Introduzione–>
SteelSeries è un produttore danese di periferiche e accessori, specializzato in mouse, tastiere, headsets e mousepads da gioco. Fondata nel 2001, negli ultimi anni ha guadagnato il posto nel cuore di milioni di videogiocatori, che fanno del brand uno dei punti cruciali nel differenziarsi dai casual gamers: non per niente, molti tra i gaming clan più famosi (e forti) al mondo utilizzano periferiche targate SteelSeries.
Per quanto riguarda la lineup delle tastiere, essa comprende una serie di modelli da gaming tra i quali (di recentissima introduzione) quelli della linea Apex, composta dalla Apex e dalla Apex [RAW].
Oggi, recensiremo il modello “full optional”: la SteelSeries Apex.
Steelseries Apex: specifiche tecniche–>
Le specifiche tecniche della tastiera sono le seguenti:
La Apex utilizza tasti “rubber dome” a corsa media, che sono a metà tra la tecnologia di quelli meccanici e quelli a membrana. 20 di essi, i più utilizzati dai gamer incalliti, sono ottimizzati con il sistema di anti-ghosting e sarà quindi possibile premere fino a 6 tasti contemporaneamente ed eseguire tutte e 6 le azioni senza ritardi.
Per quanto riguarda il materiale, l’intera tastiera è di plastica ruvida e robusta, mentre le superfici che separano i tasti sono lucide. Il colore della carcassa è esclusivamente nero e quest’ultima è unibody: non è presente infatti un poggiapolsi separato, che molte volte risulta scomodo durante gli spostamenti e soggetto a spaccarsi.
La retroilluminazione è RGB a 16 milioni di colori con 8 livelli di luminosità, potrete quindi scegliere qualsiasi tonalità voi desideriate. E’ possibile impostare 5 colori diversi per le cosiddette ActiveZone che sono: tasti macro laterali, lettere e numeri, tasti funzione e macro superiori, frecce direzionali e tastierino numerico, feritoie laterali.
La tastiera dispone di 22 tasti assegnabili e di 4 layer diversi per un totale di 88 macro che permettono quindi una quantità enorme di azioni personalizzate eseguibili.
Nella parte posteriore troviamo due porte USB utili a connettere velocemente mouse e altre periferiche. Il cavo, schermato e sleevato, presenta due uscite: una per alimentare le porte della tastiera e una per connettere la Apex.
Per finire, la periferica è compatibile con il software Steelseries Engine dal quale è possibile gestire tutte le impostazioni specifiche della tastiera.
Galleria fotografica: la tastiera–>
Di seguito, una serie di immagini della confezione, del bundle e della tastiera:
La tastiera, una volta collegata al PC:
Il software: Steelseries Engine–>
Come detto in precedenza, la tastiera è compatibile con la suite proprietaria Steelseries Engine, che permette di controllare le macro, la retroilluminazione e tante altre cose. Il software non è incluso nel bundle, ma è consigliato installarlo nel manuale di istruzioni poichè fornisce il pieno accesso a tutte le funzionalità di questo prodotto (ulteriori informazioni sul software qui). Di seguito alcuni screens dove analizziamo le varie sezioni:
Prova su strada–>
Per testare la Steelseries Apex, abbiamo esaminato il suo comportamento utilizzando alcuni dei giochi più in voga del momento (tra i quali League of Legends, DoTA2, Warface, Counter Strike: Global Offensive, BattleField 3 ed il mitico World of Warcraft) ed ovviamente la stessura di questa stessa recensione, più qualche extra di programmazione in PHP del sito.
Partiamo con l’analizzare i due MOBA, ovvero League of Legends e DoTA2.
Entrambi i giochi stanno spopolando tra i players di tutto il mondo, anche a livello professionale. Tutti e due i titoli si basano sull’uso intensivo di macro per facilitare il casting di spells o azioni che richiederebbero 3 o 4 pressioni di diversi tasti. Ed è proprio per questo motivo che la Apex è adatta ai MOBA, soprattutto grazie ai tasti programmabili posizionati nella parte superiore che possono essere utilizzati per gli smartcast, merito della loro altezza maggiore rispetto agli altri che ci permette quindi di premerli senza guardare. A differenza delle svariate tastiere che ho utilizzato negli anni, non ho dovuto effettuare spostamenti con le mani verso le macro di sinistra, e quindi molto velocemente potevo utilizzare un tasto superiore e tramite il feedback tattile di W tornare immediatamente a QWER (i tasti delle spell di entrambi i giochi). Grazie ai 4 layer personalizzabili, sarà possibile impostare macro diverse per 4 dei vostri champions preferiti senza ricorrere ogni volta al software. Utilissimo anche l’anti-ghosting che in certi champions permette l’esecuzione contemporanea di due spells e in alcuni casi può salvarci la vita.
Passiamo agli FPS, genere nel quale mi diletto più spesso e sono molto più skilled. Come detto in precedenza, i giochi da me testati sono BattleField 3, Counter Strike: Global Offensive e Warface.
E’ risaputo, in questi titoli (soprattutto online) la velocità è tutto. Proprio per questo la Apex si comporta bene: grazie sempre ai tasti con l’anti-ghosting sarà possibile, per esempio, camminare ed abbassarsi contemporaneamente senza staccare le mani dalla tastiera. Inoltre è presente una “feature” che non abbiamo analizzato prima ma che forse qualcuno di voi avrà notato: la strana forma della barra spaziatrice. Ebbene sì, la spacebar è stata pesantemente modificata tanto da perdere il concetto di “barra”, poichè risulta un grosso rettangolo con gli angoli smussati. E’ un aspetto davvero interessante e unico nel suo genere, perchè sarà più facile e veloce eseguire l’azione bindata a questo tasto vista la sua altezza che arriva fino al poggiapolsi. Le macro negli FPS non sono di primaria importanza, ma è sempre bene assegnare qualche tasto per chiamare il medico o dare ordini alla squadra e con la Apex la scelta di sicuro non manca.
Ultimo gioco fulcro dei test (e forse il più rilevante) è World of Warcraft, l’ormai famoso MMORPG di Blizzard che conta milioni e milioni di iscritti nel mondo.
In questo gioco di ruolo online, la tastiera è la periferica che domina poichè l’engine riconosce prima gli input provenienti da quest’ultima e successivamente quelli del mouse. Nelle incursioni di gilda, durante l’esecuzione dei fight contro i boss, l’utilizzo esclusivo della keyboard può fare la differenza nei danni effettuati anche semplicemente assegnando delle macro che permettono l’attivazione di un oggetto o una pozione e contemporaneamente l’esecuzione di una spell. Personalmente, gioco in una gilda con ranking abbastanza alto nel server e quindi ogni minimo errore può fare la differenza. Ammetto anche che non ho mai utilizzato i tasti macro in WoW proprio perchè ritenevo scomodo effettuare ripetuti movimenti nella parte sinistra della tastiera, quindi giocavo con una mano che controllava i tasti da 1 a 5 (oltre al WASD) e una mano sul mouse che attivava le rimanenti 5 spell. Con la Apex mi si è aperto letteralmente un nuovo mondo: programmando i tasti superiori posso castare tutte e 10 le spell tramite tastiera, ottimizzando così tutta l’esecuzione del boss e riducendo l’utilizzo del mouse solo per girare la telecamera negli spostamenti. Come per i MOBA, i 4 layer programmabili permettono di assegnare macro diverse per i vari personaggi o per le singole specializzazioni. I tasti laterali sono invece utili ad assegnare macro secondarie, come il summon della cavalcatura, scrittura automatica di alcuni messaggi nei vari canali del gioco o semplicemente quella della password dell’account durante il login (pigrizia FTW).
Per quanto riguarda invece la stesura di testi o la programmazione, la digitazione risulta piacevole e veloce. Nella programmazione tornano utili i tasti macro, che consentono di assegnare pattern di codice frequenti ad un unico tasto o le dannate parentesi graffe (i programmatori sanno di cosa sto parlando).
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Che dire, non riesco a trovare un difetto in questa tastiera. Tutto è studiato in maniera certosina.
A partire dal design, dalla sua forma smussata e la plastica lucida negli spazi tra i tasti, alla retroilluminazione a 16 milioni di colori che permette una totale personalizzazione, fino ad arrivare alle due feritoie laterali illuminate che (come me) faranno cadere il vostro occhio sulla scrivania ogni volta che ci passerete davanti. Ma i dettagli sono ovunque, come il logo Steelseries retroilluminato che è disposto all’interno di una sorta di targhetta incavata e non banalmente riportato sulla carcassa, stessa cosa per i LED di notifica Bloc Num, Caps Lock e Bloc Scroll. I materiali sono ottimi, sia dei tasti che dell’intera carcassa, anche se la superficie lucida tende a sporcarsi velocemente soprattutto nella zona dei poggiapolsi.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Ergonomia[/titolo]
Mentre si digita, la pressione da esercitare sui tasti è piuttosto debole e non si corre il rischio di premere a vuoto. Pur non essendo una tastiera meccanica, grazie alla corsa media, la Apex permette di eseguire azioni veloci e precise mentre si gioca, ma anche una scrittura senza intoppi. Unico difetto è il poggiapolsi che, essendo inglobato nella carcassa, risulta scomodo per chi ha le mani troppo grandi e non riesce a poggiarle completamente sulla superficie, avvertendo una sensazione di affaticamento dopo un uso prolungato. Sarà comunque possibile provare a cambiare i gommini per portare la tastiera ad un’angolazione di 10°, in modo da trovare la posizione che più vi è comoda. Ciliegina sulla torta: la barra spaziatrice, che grazie alla sua particolare forma ho trovato efficace sia nella scrittura di testi che nei giochi. L’ergonomia è ulteriormente aumentata dai tasti macro superiori rialzati, che permettono una facile ricerca senza guardare, e dal feedback tattile di W, utile in azioni concitate.
[voto=”9.5″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La tastiera è disponibile ad un prezzo di 99.90€, che è davvero minimo se si contano tutte le features proposte, la qualità del design e l’ottimo feedback dei tasti pur non essendo meccanici. Vi invitiamo sempre ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Steelseries, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’IVA tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”10″]
[/conclusione]
Giungendo ad un voto, mi sento in dovere di assegnare alla Steelseries Apex 10 stelle su 10 e l’award ReHWoDesign! Insomma, lo slogan Press Any Key To Win è del tutto appropiato!
Ringraziamo SteelSeries, nella persona di Per Lilliefelth, per il sample recensito.
Un saluto dallo zio Skazza, ciao e alla prossima review!
La recensione
Steelseries Apex
La tastiera top di gamma della SteelSeries, caratterizzata da un ottimo feedback tattile e da una retroilluminazione totalmente personalizzabile, abbinati ad un look accativante.
Pro
- 22 macro con 4 layer per un totale di 88 combinazioni custom
- 5 ActiveZone con retroilluminazione RGB a 16 milioni di colori
- Personalizzazione pressochè totale tramite il software
- Esteticamente perfetta
- Tastiera enthusiast ad un prezzo irrisorio
Contro
- L'assenza di un poggiapolsi separato risulta fastidiosa per chi possiede mani grandi
- La superficie lucida si macchia facilmente
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