Introduzione: MSI–> Micro-Star International, meglio conosciuta come MSI, è una rinomata azienda Taiwanese, con succursali in tutto il mondo, specializzata nella produzione di elettronica di consumo: dai barebone agli all-in-one ai portatili alle componenti hardware. Note sono, tra i più smaliziati e gli overclockers, le serie di schede video dotate di sistema di raffreddamento Twin Frozr, innovativo e performante dissipatore che da ben 4 generazioni di VGA consente di ottenere temperature ridotte unite ad un’estrema silenziosità. Coprendo dai modelli mainstream a quelli enthusiast, MSI propone soluzioni reference e personalizzate sia dell’offerta di nVidia che quella di AMD. Proprio riferendoci alle proposte custom dell’azienda, è impossibile non pensare alle versioni personalizzate della serie Lightning, che rimangono però prerogativa delle GPU di punta di ogni brand. Per i modelli “intermedi”, o comunque indirizzati ad un mercato esclusivo di appassionati, esistono versioni spinte e incredibilmente modificate dei modelli di fascia medio-alta, denominate Hawk. Oggi, sul banco di prova, abbiamo la versione Hawk della GTX760 di nVidia, già oggetto di una nostra recensione.
MSI GeForce GTX760 HAWK.
GTX 760 HAWK: le specifiche tecniche–> Le specifiche tecniche, condivise a livello architetturale e strutturale con la GTX 760 reference, sono le seguenti:
Specifiche
GTX Titan
GTX 780
GTX 770
GTX 760
GTX 760 Hawk
CUDA Cores
2688
2304
1536
1152
1152
Processo produttivo
28nm
28nm
28nm
28nm
28nm
GPU
GK110
GK110
GK104-425
GK104-225
GK104-225
Freq. GPU (Boost)
836MHz (876MHz)
863MHz (900MHz)
1046MHz (1085MHz)
980MHz (1033MHz)
1111MHz (1176MHz)
Bandwidth Memoria
288 GB/s
288 GB/s
224 GB/s
192.3 GB/s
192.3 GB/s
Bus
384 Bit
384 Bit
256 Bit
256 Bit
256 Bit
VRAM
6GB GDDR5
3GB GDDR5
2GB GDDR5
2GB GDDR5
2GB GDDR5
VRAM Frequency
1502MHz (6008MHz)
1502MHz (6008MHz)
1752MHz (7008MHz)
1502MHz (6008MHz)
1502MHz (6008MHz)
PEG Connectors
1×6 + 1×8 Pin
1×6 + 1×8 Pin
1×6 + 1×8 Pin
2×6 Pin
2×8 Pin
TDP
250 Watt
250 Watt
230 Watt
170 Watt
~180 Watt
La scheda, basata su GPU GK104-225, come già detto si configura come l’erede della GTX660 Ti, e ha in realtà meno CUDA cores rispetto a quest’ultima, 192 per la precisione. Il bus, invece, è di dimensioni maggiori, passando da 192 a 256 Bit. Presentandosi come una versione totalmente personalizzata della GTX 760, i clock operativi sono di gran lunga superiori, con una frequenza a default di ben 1111MHz (+131MHz) ed una frequenza Boost di 1176MHz, che però si è tenuta intorno ai 1250MHz nell’utilizzo effettivo, il tutto di gran lunga al di sotto del Thermal Threshold pari a 95°C, con una temperatura di esercizio media di circa 65°C.
Il PCB presenta 6+2 fasi di alimentazione (a differenza della versione reference con 5+1 fasi di alimentazione), presentando lunghezza di 26cm (al pari delle sorelle maggiori) e riportando due connettori da 8 Pin per l’alimentazione esterna, portando il picco teorico a ben 375W, nonostante il TDP si attesti a circa la metà (circa, perché al momento in cui scriviamo non è ancora stato allestito il mini-sito della versione Hawk della GTX 760).
La dotazione di memoria è invariata rispetto alla soluzione reference, con 2 GB di memoria GDDR5 a 1502MHz (6008MHz effettivi), collegati alla GPU tramite BIOS a 256 bit. Il sistema di dissipazione adottato è l’ormai collaudato Twin Frozr giunto alla sua quarta incarnazione (Twin Frozr IV), e per la prima volta nella storia dell’azienda la colorazione ricalca quella dei modelli Lightning anche sul modello Hawk, con lo sgargiante abbinamento giallo e nero tipico delle GPU di punta. La scheda presenta, sulla carta, enormi potenzialità di overclock, e nelle prossime pagine, oltre a mostrarvi una galleria fotografica della GTX 760 Hawk, cercheremo di spremere al massimo tutto ciò che essa può darci, al fine di verificare la bontà e la qualità costruttiva di MSI nell’assemblare la scheda.
Galleria fotografica: confezione e bundle–> Ecco una serie di immagini della confezione e del bundle annesso alla scheda:
La parte frontale della confezione, che riporta un F117 (nome in codice Nighthawk) simbolo della serie HAWK di MSI.Aprendo la parte frontale della confezione, è presente una vasta panoramica sulle caratteristiche principali della serie HAWK, e in particolare di questa edizione della GTX 760 di nVidia.Ancora, una serie di features della scheda, insieme ai requisiti di sistema per un corretto funzionamento.All’interno, la scatola contenente il bundle.Il bundle della scheda, che per una versione “deluxe” è alquanto scarno, comprende due adattatori 6>8 Pin PCIe, 3 connettori per i reading point dei voltaggi, DVD con driver e MSI Afterburner, adattatore DVI>VGA e guida rapida all’installazione.
Galleria fotografica: MSI GeForce GTX 760 Hawk–> Ed ora, la scheda analizzata nella sua interezza e nei dettagli:
La parte frontale della scheda, con il dissipatore Twin Frozr IV caratteristizzato della colorazione gialla/nera, al pari dei modelli Lightning dell’azienda.In particolare, una delle due ventole da 92mm del dissipatore, dotate di funzione Dust Removal automatica all’accensione del PC.Sul retro, la backplate che, oltre a raffreddare ulteriormente il PCB, lo rende più rigido, evitando curvature visto il peso maggiorato rispetto alla soluzione reference.In alto, i connettori SLI per sistemi multi-GPU fino a 4 schede. Lateralmente, il selettore BIOS, per passare dal BIOS Standard (STD) a quello per overclock estremo (LN2). La differenza consiste nel fatto che il BIOS LN2 permette l’overvolt e l’overclock oltre i limiti imposti da nVidia (anche se di poco), migliorando anche il comportamento al boot del sistema in caso di raffreddamento estremo.I connettori di alimentazione, due PEG da 8 Pin, che consentono di erogare fino a 375W alla scheda, nonostante il TDP sia al di sotto dei 200W. Questo, ad indicare la natura estrema della scheda.Sulla “coda” della scheda, tre connettori per la lettura diretta dei voltaggi tramite DMM (Multimetro Digitale), per monitorare senza software le tensioni operative.Un particolare del dissipatore, più grande del PCB, con un telaio in alluminio per aumentare la rigidità generale della scheda. Fate attenzione al case in cui installate la scheda, potreste incappare in incompatibilità dovute all’eccessiva larghezza della scheda.Il pannello connessioni della scheda è invariato rispetto alla versione reference, due DVI (di cui uno Dual Link), un connettore HDMI ed uno DisplayPort, entrambi con il supporto all’ultima revisione di ciasciun protocollo di connessione.
Galleria fotografica: la scheda nei dettagli–> Smontando il dissipatore, ecco cosa ci aspetta:
Il dissipatore, la backplate e la frontplate, tutti in alluminio tranne le heatpipes e la base di contatto con la GPU, in rame nichelato. Da notare i pad termici di contatto coi moduli RAM e con la sezione di alimentazione della scheda.Il PCB nudo nella sua interezza. Da notare l’affollamento di transistors, e il fatto che il PCB è di per sé più pesante della media.Il retro del PCB è altrettanto affollato e comunque ricalca simmetricamente la parte anteriore.La GPU GK104-225 con lo shield metallico intorno, per migliorare la rigidità e in generale evitare scheggiature del die durante il montaggio o lo smontaggio del dissipatore.I chip di memoria, degli Hynix H5GQ1H24AFR-R0C, con rating a 1.5GHz (6.0GHz effettivi), in linea con la frequenza default della VRAM onboard.La sezione di alimentazione della GPU, formata da 6 fasi, seriale 4C05N RYX3H, ognuna associata ad un induttore passivo di tipo SFC (Super Ferrite Choke).La sezione di alimentazione delle memorie, formata da due fasi.
GeForce Experience e Shadowplay–> La GeForce Experience: un modo innovativo e immediato di configurare in pochi clic il proprio gioco preferito, in modo da avere la massima resa grafica e la massima fluidità concessa dal proprio sistema.
La scheda Giochi, che consente di ottimizzare tutti i giochi installati sul PC, i quali vengono automaticamente rilevati.La scheda Driver, che consente di conoscere la versione dei driver installati e, all’evenienza, di scaricare una versione più recente in modo automatico.La scheda Attrezzatura personale, che fornisce una panoramica generale dell’hardware installato.La scheda Preferenze, che consente di gestire le impostazioni del programma, dalla lingua alla modalità di aggiornamento.
Con la GTX 760, nVidia annuncia che in pochi giorni sarà disponibile la funzionalità ShadowPlay, che permetterà di registrare i propri gameplay senza gravare sulle performance del sistema, come capita al momento con programmi come FRAPS o DXTory.
Configurazione di prova e metodologia dei test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
I test sono stati effettuati al massimo della qualità, secondo le seguenti risoluzioni:
1680×1050, AA x2
1920×1080, AA x4
2560×1440, no AA
Le schede video testate finora sono:
MSI AMD Radeon HD7790 OC
nVidia GeForce GTX 760 (reference)
nVidia GeForce GTX 770 (reference)
nVidia GeForce GTX 780 (reference)
Sapphire AMD Radeon HD7990
Sapphire AMD Radeon HD7990 (CFX)
MSI nVidia GeForce GTX 760 Hawk
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
720p
1080p
1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–> Dato che non ci accontentiamo di benchmark sintetici eseguiti a default: abbiamo provveduto a trovare il massimo overclock stabile della GPU, rilanciando alcuni dei benchmark della nostra suite. Il risultato ottenuto è di 1333MHz sulla GPU e 1702MHz sulle VRAM. Dopo l’overclock, ho lanciato quello che a mio avviso rappresenta il miglior strumento per testare l’aumento prestazionale di un overclock su una VGA di ultima generazione: il 3DMark11:3DMark11 con OC a 1333MHz/6808MHz
Come già accennato nel corso della recensione, la scheda di per sé raggiunge, grazie all’incredibile sezione di alimentazione e alle temperature ridotte, un clock superiore ai 1250MHz, overclockando di circa 70MHz il clock base la frequenza Boost massima raggiungerà quota 1333MHz, quindi a fronte di un aumento delle frequenze della GPU di circa 6%, si abbia un aumento del punteggio direttamente proporzionale del 6%, mostrando quindi uno scaling equivalente. Da notare come il punteggio ottenuto (e in generale le prestazioni raggiunte a queste frequenze) siano di pochissimo inferiori alla GTX770 reference, dal costo superiore di circa il 30% (399€ MSRP per la GTX770, 280-300€ per la GTX760 HAWK).
Considerazioni finali–>Design e qualità costruttiva
Prendete una Lightning di MSI, potatela qua e là di CUDA cores ed avrete una GTX760 Hawk, una scheda silenziosa, rigida, solida e con la qualità costruttiva e dei materiali che caratterizza una delle aziende più rinomate nel campo della customizzazione di schede video. L’abbinamento cromatico giallo e nero poco si sposa con la maggior parte delle configurazioni, ma considerando che la parte visibile la totalità del tempo è la backplate nera d’alluminio, non è sensato lasciarsi influenzare negativamente sul giudizio da un fattore simile. Il Twin Frozr IV fa il suo sporco, sporchissimo lavoro di tenere a bada il bollente spirito di una GPU dal TDP non facilmente gestibile, tenendo la scheda ben lontana dal Threshold termico di 95°C.
Prestazioni e overclock
Fuori dalla scatola, la scheda è già di gran lunga più veloce di una GTX 760 reference, il distacco è tale da giustificare i circa 60€ di spesa in più, visto che il rapporto prezzo/prestazioni pende inesorabilmente a favore della scheda personalizzata da MSI. Per la precisione, ci si avvicina drasticamente alla scheda di fascia superiore, la GTX 770, arrivandola a marcare stretta soprattutto se si fa leva sulla natura della Hawk: l’overclock. Ad aria, con un leggerissimo overvolt, è possibile raggiungere circa 1300MHz di frequenza sulla GPU, senza compromettere le temperature o la stabilità operativa, ciononostante crediamo che la vera natura di questa scheda sia l’azoto, o comunque una forma di raffreddamento estremo. Certo, essendo una scheda video di fascia medio/alta non ha molto senso overclockarla per cercare di infrangere World Record, è matematicamente impossibile. Tuttavia, sicuramente la GTX 760 Hawk è una scheda in grado di regalare tante soddisfazioni e divertimento a coloro che con abilità possono tirarne fuori il meglio, spremendo fino all’ultimo MHz.
Compatibilità
Sul fattore compatibilità, la scheda dispone di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 600W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 500W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un sistema multiGPU, l’alimentatore consigliato è di 800W, in modo da avere un ottimo margine di overclock.
Prezzo
Il prezzo della scheda è, sul mercato americano, di 300$, che si tradurranno in un prezzo sul mercato europeo compreso di 300€, superiore a quello del modello reference ma pienamente giustificato dalle soluzioni adottate. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali MSI, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
In virtù della forte propensione all’overclock, delle prestazioni out of the box, della qualità costruttiva e delle soluzioni tecniche adottate, la GTX 760 Hawk si aggiudica 9 stelle su 10 e l’RHWOC Award.
Un saluto da Ciro Hades Sdino, alla prossima review!
La recensione
MSI GeForce GTX 760 Hawk
L'edizione in miniatura della Lightning, la GTX 760 Hawk ha una personalizzazione totale sia nel design del PCB che in quello del dissipatore, con un overclock di fabbrica consistente e un BIOS espressamente dedicato all'overclock sotto LN2.
Pro
Scheda silenziosa
Prestazioni di poco inferiori alla GTX 770 costando molto di meno
Ideale per Overclock
Consumi ridotti in relazione alla potenza fornita
Contro
Il prezzo elevato è giustificato sì dalla qualità costruttiva, ma è comunque superiore a quello delle GTX 760 reference di ben il 20%
Solo gli utenti smaliziati riusciranno ad esprimere il vero potenziale di questa scheda
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
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