Di seguito, vi parleremo di come si è comportato l’headset in tre contesti diversi per natura e requisiti: musica, gaming e film.
Musica
Grazie ai driver da ben 50 mm, la resa sonora è ai massimi livelli. Sempre continuando il paragone con le Cloud Revolver, le Cloud Stinger presentano un profilo particolarmente “flat”, eccezion fatta per le frequenze bass che vedono un piccolo boost.
Tale equalizzazione permette una perfetta riproduzione della musica e al contempo un’esperienza di gioco pienamente immersiva. Per aggiornare un po’ le canzoni utilizzate, abbiamo sostituito Blackened con Spit out the bone (per coprire il range di frequenze tipicamente utilizzato da canzoni rock e metal) e abbiamo sostituito Crave You (remixata) con Close di IZECOLD, nella versione remixata da Brooks. In questo modo, siamo capaci di testare un genere misto di musica elettronica che copre un range di frequenze più ampio.
Le Cloud Stinger si sono comportate egregiamente, non presentando particolari differenze qualitative rispetto alle Cloud Revolver, con in più il fattore “closed back” che aiuta a godere della musica ad un volume più contenuto senza che ci sia disturbo da parte dei suoni che ci circondano.
Gaming
Anche in questo caso, come con le Revolver, le Cloud Stinger sono cuffie analogiche, dotate di connettori jack da 3.5 mm, e quindi non avremo nessun software di gestione o possibilità di attivare virtual surround o equalizzazioni, se non attraverso il pannello della scheda audio utilizzata (in questo caso, la SoundBlaster E5). Detto questo, abbiamo testato le cuffie con tante, tantissime ore di gioco in Overwatch, lo sparatutto di Blizzard che da alcuni mesi ha “rubato” la scena degli FPS competitivi. Il gioco, oltre ad avere characters e level design eccezionali (e dai creatori di giochi come World of Warcraft e Diablo, non ci si può aspettare di meno), presenta colonne sonore e musiche dinamiche, tutte corrispondenti alla parte del mondo in cui stiamo conquistando un obiettivo o scortando un payload.
Le cuffie si comportano benissimo, e grazie ai bassi un po’ più pronunciati ogni colpo sparato e colpo assestato ha un’impronta decisa. La direzionalità è ottima nonostante si tratti solo di un headset 2.0 (Stereo).
Abbiamo anche provato le cuffie con la nuova Xbox One S nella Limited Edition verde militare con Battlefield 1 per giocare parte della campagna (che ricordiamo, è ambientata nella Prima Guerra Mondiale) e qualche partita in multiplayer e il feedback ricevuto è pressoché lo stesso ottenuto giocando ad Overwatch su PC: le cuffie riproducono perfettamente gli spari e gli effetti sonori del gioco, consentendo una comunicazione cristallina in chat vocale.
Film
Ogni volta cerchiamo di provare un film diverso per mettere “sotto torchio” l’headset di turno. Stavolta, è toccato a Guardians of the Galaxy in versione Blu-Ray. Alcuni capolavori degli anni ’80 e la colonna sonora avvolgente sono un ottimo scenario di test. I dialoghi sono chiari, tutti gli effetti sonoro sono riprodotti con elevata fedeltà e l’immersione è sempre eccezionale, grazie al fatto che l’headset ha una struttura “closed back”, in modo da isolare totalmente dall’esterno.
https://www.youtube.com/watch?v=pLKeZukedZo&ab_channel=ToastedSandwich%E1%B4%B4%E1%B4%B0
Microfono
Il microfono è identico a quello usato per le Revolver, e quindi si tratta forse del miglior microfono su headset da gaming in commercio.