La Game Developers Conference (GDC) di San Francisco è colma di annunci sullo scenario dei motori videoludici.
L’Unity Technologies ha annunciato la disponibilità della quinta major release dell’omonimo engine accessibile per tutte le tasche e su tutte le piattaforme. Una tecnologia sempre più potente e votata alla portabilità, senza ovviamente dimenticare i servizi cloud ad abbonamento come moda del momento.
Le funzionalità grafiche di Unity 5 sono state migliorate in maniera “grandiosa” grazie agli shader per la simulazione della fisica modellati sulle caratteristiche dei materiali reali, un sistema di illuminazione globale in tempo reale, il supporto ai riflessi HDR e molto altro ancora.
L’editor di Unity 5 è in grado di mixare l’audio e animare i personaggi direttamente all’interno dell’engine, mentre il supporto alle librerie PhysX 3.3 di NVIDIA migliora il riconoscimento delle collisioni e la simulazione multi-thread. Unity 5 è disponibile in versione gratuita e resta a costo zero fino a che un progetto ludico non raggiunge la soglia dei 100mila dollari di finanziamento, mentre la licenza Professional costa 75 dollari.
Unity supporta 21 piattaforme e pensa alla conquista del casual gaming a mezzo Web grazie all’integrazione con il progetto WebGL su browser Firefox.
Valve ha infatti annunciato l’arrivo di Source 2, seconda versione ufficiale di un motore che definire storico è riduttivo visto che Source è alla base di classici videoludici assoluti del calibro di Counter-Strike e Half-Life 2.
Un’altra importante novità a tema videoludico arrivata dalla GDC riguarda infine Mantle, le API a basso livello sviluppate da AMD. Sunnyvale ha sottolineato l’importanza del progetto Mantle per l’evoluzione delle API videoludiche nella gestione ottimizzata dell’hardware specializzato e delle CPU recenti, ma ora che sono in arrivo DirectX 12 eVulkan è il caso che gli sviluppatori di titoli next-gen si rivolgano altrove. AMD continuerà a sviluppare Mantle come piattaforma personalizzata su esigenze specifiche degli sviluppatori di terze parti, almeno per il momento.
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