Smettetela di guardare se siete venuti bene in foto, non si tratta di uno show di moda ma di un nuovo brevetto depositato da Amazon.
Autorizzare pagamenti con un selfie è proprio la metodologia innovativa di una richiesta di brevetto presentata da Amazon allo Us Patent & Trademark Office. Infatti il colosso delle vendite vuole autorizzare il principio del riconoscimento biometrico come alternativa all’autenticazione con username e password che del resto abbiamo già visto e ampiamente utilizzato attraverso i lettori di impronte digitali integrati sugli smartphone.
Il pagamento quindi, sarebbe autorizzato da un processo di autenticazione innescato dalla fotocamera dello smartphone o del PC con una foto o un breve video attraverso cui il sistema verifica la corrispondenza biometrica e che si tratti di un vero essere umano e non di una fotografia (l’evoluzione del fastidioso capcha “I’m not a robot”) utilizzando specifici software che comparano misurazioni e distanze con l’immagine dell’utente archiviata in un servizio cloud.
Il sistema infatti potrebbe pensare di richiedere all’utente di “eseguire alcune azioni”, come per esempio sorridere, muovere la testa o fare l’occhiolino o, magari in un imminente futuro (vedi il CAT60) utilizzare telecamere con sensori termici per verificare di avere davanti a sé un umano caliente.
Si elimina, inoltre, il problema di dover memorizzare o annotare molteplici password di applicazioni, carte di credito e via dicendo.
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