Vodafone, il colosso di telefonia con sede a Londra, ha fatto sapere ai sui clienti che dal 1 di agosto il costo di alcune offerte su rete fissa saranno rimodulate, con aumenti che partiranno da 0,89 euro al mese fino a 3,99 euro mensili. A partire dal 4 aprile, i clienti interessati dalla modifica riceveranno una comunicazione in fattura.
Per chi si domandasse il motivo di questi frequenti rincari, la risposta è la solita di rito:
“Questa modifica ci consentirà di continuare a investire sulla rete per offrire ai clienti la massima qualità dei nostri servizi” recita, infatti, il sito Vodafone. Non vengono specificate le offerte coinvolte; l’operatore parla solo di “alcune offerte di rete fissa”.
Al solito, i clienti potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore mantenendo il loro numero senza penali né costi di disattivazione fino all’ultimo giorno di validità delle precedenti condizioni, nel caso decidessero di non accettare.
I metodi per esercitare il diritto di recesso sono le stesse: sul sito variazioni.vodafone.it, nei negozi Vodafone, inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO), scrivendo via PEC a disdette@vodafone.pec.it o chiamando il 190, specificando la causale “modifica delle condizioni contrattuali”. Se è attiva un’offerta che include smartphone, tablet, Mobile Wi-Fi, Vodafone TV o che prevede un costo di attivazione a rate, il cliente potrà scegliere se pagare le eventuali rate residue del costo di attivazione o del dispositivo in un’unica soluzione o con la stessa cadenza e con lo stesso metodo di pagamento precedentemente indicati, comunicandolo nella richiesta di recesso.
Come detto, per sapere se il vostro abbonamento ricadrà fra quelli che saranno rimodulati al rialzo, dovrete tenere d’occhio la prossima fattura Vodafone. Sulla bolletta sarà segnato, infatti, la cifra dell’aumento e l’ultimo giorno per poter recedere dal contratto senza penali.
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