Poche, purtroppo, le differenze tra Z370 e Z390, con quest’ultimo chipset che si fa forte di una più vasta connettività e null’altro: troviamo infatti il supporto al protocollo CNVi, interfaccia proprietaria per schede di rete Wireless ad alta sicurezza, a connettività Ethernet integrata (sempre tramite chip esterno Intel i219v) e finalmente un controller per porte USB 3.1 Gen2 (quelle a 10 Gbps) integrate nel chipset stesso.
Chipset | Z370 | Z390 |
Porte USB 3.1 (10Gbps) | 0 | 6 |
Porte USB 3.0 (5Gbps) | 10 | 10 |
Porte Totali USB | 14 | 14 |
Porte SATA III (6Gbps) | 6 | 6 |
Linee PCI-Express 3.0 | 24 | 24 |
Canali RAM | 2 (Dual) | 2 (Dual) |
Capacità massima RAM | 64GB | 64GB |
Supporto ad Optane | Yes | Yes |
WiFi 802.11ac Integrato | No | Yes |
Intel Smart Sound | Yes | Yes |
Versione DMI | 3.0 | 3.0 |
Versione Firmware Intel ME | 11 | 12 |
Insomma, Intel punta, generazione dopo generazione, ad un’economizzazione delle schede madri, integrando quanti più controller possibili nello stesso chipset, creando un vero e proprio SoC. Di seguito, il diagramma del nuovo chipset, per riassumere ciò di cui è capace:
Che senso ha, quindi, Z390? Beh, semplice: le schede madri Z370 più economiche dispongono di controller USB 3.1 Gen2 di scarsa qualità, il che si traduce in prestazioni sub-par per tali porte. Con Z370, inoltre, il WiFi non è quasi mai presente, mentre con Z390 la connettività Wireless verrà adottata più su larga scala. Se state per comprare un 9700K o un 9900K, insomma, vale la pena spendere qualche € in più e prendere una Z390, se invece avete un 8700K (o inferiori) ed una Z370, l’upgrade non ha assolutamente senso.