Introduzione: Plantronics–>
Plantronics, società fondata nei primi anni 60 col nome di Pacific Plantronics, nacque dalla collaborazione di due piloti dell’United Airlines, Courtney Graham e Keith Larkin i quali, d’accordo coi loro colleghi, avvertirono l’esigenza di rinnovare completamente il design degli headset militari dell’epoca, pesanti e poco pratici.
L’idea di Graham fu quella di implementare un set di auricolari leggeri ed efficienti, installati su un archetto regolabile che potesse risultare comodo anche durante lunghe sessioni di volo. L’esperienza di Larkin in un’azienda giapponese produttrice di montature ed occhiali permise ai due di dar vita ad una struttura robusta e al contempo leggera e pratica per le proprie cuffie, che garantì l’approvazione del progetto da parte dell’United Airlines.
Da allora il successo dell’azienda crebbe man mano prima con le forniture di headset all’aviazione, poi alle centrali del “911” e perfino alla NASA; la celebre frase “E’ un piccolo passo per l’uomo, un balzo per l’umanità” venne pronunciata attraverso un sistema Plantronics.
Sono trascorsi più di 50 anni da quel fatidico giorno che diede il via all’ascesa della Plantronics Inc., rendendola ad oggi il pilastro portante dei più efficienti sistemi di comunicazione audio e l’azienda sembra ancora in piena ascesa, sempre pronta all’innovazione.
All’inizio del 2000 ha investito nello sviluppo di tecnologie per la cancellazione attiva del rumore, raggiungendo il culmine dei propri sforzi nel 2009 con il rilascio dell’auricolare bluetooth Voyager PRO, dotato di tecnologia AudioIQ2, che permetteva una pulizia del suono pressoché perfetta.
A Colonia, durante il Gamescom, forte della sua esperienza, Plantronics si è affacciata nel mondo del gaming, annunciando una linea di cuffie dedicate al mondo dei videogiochi e ai videogiocatori.
Noi, oggi, andremo a testare l’headset chiamato RIG.
Plantronics RIG: specifiche tecniche–>
Ecco dunque le specifiche tecniche di questo headset, così come indicate sul sito del produttore.
Di sicuro salta all’occhio la prima riga: combinare l’audio di gioco con quello del cellulare? Si, Plantronics si è reinventata ancora una volta ed è riuscita a trovare il tassello mancante, il bisogno non soddisfatto e la necessità di innovare. Tramite il mixer, fulcro e cardine di questo headset sarà infatti possibile collegare, nello stesso momento, una fonte audio “da gioco” (computer o console) ed il cellulare e miscelarne così l’audio o escludere una delle due sorgenti, di modo da poter rispondere alle chiamate mentre si è immersi nel proprio gioco preferito e poterci dedicare tutta l’attenzione che meritano.
Compatibile con PC/Mac, Xbox 360, PS3, smartphone e tablet; un headset davvero universale.
Galleria fotografica: Plantronics RIG–>
Plantronics RIG: prova audio–>
Arriviamo dunque al punto saliente, la prova, come si è comportato questo headset durante i nostri test?
Per testare questo headset ci siamo serviti di vari giochi, traccie audio e film/serie tv. Di seguito i test da noi ritenuti più importanti.
League of Legends, MOBA della Riot Games che affonda le sue radici in WarCraft III e nella mappa custom DotA. Un gioco di squadra, 5 contro 5, dove ad effetti sonori di puro sottofondo si uniscono messaggi audio e la parte cruciale in un gioco da affrontare in team: la comunicazione.
Coordinazione e tempistiche giuste sono tutto e le RIG si sono comportate egregiamente sia nel riprodurre in maniera chiara le voci dei miei compagni di squadra sia nel far arrivare a loro la mia.
Ottime anche per quel che riguarda il comfort, i padiglioni sono ben rivestiti, morbidi e leggeri, non danno fastidio alle orecchie nemmeno dopo ore di gaming, io poi le uso con gli occhiali e quindi con l’asticella che un paio di cuffie normali mi farebbe entrare nella carne, cosa non succesa con le RIG che si dimostrano salde ma ben calibrate. Ottime anche per quel che riguarda il calore, non scaldano molto e di sicuro non cuociono l’orecchio a differenza di altre cuffie con padiglioni imbottiti.
Il secondo gioco di cui ci siamo serviti per testare questi headset è stato Dishonored, affrontato in modalità stealth, dove una perfetta resa audio, e una buona direzionalità (nei limiti del suono stereo) ha sicuramente aiutato ad immergersi in un gioco con una trama avvolgente, dove sentire i nemici avvicinarsi e sopratutto capire da che direzione arrivano è tornato utile sopratutto nelle prime ore di gioco, dove la mancanza di poteri considerevoli va soppiantata con un buon orecchio. Esplosioni ed effetti sonori sono resi alla perfezione.
Traccie su YouTube ed audio mp3 non sono mancati, ma per giudicare appieno il comportamento di questi headset ci siamo serviti di traccie in formato lossless, in particolare un CD e due FLAC.
Iron Maiden, Live at Donington, questo è forse il campo dove le RIG si sono comportate meglio, gli strumenti sono riprodotti molto bene, le chitarre i bassi e la batteria vengono resi fedelmente e il cantato si sente perfettamente, si possono distinguere chiaramente ogni strumento ed ogni parola. Cosa resa per’altro difficile dal fatto di aver ascoltato un CD “Live” con quindi rumori di fondo, cori, esultanze ed applausi, anch’essi ben distinguibili, insomma, sembrava di essere presenti al concerto.
Dream is Collapsing, traccia audio tratta dal capolavoro Inception, ascoltata in FLAC e quindi formato lossless, riesce a dare i brividi, piccola nota di demerito qui per i bassi che, seppur ben pronunciati, purtroppo non sono molto profondi e che in una traccia come questa sono una delle componenti di maggior caratterizzazione, enfasi e coinvolgimento.
Avicii, Wake Me Up, FLAC di una canzone che unisce la chitarra e un cantato d’eccezione a suoni elettronici, anche qui le cuffie si comportano egregiamente permettendoci di godere appieno della voce di Aloe Blacc cantante Soul americano nonché della chitarra strumento predominante in questo brano. Anche qui purtroppo le cuffie si vanno a perdere quando si arriva ai bassi, ben pronunciati si, ma mancanti di profondità.
Non poteva poi mancare una prova audio su di un paio di film.
Il primo è stato il Blu-Ray di World War Z, film del 2013 diretto da Marc Forster, ricco di azione ed effetti sonori di tutto rispetto, viene riprodotto fedelmente dalle RIG che permettono di immergersi nella pellicola restituendo tutti i suoni, dai momenti di azione con esplosioni e spari fino ai momenti dove gli unici suoni sono il respiro dei protagonisti ed i loro passi sul pavimento, la mancanza di bassi profondi qui si fa sentire meno, dove almeno personalmente parlando in un film preferisco una riproduzione fedele a dei bassi perfino eccessivi e invadenti.
In seconda battuta ci siamo serviti di Inception, un film che credo non abbia bisogno di presentazioni, la colonna sonora è scritta dal geniale Hans Zimmer e presenta un’ampio spettro di suoni dal pianoforte ai violini, fino ai contrabbassi. Durante il film la chiarezza cristallina del suono è stata eccezionale, permettendo di godere appieno sia dei dialoghi che del sottofondo creato da una colonna sonora d’eccezione; scoppi, spari ed effetti sonori anche qui non mancano, e anche qui vengono resi alla perfezione.
Considerazioni finali–>
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[titolo]Resa sonora[/titolo]
La resa sonora delle Plantronics RIG è eccellente, l’audio è cristallino il parlato è chiaro, ogni singola parola è scandita perfettamente, effetti sonori e strumenti vengono resi fedelmente; questo permette di godere appieno di ogni attività al computer, dai videogiochi ai film, finanche alla musica. I driver da 40mm sono circondati da una imbottitura sottile e leggera, con un tessuto morbido, forse fin troppo morbida e leggera, seppur isoli dai rumori ambientali in modo discreto, scordatevi di poter ascoltare la musica in un ambiente realmente rumoroso a meno di alzare il volume oltre livelli consigliabili. Non scordiamoci però per cosa sono stati creati questi headset: per la comunicazione, ed è qui che eccellono, sia il(i) microfono(i) che le cuffie hanno una resa audio superba. Piccola nota merita il fatto che utilizzando il mixer si avverte un fruscio di fondo se impostato a livelli elevati, e evitando di utilizzarlo, avendo Plantronics optato per un jack da due poli, si andrà obbligatoriamente a sfruttare le cuffie solo in ascolto o solo come scomodo microfono.
[voto=”8″]
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[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Il design di questo headset è davvero ottimo, eleganti e discrete non passano comunque inosservate, la fascia di supporto è in materiale rigido, rivestita con tessuti sintetici. I padiglioni presentano un interno rosso che va a contrastare con il nero dell’imbottitura creando un look aggressivo. Le plastiche sono solide e seppur a prima vista possano sembrare fragili vi possiamo assicurare che sono resistenti. Stona un po’ la scelta di utilizzare un inserto in foam per ripristinare la posizione del padiglione, soluzione che seppur efficace può alla lunga divenire un difetto, e sicuramente su un paio di cuffie di questo tipo ci si sarebbe aspettato di meglio. Tutti i connettori sono placcati oro, garantendone la longevità, l’aggancio per i microfoni presenta un incavo che ne assicura la stabilità e che garantisce che il microfono sia saldamente installato. Come accennato poco sopra Plantronics opta per un jack a due poli, questa è un’arma a doppio taglio obbligando l’utenza ad utilizzare il mixer e la sua scheda audio integrata, o a non poter sfruttare appieno l’headset, scelta quindi che penalizza la versabilità delle cuffie; discorso diverso con i dispositivi mobili, dove il jack a due poli risulta la scelta perfetta rendendo queste cuffie realmente universali.
[voto=”8″]
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[conclusione]
[titolo]Ergonomia[/titolo]
L’ergonomia di queste cuffie è buona ma non eccezionale, comodi i padiglioni, l’imbottitura non è eccessivamente calda e consente un utilizzo prolungato, ma l’archetto sulla testa dopo una/due ore di indosso diventa qualcosa di insopportabile, complice l’imbottitura praticamente inesistente. Nota di merito per i padiglioni che sono davvero leggeri sulle orecchie con una pressione ben calibrata, comodi anche utilizzati con gli occhiali. L’isolamento è buono. Il mixer è davvero ottimo, permettendo con due dita di controllare tutto il mondo sonoro a cui avremo collegate questo headset innovativo, ingressi, volume, equalizzazione, miscelazione dei suoni, tutto attraverso il mixer, senza nessuna interfaccia software, anche questa un’arma a doppio taglio, in quanto un software ben fatto sarebbe stato il perfetto completamento di questa piattaforma hardware eccellente.
[voto=”7,5″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Le RIG sono presenti su Drako.it al prezzo di 129,90€, prezzo che potrebbe sembrare elevato viste le prestazioni e le caratteristiche di questo headset, ma che trova riscontro nell’ampio bundle incluso (microfono gaming “boom”, microfono in linea, connettore per joypad xbox, adattatore RCA->Jack 3,5mm passante ed ovviamente il pezzo forte: il mixer). Di sicuro purtroppo però allo stesso prezzo si possono trovare cuffie altrettanto valide, seppur non così versatili.
[voto=”7″]
[/conclusione]
Considerando tutto questo ci sentiamo di premiare questo headset con 8 stelle su 10, sopratutto in virtù dell’innovazione portata con la possibilità di collegare lo smartphone, e della versatilità impareggiabile, unita ad una più che discreta qualità audio.
La recensione
Plantronics RIG Gaming Headset
Nuova proposta per quanto riguarda gli headset di Plantronics, caratterizzati da una discreta resa audio e da un buon rapporto qualità prezzo, anche se si sarebbe potuto fare di meglio.
Pro
- Design slim, elegante
- Ottimi materiali, plastiche di qualità, connettori placcati d'oro
- Qualità audio eccellente per le comunicazioni
- Versatilità
- Bundle
- Plug&Play, non serve alcun driver o software...
Contro
- ...un software di controllo non sarebbe stato un male
- L'archetto risulta scomodo negli utilizzi prolungati
- Prezzo elevato se non interessati a tutte le funzionalità
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