Introduzione: Gigabyte–>
GIGABYTE, che all’inizio era un piccolo laboratorio, è stata fondata nel 1986 da 4 giovani ingegneri appassionati e volentorosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi gli stessi valori ed impegno sono presenti nelle produzioni della casa Taiwanese, e fin dalla nascita le innovazioni adottate hanno dettato legge tra tutti i brand a livello internazionale. Oltre ad una versatile lineup di mainboard (di cui abbiamo recensito alcuni prodotti, come la Z87X-UD3H e la Z87X-OC) la casa Taiwanese dispone di una linea di VGA AMD ed nVidia, sia reference che custom.
Oggi, analizzeremo la soluzione custom della nVidia GTX 770: stiamo parlando della versione con dissipatore Windforce 3X e Overclock di fabbrica, la GTX 770 Windforce 3X OC!
Gigabyte GTX770 Windforce3X OC: specifiche tecniche–>
Le specifiche tecniche della scheda video:
La GTX 770 è basata sullo stesso chip Kepler GK104 montato sulle GTX680, nella revisione GK104-425-A2, che presenta un binning superiore alla precedente generazione. La dimostrazione di ciò è il clock maggiorato, che si attesta su 1046MHz di GPU con boost fino a 1085MHz (anche se, come vedremo, la scheda arriverà spesso oltre i 1100MHz grazie al GPU Boost 2.0). Anche le memorie sono sotto steroidi rispetto alla GTX 680, con una frequenza GDDR5 di ben 7,008GHz, ben 1GHz più della “sorella minore”. In particolare, il modello oggi testato di Gigabyte ha frequenze pari a 1137MHz(1189MHz in GPU Boost) sulla GPU e 1753MHz sulle RAM, con rispettivamente un clock maggiorato di 91MHz sul processore grafico e di 0 MHz sulle RAM. Inoltre, il sistema di dissipazione, così come il PCB e la sezione di alimentazione, presentano una customizzazione totale sotto ogni punto di vista. Il dissipatore Windforce3X è dotato di 3 ventole da 92mm e di un grosso radiatore attraversato da heatpipes in rame, con una potenza dissipante di ben 450W, più che sufficienti a tenere a bada la scheda anche durante l’overclock più estremo.
Riguardo alla modalità di “Boost”, si passa alla seconda generazione (GPU Boost 2.0), con Treshold di tipo termico oltre che a quello in Watt: la scheda si overclockerà automaticamente qualora la temperatura sia inferiore ad un determinato valore, impostabile tramite una delle tante utility per l’overclock disponibili gratuitamente in rete, come MSI Afterburner o EVGA Precision. Il bracket di connessioni rimane lo stesso della reference: due connessioni DVI, una connessione HDMI 1.4a (compatibile con lo standard UltraHD precedentemente identificato con la nomenclatura 4K e il 3D) ed una connessione DisplayPort 1.2 (compatibile con lo standard UltraHD).
Ecco la schermata GPU-Z della scheda video:
Galleria fotografica: Gigabyte GTX770 Windforce3X OC–> Ecco una galleria di immagini della scheda:
GeForce Experience e ShadowPlay–>La GeForce Experience: un modo innovativo e immediato di configurare in pochi clic il proprio gioco preferito, in modo da avere la massima resa grafica e la massima fluidità concessa dal proprio sistema.
A partire dalla GTX 760, da noi recensita al day one (Recensione), nVidia annuncia che a breve sarà disponibile la funzionalità ShadowPlay, che permetterà di registrare i propri gameplay senza gravare sulle performance del sistema, come capita al momento con programmi come FRAPS o DXTory.
Configurazione di prova e metodologia di test–>La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) @ 4.8GHz |
---|---|
Dissipatore | Swiftech H320 |
Scheda Madre | Gigabyte Z87X-OC |
RAM | Patriot Viper 3 Sapphire Blue 16GB 2400MHz |
Scheda Video | Gigabyte GTX770 Windforce3X OC |
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD | Corsair Neutron 120GTX – Samsung Spinpoint F3 1TB |
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Vengeance C70 |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K95 |
Mouse | Razer Naga Hex + Goliathus Speed League of Legends Collector’s Edition |
S. Operativo | Windows 8 Pro x64 |
Benchmark utilizzati:
- Unigine Heaven 4.0
- 3DMark06
- 3DMark11
- 3DMark
- Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
- Resident Evil 6 Benchmark
- Metro Last Light Benchmark
- Tomb Raider (2013) (Benchmark integrato)
Qualità massima, risoluzioni testate:
- 1680×1050, AA x2
- 1920×1080, AA x4
- 2560×1440, no AA
Schede video finora testate:
- nVidia GeForce GTX 760 (reference)
- MSI nVidia GeForce GTX 760 Hawk
- nVidia GeForce GTX 770 (reference)
- Gigabyte nVidia GeForce GTX 770 Windforce3X OC
- nVidia GeForce GTX 780 (reference)
- MSI AMD Radeon HD7790 OC
- Sapphire AMD Radeon HD7990
- Sapphire AMD Radeon HD7990 (QuadCFX)
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–> Dato che non ci accontentiamo di benchmark sintetici eseguiti a default: abbiamo provveduto a trovare il massimo overclock stabile della GPU, rilanciando alcuni dei benchmark della nostra suite. Il risultato ottenuto è il seguente:
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–> Dato che non ci accontentiamo di benchmark sintetici eseguiti a default: abbiamo provveduto a trovare il massimo overclock stabile della GPU, rilanciando alcuni dei benchmark della nostra suite. Il risultato ottenuto è il seguente:
L’overclock eseguito pertanto è di 100MHz sulla GPU e di 300MHz sulle memorie. Grazie al GPU Boost, il processore grafico ha raggiunto durante i test una frequenza di ben 1350MHz, con un overclock dinamico di ben 213MHz oltre la frequenza base. Le memorie, già velocissime, hanno raggiunto una frequenza davvero elevata.
Dopo l’overclock, ho lanciato quello che a mio avviso rappresenta il miglior strumento per testare l’aumento prestazionale di un overclock su una VGA di ultima generazione: il 3DMark11.
Con un overclock della GPU dell’8%, abbiamo ottenuto un aumento di circa il 6%, ciò significa che ci avviciniamo ad una situazione di CPU-Limit per la scheda video, che comunque raggiunge livelli prestazionali davvero elevati.
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
La soluzione di raffreddamento denominata Windforce è da sempre il punto di riferimento in casa Gigabyte per coloro che vogliono tenere a bada temperatura e rumorosità: nella sua incarnazione 3X nVidia (il dissipatore 3X su AMD è differente) riesce a raffreddare fino a 450W, più che sufficienti per tenere a bada un chip da poco meno di 250W come il GK104 nella revisione 425-A2. Il PCB è totalmente personalizzato, con più fasi di alimentazione, un PCB a più layer (8 vs 6, per una maggiore stabilità di tensioni) e un layout più ordinato sebbene più affollato vista la ampliata sezione VRM. La qualità costruttiva è ai massimi livelli, la scheda è rigida, TOSTA, ci piace decisamente.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Non sarà il modello con il maggior overclock di fabbrica, ma prendere una GTX770 e tirarla ulteriormente senza sovrapprezzo (leggerete tra poche righe) non è una cosa da poco. Le prestazioni sono micidialmente vicine a quelle di una GTX780, che però costa circa 200-250€ in più, e consuma di più e scalda anche di più, per non parlare del rumore. Le prestazioni sono ottime in FullHD, e con un po’ di overclock da parte dell’utente è possibile giocare senza tanti compromessi anche a 2560×1440. La scheda, come se non bastasse, ha anche un ampio margine di overclock, il che non fa che confermare l’elevata qualità del prodotto.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
Sul fattore compatibilità, la scheda dispone di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 600W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 500W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un sistema multiGPU, l’alimentatore consigliato è di 800W, in modo da avere un ottimo margine di overclock.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della scheda è di 399€ iva inclusa. Avete capito bene, costa quanto il modello reference, ma con un overclock non indifferente ed una customizzazione totale. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali nVidia, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[giudizio]
[pro]
PCB custom, con sezione VRM sovraddimensionata
Dissipatore custom, con temperature e rumorosità decisamente inferiori
Overclock di fabbrica
Headroom di overclock elevato
Prestazioni elevate, anche a risoluzioni estreme
Costa quanto la scheda reference
[/pro]
[contro]
Nulla da segnalare
[/contro]
[/giudizio]
Di fronte all’ineccepibile lavoro svolto da Gigabyte, non possiamo che essere messi alle strette, dovendo dare 10 stelle su 10 e l’award RHWOC alla scheda:
Ringraziamo Gigabyte Italia (che vi invitiamo a seguire sulla pagina Facebook) per il sample fornitoci ed oggi recensito.
Un saluto da Ciro Hades Sdino, alla prossima review!
La recensione
Gigabyte GTX 770 Windforce3X OC
La personalizzazione di Gigabyte della GTX770 di nVidia, dotata di dissipatore e PCB custom, per temperature inferiori e prestazioni maggiori.
Pro
- PCB custom, con sezione VRM sovraddimensionata
- Dissipatore custom, con temperature e rumorosità decisamente inferiori
- Overclock di fabbrica
- Headroom di overclock elevato
- Prestazioni elevate, anche a risoluzioni estreme
- Costa quanto la scheda reference
Contro
- Nulla da segnalare
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