Durante il GTC tenutosi ieri con argomento principale dedicato all’AI e al Deep Learning, Jen-Hsun Huang, CEO di Nvidia, ha ulteriormente confermato che la scarsa disponibilità di schede grafiche è da imputare al fenomeno di mining, in particolare alla coin Ethereum.
Durante il keynote, Huang ha ammesso il problema, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire che Nvidia non è interessata al business delle criptovalute e che l’azienda preferirebbe che i propri prodotti venissero impiegati negli ambiti di utilizzo ai quali sono destinati.
Huang ha dichiarato che i settori gaming, workstation (e in generale tutto il segmento di fascia enthusiast ad alte prestazioni) sono in crescita, tuttavia le schede grafiche top di gamma sono attualmente introvabili proprio perchè vengono adoperate in grande quantità dai miner.
Molti dei prodotti di fascia alta e medio/alta di Nvidia sono attualmente irreperibili, o disponibili a prezzi spropositati; allo stesso tempo il produttore conferma come al momento non riesca a gestire una domanda cosi elevata. Quali sono quindi le prossime mosse dell’azienda?
Stando a un’intervista rilasciata da Huang a techcrunch.com, l’unica soluzione è cercare di produrre di più per cercare di soddisfare la domanda. Attualmente il produttore americano è lontano da questo obiettivo, ma a quanto pare le catene di produzione sono attualmente al massimo della loro capacità. Sembra quindi che l’unica opzione sia quella di continuare su questa strada e attendere che il mercato si stabilizzi.
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