU che abbiamo utilizzato.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
Le RAM sono compatibili con i sistemi di Intel X99, non presentando particolari problemi di compatibilità con tali configurazioni. Per altre piattaforme compatibili con tale formato (in ambito desktop) dovremo aspettare Broadwell (o più probabilmente Skylake) ed eventuali piattaforme di prossima generazione di AMD.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
I prezzi sono leggermente proibitivi, con il kit da noi recensito disponibile ad un prezzo superiore ai 300€. Badate bene che si tratta di memorie rarissime da trovare in commercio, con una scelta limitata ed un’altrettanta domanda, pertanto prezzi così elevati sono semplicemente il sintomo di un mercato che è nato da meno di un mese. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Corsair, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″]
[/conclusione]
Insomma, con le Vengeance LPX, Corsair ci propone un kit “entry level” (se più di 300€ per un kit di memorie possono rendere la definizione accettabile) per chi vuole effettuare il “balzo” alle DDR4 e al chipset X99, con la serie 5800/5900 di processori Intel Core i7. Il nostro giudizio è abbastanza chiaro: le memorie ci convincono in pieno, se non fosse per il prezzo particolarmente proibitivo. Per questo motivo, diamo il nostro Hardware Platinum Award insieme al nostro Innovation Award:
Ringraziamo Corsair Memory per il sample oggetto della recensione.
Le Vengeance LPX si configurano come le eredi (spirituali e materiali) delle Vengeance Low Profile di Corsair. Caratterizzate da frequenze elevatissime e voltaggi ridotti, questi moduli sono progettati "ad hoc" per i sistemi Intel X99.
Pro
Low Profile
Frequenze elevatissime
Profilo XMP # 2 overclockato rispetto ai valori di targa
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
Questo sito utilizza cookies. Continuando a visitarlo stai acconsentendo all'utilizzo di tali cookies. Per maggiori informazioni visita la nostra pagina di Policy Privacy e Cookies.
Discussione su post