Introduzione: MSI–>
Micro-Star International, meglio conosciuta come MSI, è una rinomata azienda Taiwanese, con succursali in tutto il mondo, specializzata nella produzione di elettronica di consumo: dai barebone agli all-in-one ai portatili alle componenti hardware. Note sono, tra i più smaliziati e gli overclockers, le serie di schede video dotate di sistema di raffreddamento Twin Frozr, innovativo e performante dissipatore che da ben 4 generazioni di VGA consente di ottenere temperature ridotte unite ad un’estrema silenziosità.
Coprendo dai modelli mainstream a quelli enthusiast, MSI propone soluzioni reference e personalizzate sia dell’offerta di nVidia che quella di AMD.
Ovviamente, è bene ricordare anche le lineup di schede madri che recentemente hanno visto l’introduzione da parte dell’azienda: dapprima la serie XPower, dedicata ai socket di fascia enthusiast, poi la serie MPower, dedicata ai chipset di fascia alta Zx7 ed infine la serie Gaming dedicata ai videogiocatori e agli audiofili con un occhio di riguardo al design e alle features per giocare al meglio.
Con la nuova generazione di chipset Intel, lo Z97 Express, MSI ha ridefinito l’intera gamma di schede madri, coniando nuove denominazioni per ogni scopo a cui le schede madri sono adibite. Abbiamo così ottenuto la serie Classic (di cui abbiamo recensito il modello di punta, la MSI Z97S SLI Plus), la serie Gaming e la serie Overclock, di cui oggi analizzeremo uno degli modelli.
Testeremo oggi il modello “entry level” della gamma Overclock, la MSI Z97 MPower. Buona lettura!
MSI Z97 MPower: specifiche tecniche–>Di seguito, le features della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (MSI):
La MSI Z97 MPower è il modello “minore” della gamma Overclock di MSI, con meno opzioni onboard ma un prezzo più contenuto. Non mancano le maggiori caratteristiche della filosofia “Military Class”, giunta con questa generazione alla 4° generazione. Ponendosi come scheda madre ATX, a bordo troviamo, naturalmente, il socket LGA1150 LOTES cromato (maggiore protezione dalle EMI), con supporto a tutte le CPU basate su questo socket (incluse Haswell Refresh, Devil’s Canyon e Broadwell), 4 slot DDR3 certificati per operare fino ad ALMENO 3300 MHz, 4 slot PCI-E (di cui 3 utilizzabili in sistemi multi GPU, fino a SLI a 2 vie e CrossFireX a 3 vie). Sono presenti anche V-Point per la lettura tramite DMM dei vari voltaggi, insieme a tasti on-board per accensione, reset e overclock. Sul fronte audio, un Realtek ALC1150 su di un PCB isolato dal resto della scheda madre si occupa di gestire i flussi audio, con una forte sezione di amplificazione e pulizia del segnale, mentre sul fronte network un NIC Intel I218V si occupa della porta Ethernet posteriore. Tutti i connettori audio sono placcati in oro e schermati singolarmente, per una migliore resa sonora in entrata ed uscita.
Le features esclusive della gamma Overclock qui riassunte in un’immagine abbastanza esplicativa. Per chi non masticasse bene l’inglese, sono presenti svariate protezioni (umidità, temperature elevate, scariche elettrostatiche, interferenze elettromagnetiche), con un occhio di riguardo ai consumi tramite la suite software in bundle, senza ovviamente dimenticare tutto ciò che significa superare la durissima certificazione MIL-810STD-G, che mette sotto torchio ogni componente per risultare resistente a agenti atmosferici, ambienti di utilizzo, torsioni, urti e situazioni estreme, in cui probabilmente il PC non si troverà mai.
Da specificare che è una scheda per coloro che guardano con timidezza all’overclock sotto azoto, imponendosi come una scelta sensata qualora voleste addentrarvi nel mondo del raffreddamento estremo senza spendere cifre esorbitanti. In ambito daily, la scheda madre è come tutte le altre.
Intel Express Z97: le novità della serie 9–>Con il chipset serie 9, Intel porta poche ma importanti novità con sé sulle proprie schede madri: se dal punto di vista delle performance le cose non cambiano drasticamente, dal lato connettività viene fornito un supporto a devices più veloci, abbinando a ciò un consumo energetico inferiore.
Permane il supporto alle svariate porte USB 2.0 e 3.0, mentre un cambiamento sostanziale è l’aggiornamento del Management Engine dalla versione 8.1 alla versione 9.1 (per gestire al meglio tutti gli aspetti enterprise e power management del nuovo chipset). Buona notizia per coloro che utilizzano storage su slot PCI-E: l’Intel RST è ora compatibile anche con queste periferiche di storage.
La tabella indica features pressoché identiche a Z87, con la già citata differenza della flessibilità nelle connessioni e con l’introduzione dei nuovi bus SATA Express e M.2.
Il nuovo bus M.2 Storage permette velocità teoriche fino a 10Gbps, che in termini pratici, per via di overhead, controlli di errore sul flusso dati, dipendenze fisiche dei materiali utilizzati e dipendenze di tipo software, si traducono in circa 1000 MB/s di traffico dati per le periferiche che utilizzano tale socket. Ovviamente, lo stesso sarà per il SATA Express, che condivide gli IRQ e le linee PCI-E con tale connessione. Come potete leggere in questa tabella:
Con questa generazione, Intel ha lavorato sul fronte connettività a tutto tondo, ottenendo una maggiore flessibilità nelle svariate combinazioni di periferiche collegate: si va da un minimo di 4 linee dedicate alle porte USB 3.0 fino ad un massimo di 6, stesso trattamento ricevuto dalle porte SATA III (con 6 linee PCI-E dedicate alle porte SATA III/SATA Express la velocità massima ottenibile sul lato storage passa da circa 1.2 GB/s a 3.0 GB/s teorici). Sul fronte PCI-E 2.0 (le linee del PCH che vengono suddivise tra le varie periferiche) si passa dalle 8 linee massime fino ad un minimo di 6 qualora volessimo il maggior numero di porte USB 3.0 e SATA operanti allo stesso momento.
MSI Z97 MPower: le immagini–>Di seguito, una galleria di immagini della mainboard:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) |
---|---|
Dissipatore | Thermalright Silver Arrow IB-E Extreme |
Scheda Madre | MSI Z97 MPower |
RAM | Kingston HyperX Predator 16GB 2133MHz |
Scheda Video | Inno3D GeForce GTX 780 iChill Accelero Hybrid |
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD |
|
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Obsidian 750D |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | CM Storm Trigger-Z Mechanical Keyboard |
Mouse | CM Storm Havoc e Speed-RX L |
S. Operativo | Windows 8.1 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- Hexus PIFAST
- Intel XTU
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
Schede madri recensite finora (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock Fatal1ty B85 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VI Hero (Z87) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VII Ranger (Z97) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Rampage IV Black Edition (Intel Core i7 4930k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97X-UD5H (Intel Core i7 4770k)
- MSI A88XM Gaming (AMD A10-5700)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 MPower (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97S SLI Plus (Intel Core i7 4770k)
Test computing: Cinebench R11.5–> Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Viste le precedenti recensioni, utilizzeremo la versione R11.5 in quanto abbiamo già diversi risultati:
Test computing: Cinebench R15–> Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Introduciamo con questa recensione anche l’edizione R15, in modo da avere un quadro ancor più preciso delle prestazioni delle schede madri analizzate:
Test computing: Hexus PIFAST–>Hexus, con il suo PIFAST, consente di dare un’occhiata all’efficienza del collegamento tra CPU e RAM, risultando ancora valido per misurare in via teorica le prestazioni di una piattaforma nonostante l’età superiore ai 10 anni di servizio:
Test computing: Intel XTU–>Intel, con il rilascio dei chipset Z87 nel Marzo 2013, ha sviluppato un’applicazione compatibile con i chipset serie 6, 7, 8 e 9, partendo da P67 fino ad arrivare a X79 e Z97. XTU (Xtreme Tuning Utility) si basa sulle librerie AVX 2.0 che sfruttano ogni singolo transistor del processore, stressando in modo assurdo e intensivo la CPU e dando un quadro generico della stabilità e delle prestazioni:
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–> Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Non ho avuto né il modo né il piacere di provare una Z77 o una Z87 della serie MPower/XPower di MSI, ma la Z97 MPower davvero segna livelli qualitativi elevati; la scheda è pesante, e ciò vuol dire che il PCB presenta una composizione più densa: maglia in fibra di vetro più fitta, più rame, minor dispersione elettrica ed elettromagnetica. Insomma, lavoro eccelso da parte degli ingegneri MSI, che hanno messo a punto anche un BIOS UEFI stabilissimo rispetto alle generazioni precedenti, con un tuning più fine dei vari settaggi, soprattutto in overclock.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Le prestazioni ci sono eccome, ma sfortunatamente ad aria o a liquido non possiamo mostrare la vera potenzialità della scheda madre, che porta con sé uno spirito “estremo: la MSI Z97 MPower infatti è pensata per coloro che partecipano ai benchmark di HWBot.org avvalendosi di raffreddamento estremo, che sia LN2 o ghiaccio secco o un sistema a phase change. Ad aria, la scheda madre si comporta più che bene, con un vdrop minimo ed un’efficienza davvero elevata, pari all’incirca a quella della MSI Z97S SLI Plus.
[voto=”9”]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda madre garantisce il supporto alle CPU Intel basate su socket LGA1150: dai Celeron al Core i7 4770k, garantendo inoltre il supporto alla generazione Haswell Refresh, a Devil’s Canyon e alla generazione 5 (codename: Broadwell), fornendo una longevità di non poco conto. È fornito il supporto a 4 banchi DDR3 fino ad un massimo di 32 GB ed una frequenza di 3300 MHz in OC. È possibile effettuare RAID 0, 1, 5, 10, 0+1, e JBOD grazie alle 8 porte SATA III onboard (6 gestite dal PCH e 2 gestite da controller ASMedia), e la porta M.2 garantisce velocità altissime con devices di storage compatibili con tali standard, lamentando la mancanza di una porta SATA Express, però.Sulla scheda è possibile effettuare SLI e Crossfire rispettivamente a 2 e 3 vie.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo presso i rivenditori ufficiali è di 160€ presso Amazon, prezzo che vi permette di entrare timidamente nel mondo dell’overclock estremo. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali MSI, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
Un’ottima scheda madre, pensata per l’overclock estremo (e non), con un prezzo contenuto e con (quasi) tutte le novità della maggior parte delle schede madri basate sul nuovo chipset Z97. Vista la mancanza della porta SATA Express, diamo alla scheda “solo” il nostro Hardware Platinum Award, insieme al nostro Best Overclocking Choice Award:
Ringraziamo MSI Italia per la recensione oggi pubblicata.
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La recensione
MSI Z97 MPower
Una scheda madre dall'elevato rapporto qualità/prezzo e dal DNA da corsa: la MSI Z97 MPower è il modello entry-level della gamma Overclock di MSI, ma di entry-level non ha proprio nulla, se non forse il prezzo.
Pro
- Pensata per l'overclock estremo
- Efficienza elevata
- Look originale
- Prezzo contenuto
Contro
- Niente SATA Express