Musica
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Generi misti per questa review, iniziando con una traccia della OST di My Hero Academia, l’anime basato sull’omonimo manga di Kōhei Horikoshi che parla di Izuku Midoriya, un ragazzo senza poteri in un futuro dove l’80% della popolazione nasce con abilità speciali, dette “Quirks”, con il sogno nel cassetto di fare l’eroe, come il suo beneamino All Might.
Senza spoilerarvi nulla, la colonna sonora è piena di tracce davvero disparate, con alcune dedicate ai momenti di relax dei personaggi dell’anime, altre invece piene di tensione e suspance per anticipare i momenti di lotta.
You say run è una delle tracce più iconiche della serie, ed è riprodotta solo nei veri momenti importanti (finora soltanto 3 o 4 volte nell’arco di 4 stagioni) quando Deku o i coprotagonisti affrontano vere difficoltà, e le Razer Kraken X USB riescono a riprodurre con estrema chiarezza tutti gli strumenti (specie la chitarra elettrica) senza “impastare” il suono.
Passiamo ora agli Infected Mushroom, duo israeliano psytrance in attività fin dal 1996 che recentemente è passato sotto l’ala di Monstercat, etichetta discografica a cui ci affidiamo per le canzoni nei nostri video. Con il loro più recente album, More than just a name, il duo si è superato su tutti i fronti, con tracce piene di bassi, assoli di chitarra elettrica, sintetizzatori e ritmi incalzanti: proprio con questo genere le cuffie danno il meglio, visto che focalizzano le frequenze più basse dello spettro sonoro, area dove Razer risaputamente amplifica nel migliore dei modi il suono. Il fatto che le Kraken X USB siano cuffie di tipo closed back permette di avere sì un sound stage più “claustrofobico”, ma visto che si tratta di musica elettronica si parla di vantaggio, non svantaggio.
Infine, la splendida voce di Laura Brehm insieme ad Ephixa, in Losing you, brano principalmente vocal uscito a Febbraio dell’anno scorso che unisce bass e voice in un’armonia unica. I suoni oscillanti e potenti e la voce armoniosa di Laura Brehm riescono a creare un intreccio di suoni che sorprendentemente utilizza tutto lo spettro di frequenze audio, con la traccia nella parte bassa e la voce nella parte alta del range.
Sfortunatamente, in tutte le tracce troviamo una mancanza di punch nelle frequenze medie, con le Kraken X USB che presentano un’equalizzazione di fabbrica definita “a V”, ovvero con bassi ed alti amplificati e frequenze medie attenuate.
Giochi
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Due generi di giochi diametralmente opposti, con Apex Legends e Forza Horizon 4 scelti per testare le Kraken X USB.
Partiamo col racer di Playground Games, FH4: anche se non è di vitale importanza il suono in un gioco racing “sim-cade” come Forza Horizon 4, un audio pulito e capace di farci sentire a bordo di una macchina da corsa è decisamente utile ai fini dell’immersione nel gioco. L’equalizzazione a V delle cuffie purtroppo tende ad “ovattare” il suono dei motori, visto che la mancanza di frequenze medie fa sì che l’audio perda definizione su ogni fronte.
Le sgommate, i rombi, l’accelerazione: tutti i suoni ricevono lo stesso trattamento. Il surround virtuale utilizzabile con le Kraken X USB non cambia l’esperienza di gioco, visto che non c’è molta “tridimensionalità” in un racing game.
Giocando ad Apex Legends, le Kraken X USB si sono comportate bene quando usate in modalità Stereo, con una buona definizione dei suoni ed un’ottima direzionalità, un altro vantaggio di avere cuffie chiuse (closed-back). L’isolamento dal mondo esterno consente di concentrarsi adeguatamente sull’azione e per sentire cosa sta accadendo intorno a noi dovrete togliere le cuffie. Ancora una volta il surround è di scarsa qualità: la direzionalità del virtual surround delle Kraken X USB è pessima e spesso i propri passi vengono confusi con suoni provenienti dalle direzioni più disparate. Apprezziamo il tentativo, ma non ci si può aspettare più di tanto dal surround virtuale offerto da un headset entry level.
Microfono
https://soundcloud.com/cirosdino/razer-kraken-x-usb-test-microfono
Sfortunatamente, il microfono ha un suono molto compresso e non all’altezza della controparte analogica delle cuffie (le Razer Kraken X “non USB”) o degli altri headset dell’azienda. Il suono risulta paragonabile a quello delle Nari, headset che però è di tipo wireless, e quindi naturalmente compresso per il mezzo di trasmissione utilizzato.
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