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Sabrent Rocket 4 Plus 4 TB NVMe SSD

Un mostro di capienza e velocità, con un prezzo che farà scappare il portafogli a gambe levate. Il meglio del meglio ha un costo, ovviamente.

Ciro Sdino di Ciro Sdino
15 Luglio 2021
in Storage
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Home Reviews Storage
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2. Sabrent Rocket 4 Plus 4 TB: le specifiche tecniche

  • 1. Introduzione: Sabrent
  • 2. Sabrent Rocket 4 Plus 4 TB: le specifiche tecniche
  • 3. Software: Rocket Control Panel
  • 4. Configurazione di prova e metodologia di test
  • 5. Test: SSD vuoto
  • 6. Test: SSD riempito al 50%
  • 7. Considerazioni finali

Di seguito riportiamo le specifiche tecniche del Sabrent Rocket 4 Plus da 4 TB; per informazioni più esaustive vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda (Sabrent):

Il Sabrent Rocket 4 Plus è un SSD NVMe su connessione M.2 disponibile in tagli di 1, 2 e 4 TB, con velocità sequenziali dichiarate per il modello oggi testato (quello da 4 TB) pari a 7000 MB/s in lettura e 6850 MB/s in scrittura, con valori IOPS con file casuali da 4 KB di 650K e 700K rispettivamente.

Fisicamente parlando, il drive è un SSD double-sided che utilizza chip Micron B27 abbinati al già citato Phison PS5018-E18, un controller triple-core su processo produttivo a 12 nm e architettura ARM Cortex R5, compatibile con LDPC di 4° generazione (correzione errori dinamica), standard NVMe 1.4 e capace di velocità teoriche massime di 7400 MB/s in read e 7000 MB/s in write, insieme ad una capacità massima di 8 TB.

Nella configurazione di oggi vediamo tutti gli 8 canali occupati, con 8 chip da 512 GB ed un overprovisioning di circa 96 GB, e il caching DRAM è affidato a due chip DRAM Hynix H5AN8G8NCJR-VK, con capacità di 1 GB e frequenze di 2666 MHz per un totale di 2 GB: nonostante sia la stessa quantità che troviamo sul drive nel taglio da 2 TB, non avrete problemi di prestazioni nemmeno coi carichi più prolungati.

La capienza nominale dell’SSD è di 4000,7 GB, che tra formattazione in NTFS e conversione da GB a GiB diventano 3726 GB utilizzabili.

Anche in questo caso, una piccola nota dolente: il TBW di soli 3000 TB per questi drive è sensibilmente inferiore a quello dei drive basati su Phison E12 e NAND TLC, che invece vantano 6000 TBW. Stiamo parlando sempre di valori esageratamente elevati, poiché difficilmente arriverete a scrivere 3 Petabytes su di un SSD destinato ad un mercato consumer, ma è giusto segnalare anche questo (piccolo) difetto di un drive altrimenti perfetto. In termini di DWPD (Drive Written Per Day), quindi, avrete la possibilità di scrivere 0,4 drive al giorno per 5 anni prima di invalidare la garanzia. Sfido chiunque, con un utilizzo che non includa il Chia Mining, a scrivere 1,6 TB al giorno per 5 anni consecutivi.

Registrando il drive, comunque, godrete di una garanzia di 5 anni che vi permetterà di spremere il vostro SSD in tutta tranquillità.

Ecco la schermata di CrystalDiskInfo:

Le temperature d’esercizio, quando installato in uno degli slot dotati di Thermal Armor della X570 AORUS Master (quello più vicino al socket, l’unico collegato direttamente al processore) sono rimaste relativamente contenute, raggiungendo i 65 °C solo durante il riempimento al 50% dell’SSD. Potete immaginare che spostare 2 TB di dati su un SSD lo farà surriscaldare inevitabilmente. Fortunatamente, dopo aver copiato correttamente tutti i file, il drive è tornato ad una temperatura in idle tra i 35 °C e i 40 °C: considerata la temperatura ambiente di questi giorni che ha superato i 30 °C , sono valori più che tranquilli.

L’azienda suggerisce comunque l’utilizzo di una Thermal Armor raffreddata da un flusso d’aria costante o di munirsi del dissipatore SB-HTSK di Sabrent stessa.

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2. Sabrent Rocket 4 Plus 4 TB: le specifiche tecniche

  • 1. Introduzione: Sabrent
  • 2. Sabrent Rocket 4 Plus 4 TB: le specifiche tecniche
  • 3. Software: Rocket Control Panel
  • 4. Configurazione di prova e metodologia di test
  • 5. Test: SSD vuoto
  • 6. Test: SSD riempito al 50%
  • 7. Considerazioni finali
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Ciro Sdino

Ciro Sdino

Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.

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