Introduzione: nVidia–> Grazie alla sua estesa base di utenza, il gaming su PC continua a mostrare segni di espansione sul mercato. Ciò è lecito aspettare da un settore che fa dell’innovazione e la voglia di spingere oltre ogni limite il suo baluardo, e che sul lungo termine lo ha portato a definirsi come il vero gaming, a discapito delle console, che gli hardcore gamers considerano semplici macchine per il casual gaming. Conscia di tutto ciò, per spingere i limiti della qualità grafica sul nostro beneamato PC, nVidia ha saputo creare, negli ultimi mesi, GPU (e reinterpretazioni di esse opportunamente “pompate”) capaci di soddisfare il palato del giocatore più esigente. In un ambiente così saturo di hardware, proporre qualcosa di nuovo è sempre un’impresa, che a volte risulta davvero rischiosa per coloro che cercano di innovare il proprio settore di competenza. nVidia, con la serie GTX700, ci ha dimostrato finora di saper produrre VGA all’altezza del proprio nome, e con la GTX Titan, che non abbiamo avuto l’onore di recensire, sembrava avessimo raggiunto il massimo ottenibile dal chip Kepler GK110, con ben 2688 CUDA processors e 6GB di VRAM, insieme a prestazioni da primato sia in ambito gaming che semi-professional. Ebbene, dopo il lancio delle Radeon R9-290/290X (di cui potete leggere un’accurata recensione QUI), nVidia si è vista attaccare su non uno, ma ben 2 fronti: la potenza di calcolo e il rapporto prezzo/prestazioni. Al secondo, l’azienda di Santa Clara ha risposto con dei tagli ingenti sulle GTX770 e GTX780, ricalibrando l’intero panorama delle VGA di fascia enthusiast, ciononostante, permaneva il problema della potenza massima, con AMD a presentare una scheda da 500€ che le suonava ad una VGA dal costo duplice.
nVidia GeForce GTX 780 Ti.
Da qui, nVidia prende il chip Kepler GK110, iniettando una sferzata di anabolizzanti al chip e abilitando tutti i CUDA core di cui può disporre, al pari delle Tesla K40, schede professionali di fascia ultra-alta dell’azienda, dando origine alla scheda che vedrete recensita oggi, la nVidia GeForce GTX780 Ti, una scheda video le cui caratteristiche non vi anticiperò, per cui seguite le prossime pagine, e buona lettura!
nVidia GeForce GTX 780 Ti: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (nVidia):
Specifiche tecniche della GTX 780 Ti.
Prendete una GTX780, aggiungete i blocchi SMX mancanti ad un GK110 ed ecco che, fondamentalmente, avete la GTX780Ti. Con un aumento di 576 Shaders rispetto alla “sorella minore”, i CUDA si beccano il 25% in più di unità di calcolo, collegate ai canonici 3GB di RAM attraverso il bus a 384 Bit. Le memorie, al pari della GTX770, vedono la loro frequenza spinta a ben 7GHz al contrario dei tradizionali 6GHz, per contrastare in termini numerici la banda passante ottenuta dalla top di gamma di AMD, recensita da noi alcuni giorni fa QUI.
La GTX 780 Ti nel modello reference vede soli 3GB di RAM, mentre è possibile che alcuni partners selezionati (possibilmente EVGA, con la sua 780 Ti Classified Kingpin Edition) vedranno a bordo ben 6 GB di RAM, permettendo di esprimere il vero potenziale della scheda, che fa delle risoluzioni 1440p/2160p i suoi veri cavalli di battaglia.
Il dissipatore, seppur reference, è davvero impressionante sia per qualità dei materiali che per efficienza, con una rumorosità leggermente superiore a quella delle 770 e 780 reference, visto il Thermal Treshold portato da 80 a 82°C con questa scheda. Inoltre, la parte interna del dissipatore (le alette in alluminio visibili) è verniciata in nero, a differenza del colore alluminio naturale delle sorelle inferiori (e della Titan). Con questa scheda, nVidia ha creato la sua Single GPU più veloce di sempre (in ambito desktop/gaming).
Le dimensioni sono identiche, mentre per quanto riguarda il PCB, ha subito leggere modifiche per accomodare la maggiore potenza di calcolo (e il maggior assorbimento di corrente), con una sezione di alimentazione più ricca dei modelli di fascia inferiore.
Galleria fotografica: nVidia GeForce GTX 780 Ti–> Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
GeForce Experience e ShadowPlay–>La GeForce Experience: un modo innovativo e immediato di configurare in pochi clic il proprio gioco preferito, in modo da avere la massima resa grafica e la massima fluidità concessa dal proprio sistema.
La scheda Giochi, che consente di ottimizzare tutti i giochi installati sul PC, i quali vengono automaticamente rilevati.La scheda Driver, che consente di conoscere la versione dei driver installati e, all’evenienza, di scaricare una versione più recente in modo automatico.La scheda Attrezzatura personale, che fornisce una panoramica generale dell’hardware installato.La scheda Preferenze, che consente di gestire le impostazioni del programma, dalla lingua alla modalità di aggiornamento.
Giunta alla versione 1.8, GeForce Experience, tramite ShadowPlay, permette di registrare spezzoni di gameplay con la propria VGA nVidia, influendo sull’1-2% delle prestazioni, valore effettivamente non notabile ad occhio nudo, con un impatto nullo in termini di giocabilità.
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
720p
1080p
1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>
Ovviamente, accontentarci delle prestazioni out of the box da una scheda già di per sé molto potente non è nel nostro stile: in un’ora o poco meno siamo riusciti a trovare il massimo overclock stabile per la GTX 780 Ti, raggiungendo l’impressionante valore di 1101MHz sulla GPU e lasciando invariate le memorie, già ad un clock impressionante di ben 7.0 GHz. Il risultato è questo:
3DMark11: P15663 con frequenze di 1101MHz/7000MHz
A fronte di un aumento delle frequenze pari al 25%, l’aumento prestazionale è di poco superiore al 10%: non ci troviamo di fronte ad una situazione di CPU limit in quanto con altre VGA (come ad esempio la R9-290X) abbiamo ottenuto scores più elevati; ciò significa che la scheda non vede particolari aumenti da un overclock anche abbastanza spinto, forse per il fatto che la scheda di per sé, a default, si overclocka già ampiamente, portando quindi l’aumento effettivo delle frequenze su un valore più vicino al 10-15%, valore che giustificherebbe un aumento di prestazioni di tale portata. La scheda, comunque, ha permesso, al di là dei vari benchmark, di giocare a qualsiasi gioco a 1440p, ovviamente al massimo delle impostazioni, PhysX incluso (ove possibile).
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Qualità secondo gli standard dell’azienda, dissipatore davvero molto efficiente e design classico e moderno allo stesso tempo: le qualità ci sono. Uniche note che stonano rispetto alla GTX 780 e GTX 770 sono rumorosità, calore e assorbimento di corrente, superiori ai modelli di fascia inferiore (ovviamente), portando la scheda da “inudibile in ogni situazione” a “ogni tanto si fa sentire”. Dettaglio davvero bellissimo: lo shroud interno del dissipatore, verniciato in nero opaco.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Prestazioni? La scheda è praticamente la single GPU più veloce del mondo, anche solo per una frazione di fotogramma in alcune situazioni, a dimostrazione che nVidia ha voluto ancora una volta sfornare la GPU più potente in commercio battendo la concorrenza sul nascere. Sfortunatamente, in overclock la scheda non scala come dovrebbe, vuoi un GPU Boost abbastanza aggressivo, vuoi una scarsa ottimizzazione dei driver, considerato che la scheda è stata testata con la prima release che la supporta ufficialmente. La GTX 780 Ti è potente, e out of the box fornisce un’esperienza senza pari, battendo la Titan, la GTX 780 e tutte le avversarie.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda dispone di PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), ed è possibile effettuare SLI a 2, 3 e 4 schede. Da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 600W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 500W per assicurarvi la piena stabilità operativa. In caso di overclock, è bene optare per un alimentatore leggermente più grande, in modo da sfruttare a pieno il picco d’efficienza dell’alimentatore intorno al 50% di carico.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La scheda ha un prezzo esorbitante: più di 650€ per una single GPU, con nVidia che gioca (un po’ troppo) sulla potenza, che in fondo non giustifica una spesa del genere, soprattutto se paragonata alle stesse nVidia GTX 780 o alle Radeon R9 290/X, schede che forniscono un maggior rapporto qualità/prezzo.
Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali nVidia, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”7″]
[/conclusione]
nVidia ha fatto davvero un ottimo lavoro creando la single GPU più potente di sempre, purtroppo il costo eccessivo ne sbilanciano negativamente il rapporto prestazioni/prezzo, risultando quindi il top sia nelle performance che nella fascia di mercato. Un prezzo più basso, diciamo al pari della R9 290X, avrebbe senza dubbio fatto risultare la scheda molto più appetibile, e soprattutto dal prezzo giusto, per quanto la fascia di prezzo superiore ai 400€ sia considerabile tale. La scheda si becca 8 stelle su 10:
8 Stelle su 10.
Ringraziamo nVidia Italia per il sample oggi recensito. Un saluto da Hades, alla prossima recensione!
La recensione
NVIDIA GeForce GTX 780 Ti
La scheda video single GPU più veloce al mondo, con prestazioni (e prezzo) a livelli esorbitanti, con nVidia che riprende lo scettro della più veloce.
Pro
Potente
Dissipatore efficiente
Estetica per una scheda reference davvero accattivante ed aggressiva
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
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