Introduzione: Sapphire–> Sapphire Technology nasce 12 anni fa come partner AIB di ATI (ora di proprietà di AMD), adottando tale modello per introdurre sul mercato le proprie innovazioni tecnologiche. SAPPHIRE, con i suoi prodotti nel settore grafico, è riuscita ad affermarsi come il partner #1 di AMD, espandendo al contempo la propria lineup con prodotti che includono mainboard e miniPC, come ad esempio la serie Sapphire EDGE.
Generazione dopo generazione, Sapphire è stata abile nel produrre soluzioni reference e personalizzate delle GPU AMD, e grazie all’ottimo lavoro svolto e alle soluzioni tecniche adottate, oggi è una delle realtà più affermate nel mondo dell’accelerazione grafica.Molti di voi facilmente ricorderanno alcune delle più famose linee dell’azienda, come la serie ATOMIC, caratterizzata da una personalizzazione totale (nell’elettronica e nel raffreddamento) delle schede di punta di AMD, o la serie VaporX, che fa dell’efficienza termica e della silenziosità il suo cavallo di battaglia.
Nonostante l’introduzione delle nuove serie R7 ed R9, le schede video di generazione “precedente” (le virgolette sono volute, in quanto la R9-280X è una HD7970 con un diverso profilo di clock e gestione temperature) ancora si difendono bene, in particolare l’ex top di gamma di AMD, la HD7970.
Oggi, analizzeremo nei dettagli la Sapphire HD7970 DualX OC with Boost (sì, il nome è enorme, ma siamo pignoli e precisi), sia in scheda singola che in modalità CrossFireX, per vedere come scalano in sistemi paralleli.
Sapphire HD7970 DualX OC with Boost: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Sapphire):
La scheda, basata su GPU Tahiti XT, ha una frequenza leggermente overclockata, con 950 MHz sulla GPU e 1425MHz sulle RAM. All’occorrenza, impostando il BIOS Switch sulla seconda posizione, è possibile usufruire di un BIOS più spinto, con frequenze pari a 1000MHz sulla GPU e 1450MHz sulle RAM, raggiungendo quindi le frequenze operative, dal lato della GPU, della GHz Edition, versione leggermente più prestante ma altresì costosa. La scheda è dotata di 3GB di RAM GDDR5, collegata al processore grafico tramite un controller a 6 canali da 64 Bit, per un totale di 384 Bit di bus dati.
Il sistema di raffreddamento è il già ampiamente collaudato DualX, che dispone di due ventole da 92 mm a raffreddare un corposo dissipatore in alluminio attraversato da heatpipes in rame CU1100.
Il pannello delle connessioni in uscita dispone di un connettore DisplayPort compatibile con lo standard 1.2 (3D, 4k Tiled/4k@60Hz), un connettore HDMI compatibile con lo standard 1.4a (3D, 4K@30Hz) e due connettori DVI, uno di tipo -D (totalmente digitale) ed uno di tipo -I (che consente di pilotare anche schermi analogici). Questa scheda consente di utilizzare fino a 4 monitor contemporaneamente, a patto che almeno uno sia DisplayPort.
Galleria fotografica: Sapphire Radeon HD7970 DualX OC with Boost–> Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) @ 4.8GHz |
---|---|
Dissipatore | Swiftech H320 AIO |
Scheda Madre | Gigabyte Z87X-OC |
RAM | Patriot Viper 3 Sapphire Blue 16GB 2400MHz |
Scheda Video |
|
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD |
|
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Obsidian 750D |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K95 |
Mouse | Corsair Vengeance M95 |
S. Operativo | Windows 8.1 Pro x64 |
Benchmark utilizzati:
- Unigine Heaven 4.0
- 3DMark06
- 3DMark11
- 3DMark
- Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
- Resident Evil 6 Benchmark
- Metro Last Light (Benchmark integrato)
- Tomb Raider (2013) (Benchmark integrato)
Qualità massima, risoluzioni testate:
- 1680×1050, AA x2
- 1920×1080, AA x4
- 2560×1440, no AA
Schede video finora testate:
- nVidia GeForce GTX 760 (reference)
- MSI nVidia GeForce GTX 760 Hawk
- nVidia GeForce GTX 770 (reference)
- Gigabyte nVidia GeForce GTX 770 Windforce3X OC
- nVidia GeForce GTX 780 (reference)
- MSI AMD Radeon HD7790 OC
- Sapphire AMD Radeon HD7990
- Sapphire AMD Radeon HD7990 (QuadCFX)
- Sapphire AMD Radeon R9-270X Vapor-X
- Sapphire Radeon HD7970 DualX OC with Boost
- Sapphire Radeon HD7970 DualX OC with Boost CrossFireX 2-Way
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>
Per questa recensione, più che giudicare le prestazioni ottenute in overclock (come nostro solito), abbiamo preferito optare per un approccio diverso. Come sapete, sia io che il resto dello staff facciamo parte del team di HWBot di ReHWolution. Se non sapete cos’è, ve lo spiego in poche parole: un sito dove gli utenti postano i propri risultati nei vari benchmark, suddivisi per hardware, risultati che vengono poi inseriti in rankings che consentono di guadagnare punti validi per una classifica mondiale. Per ottenere più punti con le schede AMD, è possibile disattivare la tassellazione, aumentando del 20-25% le prestazioni nei benchmark DX11 a discapito della qualità. E qui entra in scena il 3DMark11, che come suggerisce il nome è basato sulle DX11. Ebbene, con le due schede clockate a default siamo riusciti a superare la bellezza di 18000 punti con il preset Performance:
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>
Per questa recensione, più che giudicare le prestazioni ottenute in overclock (come nostro solito), abbiamo preferito optare per un approccio diverso. Come sapete, sia io che il resto dello staff facciamo parte del team di HWBot di ReHWolution. Se non sapete cos’è, ve lo spiego in poche parole: un sito dove gli utenti postano i propri risultati nei vari benchmark, suddivisi per hardware, risultati che vengono poi inseriti in rankings che consentono di guadagnare punti validi per una classifica mondiale. Per ottenere più punti con le schede AMD, è possibile disattivare la tassellazione, aumentando del 20-25% le prestazioni nei benchmark DX11 a discapito della qualità. E qui entra in scena il 3DMark11, che come suggerisce il nome è basato sulle DX11. Ebbene, con le due schede clockate a default siamo riusciti a superare la bellezza di 18000 punti con il preset Performance:
Per questa recensione, più che giudicare le prestazioni ottenute in overclock (come nostro solito), abbiamo preferito optare per un approccio diverso. Come sapete, sia io che il resto dello staff facciamo parte del team di HWBot di ReHWolution. Se non sapete cos’è, ve lo spiego in poche parole: un sito dove gli utenti postano i propri risultati nei vari benchmark, suddivisi per hardware, risultati che vengono poi inseriti in rankings che consentono di guadagnare punti validi per una classifica mondiale. Per ottenere più punti con le schede AMD, è possibile disattivare la tassellazione, aumentando del 20-25% le prestazioni nei benchmark DX11 a discapito della qualità. E qui entra in scena il 3DMark11, che come suggerisce il nome è basato sulle DX11. Ebbene, con le due schede clockate a default siamo riusciti a superare la bellezza di 18000 punti con il preset Performance:
Il record del team a due schede video appartiene sempre a me, ma è su due GTX680 in SLI su di un 3770k sotto azoto, con frequenza superiore ai 5.5GHz. Insomma, siamo CPU limited in questo caso eppure le schede tirano forte!
Non abbiamo overclockato le schede in quanto già in questa situazione la CPU fa da collo di bottiglia, le prestazioni (già elevatissime) non avrebbero risentito di un aumento consistente, cosa che invece le temperature, la rumorosità e i consumi avrebbero fatto.
Considerazioni finali–> [conclusione][titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Il dissipatore utilizzato dalle Sapphire Radeon HD7970 Dual-X OC w/Boost ha prestazioni davvero di ottimo livello, sebbene sia un po’ plasticoso nei materiali. Le GPU si sono mantenute fresche sia in configurazione singola che dual GPU, espellendo l’aria calda nel case ma mantenendo rumorosità e temperature su livelli ottimi. Proprio riguardo al fattore aria espulsa, è bene avere un case ben ventilato anche in caso di configurazione a singola scheda, per evitare che l’aria all’interno del case si surriscaldi portando la rumorosità su livelli più elevati rispetto alla norma. Il design è originale, e il PCB con fasi e layout personalizzati sono una chicca sia per l’overclock che per i consumi che per la stabilità delle tensioni.
[voto=”8″] [/conclusione]
[conclusione][titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Da una scheda di due anni, non ci si aspettano grandi cose, e invece i grafici parlano chiaro: testa a testa con la GTX 770, che nonostante il recente taglio dei prezzi mantiene ancora un fascia di prezzo superiore, soprattutto pensando alle frequenze operative. In particolare, il vantaggio sulla GTX770 si afferma a risoluzioni superiori a FullHD, dove il bus e il buffer di memoria maggiori danno quella spinta necessaria alla scheda di prevalere sull’avversaria. In CrossFireX, i risultati sono ancora più impressionanti: le schede in 2 Way rendono meglio della HD7990, grazie forse alla distribuzione su due slot PCI-E differenti, o più realisticamente una migliore gestione dei drivers, come lascia intendere Resident Evil 6 che scala ottimamente rispetto alla soluzione DualGPU-Single PCB di AMD. Entrambe le schede, singolarmente, sono state capaci di raggiungere 1200MHz con soli 1.2 volt, ma utilizzare due schede del genere, già a default, significa incorrere in un bottleneck causato dalla CPU, pertanto non abbiamo overclockato le schede durante i test di overclock in dual card.
[voto=”10″] [/conclusione]
[conclusione][titolo]Compatibilità[/titolo]
Sul fattore compatibilità, le schede dispongono di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 600W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 500W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un sistema dual GPU come quello recensito, è bene assicurarsi di avere un alimentatore da almeno 700W, in modo da avere margine di overclock.
[voto=”9″][/conclusione]
[conclusione][titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo inferiore ai 300€ iva inclusa presso i rivenditori ufficiali è del tutto in linea con quanto offerto dalla scheda. Qualora optaste per una soluzione a doppia scheda, ovviamente il prezzo raddoppia, e ormai i drivers hanno raggiunto una maturità tale da consigliarvi ad occhi chiusi anche un sistema a più schede.
Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Sapphire, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″] [/conclusione]
Le soluzioni oggi analizzate (HD7970 e CFX) sono davvero ottime, e se non fosse per un feeling qualitativo leggermente inferiore alle aspettative prenderebbero il massimo dei voti. Stavolta Sapphire dovrà accontentarsi di sole 9 stelle su 10:
Ringraziamo Sapphire Italia per il sample oggi recensito.
Un saluto da Hades, alla prossima recensione!
La recensione
Sapphire Radeon HD 7970 DualX OC with Boost
Sul banco di prova le HD7970, schede video della penultima generazione; prestazioni (quasi) al top, consumi e rumorosità contenuti per l'offerta di Sapphire, sia in Single che CrossFireX.
Pro
- Design originale a 2 slot
- Temperature contenute
- Consumi in linea con la scheda reference
- Capacità di overclock
- Prezzo competitivo
- La scheda offre il meglio di sé a risoluzioni oltre FullHD
Contro
- Dissipatore dal feeling di scarsa qualità
- Dissipatore rumoroso (e un po' scricchiolante su una delle due schede) al 100%
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