2K Games non ci ha sempre abituato a dei capolavori con la serie Bioshock? In barba agli scettici, ai miscredenti, ai pessimisti e a chiunque non abbia creduto nuovamente in 2K ci apprestiamo a recensire questo titolo con una recensione che se avesse potuto avere un titolo diverso da “Bioshock Infinite” avrebbe sicuramente avuto “Lo stato dell’arte”.
Ambientazione, trama, inquadrature, scenari, colori… gameplay. C’è davvero tanto nell’ultima meraviglia 2K Games e Irrational Games, duo che non smette mai di migliorare e di stupire.
Continuate a leggere per scoprire tutte le sfaccettature di questo “dipinto in movimento”!
Scheda Tecnica–>
Sviluppo
Irrational Games
Pubblicazione
2K Games
Ideazione
Kevin Levine (Designer)
Serie
BioShock
Data di pubblicazione
26 marzo 2013
Genere
FPS
Tema
Action
Piattaforma
PlayStation 3, Xbox 360, Microsoft Windows
Motore grafico
Unreal Engine 3
Supporto
Blu-ray Disc e DVD-ROM
Fascia di età
18 anni
Periferiche di input
Sixaxis o DualShock 3, Joypad Xbox 360, Gamepad, tastiera, mouse
Video Card: DirectX10 Compatible ATI Radeon HD 3870 / NVIDIA 8800 GT / Intel HD 3000 Integrated Graphics
Video Card Memory: 512 MB
Sound Card: DirectX Compatible
Configurazione raccomandata
OS: Windows 7 Service Pack 1 64-bit
Processor: Quad Core Processor
Memory: 4 GB
Hard Drive: 30 GB free
Video Card: DirectX11 Compatible, AMD Radeon HD 6950 / NVIDIA GeForce GTX 560
Video Card Memory: 1024 MB
Come potete notare i requisti sono alla portata di molti dei moderni PC ed anche di quelli un po’ più datati. Questa evidenza non può che essere una nota favorevole nel pentagramma che è la recensione. Come potete vedere fra i requisiti minimi compaiono un Intel Core 2 DUO 2.4 GHz e AMD Athlon X2 2.7 GHz affiancati da 2GB di RAM e ATI Radeon HD 3870, NVIDIA 8800 GT oppure addirittura Intel HD 3000 Integrated Graphics. Ci colpisce la presenza di un Intel HD 3000, visto il range hardware che ricopre questa fascia di adattatori video, ovviamente del tutto in positivo il che sta a sottolineare l’enorme lavoro di ottimizzazione che è stato effettuato su questo titolo.
Del tutto positivo anche il fatto che i requisiti raccomandati permetteranno di godere al massimo di questo titolo su PC recenti, il che non vuol dire configurazioni Enthusiasts, ma vuol dire semplicemente configurazioni almeno adatte al gaming.
Ed ora bando alle ciance, nella prossima pagina troverete la tanto agognata Galleria Fotografica! Che aspettate? Cliccate!
Galleria Fotografica–>
Boom Headshot!Il livello di dettaglio delle ambientazioni è devastante. Le luci soffuse e i colori rendono il tutto una dolcezza per l’occhio!Hey hey guardate un po’ chi c’è?Torretta andata, anche se DAT guitar mi ha fissato durante tutta l’operazione. Creepy!Stavi gustando il tuo whiskey al bancone, ma eri nel posto sbagliato al momento sbagliato.Le ambientazioni sono piene di dettagli così come ogni cosa su schermo è realizzata con estrema cura, basti vedere come appaiono mani e arma in questo screen. Sembra strano, ma essendo Bioshock uno dei primi titoli “Next-Gen” all’epoca nel quale venivano mostrate mani nude, ho sempre notato una certa cura nel realizzarle, a differenza di molti altri titoli.Le illuminazioni conferiscono quell’atmosfera sognante di un mondo sospeso per aria, anche se sembra quasi di essere su una terra normalissima. Perfetto.
Trama–>
Siamo nel 1912.
Gli Stati Uniti emergono come potenza mondiale. La città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, facendo scomparire la città tra le nuvole. Non si sa dove sia ora, così il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare alcuna traccia.
Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato non molto ridente e un congedo dall’agenzia di Pinkerton, si ritrova in un’avventura nella città sospesa per colpa di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una certa Elizabeth fuori da Columbia, che pare essere talmente importante da avere come prezzo anche l’incolumità dei cittadini da parte del profeta, senza contare la protezione della creatura alata Songbird. Chi è Elizabeth? Perché è così importante? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore in questa missione? Chi sono i mandanti? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo dal momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia? La mente di Booker si arrovella fra le domande mentre lui si imbarca in una rocambolesca avventura “tra le nuvole di un paradiso artificiale”.
Gameplay–>
Bioshock Infinite è un titolo davvero godibile. Il suo gameplay non si discosta troppo dalle linee guida dettate dai predecessori, ma non per questo è un titolo per il quale storcere il naso.
Pur basandosi sul consueto concetto di potenziamenti e poteri, nonchè di armi da fuoco e da mischia, le nuove combinazioni fra questi fattori rendono l’esperienza di gioco tutta nuova.
Ad esempio il nuovo skyhook (che vediamo in figura a destra) ci permette di godere di alcune sessioni platform molto divertenti, inoltre è facilmente intuibile come questa feature serva a simboleggiare quello che è il volo, il sogno dell’uomo da sempre, sogno coronato anche grazie alla città volante di Columbia.
Lo skyhook però non serve esclusivamente per balzare da un balcone o da un appiglio all’altro, ma tramite questo utile strumento potremo anche tendere delle gustosissime imboscate dall’alto ai nostri ignari nemici, come potete notare dagli occhi terrorizzati del soldato che sta per vedere la sua testa spappolata nella foto successiva!
Molte sono anche le armi da fuoco, con convincenti animazioni ed illuminazioni durante lo sparo, ricarica e tutte le fasi in cui le imbracceremo. Abbiamo apprezzato tantissimo il design che è stato applicato a questi oggetti, totalmente in linea con quello che è il posizionamento cronologico del titolo.
Saremo in grado di potenziare il nostro personaggio facendogli acquisire dei divertenti poteri che vanno dal manomettere le macchine, fino a pugni elettrici e raffiche di fuoco.
Inoltre Booker potrà migliorare Salute, Sali (la risorsa che funge da mana) e lo scudo, tramite delle apposite bottiglie di colori diversi (Rosso – Salute, blu – Sali, Giallo – Scudo) sparse per tutto il mondo di gioco.
Queste ci permetteranno di personalizzare al massimo il nostro stile di gioco secondo le nostre esigenze, per esempio potremo prediligere Scudo + Salute per rushate con armi da fuoco piuttosto che Sali al massimo per sfruttare al meglio i propri poteri, e viceversa.
Giocato alla difficoltà massima, questa nuova meraviglia targata 2K Games e Irrational Games, presenta una sfida molto valida, non impossibile come il trend che va tanto ora fra le Software House, ma in parecchi casi abbiamo dovuto sfoderare tutte le nostre “Sk1ll” da FPS rimanendo comunque con 2-3 proiettili in canna e qualche HP prima di vedere tutti i nemici giacere al suolo.
Il tutto è reso gradevole e molto godibile grazie alla semplicità dei comandi e al buon posizionamento di questi ultimi (almeno per la configurazione standard) sulla tastiera. Abbiamo provato il titolo anche utilizzando un controller Xbox360 e dobbiamo dire che l’esperienza di gioco è rimasta altrettanto piacevole e divertente.
Per quanto riguarda i menu e l’UI di gioco, abbiamo trovato la consueta grafica un po’ vintage di Bioshock, intrisa di semplicità ed efficienza. Molti sottovalutano l’aspetto dell’ UI, ma Bioshock Infinite (e la serie Bisohock in generale) ha sempre puntato sull’interfaccia utente per immergere ancor più il giocatore in quella che era l’ambientazione cronologica e forse anche spaziale dell’avventura.
Per quello non smetteremo mai di trovaci di fronte a semplici tutorial mostrati sottoforma di slide di antichi proiettori con simpatici personaggi su schermo. Il tutto rende l’esperienza, ci verrebbe da dire “Completa”.
Abbiamo provato questo titolo in entrambe le lingue, Italiana ed Inglese e dobbiamo dire che il supporto totale alla lingua del bel paese è sempre ben accetto. Nonostante il doppiaggio inglese sia nettamente una spanna sopra, non possiamo fare a meno di spezzare una lancia anche a favore del doppiaggio nostrano e della relativa traduzione.
Rimanendo in tematiche sonore, anche l’audio e dunque le scelte musicali ed effettistiche di Bioshock Infinite si sono rivelate estremamente azzeccate, dalle ritmiche anni ’20 ai suoni atmosferici, essendo in possesso di un sistema audio all’altezza, potremo facilmente sentirci catapultati nella città di Columbia!
Conclusioni–>
Bioshock Infinite ci ha colpiti molto positivamente per la maggior parte dei suoi aspetti.
Da quando gli FPS sono diventati graficona, armi, multiplayer Copy&Paste e no-feelings, Bioshock (la serie così come Infinite) irrompe nel panorama di questo genere con un sonoro “Where’s the party babe?”.
Irrational Games ci presenta una bella storia, solida e avvincente che non farà difficoltà a tenerci incollati allo schermo per ore, il tutto abbellito dalla grafica che sembra dipinta ad arte per l’ambientazione.
Perchè prima ho criticato la componente grafica dei giochi odierni ed ora la elogio?
Semplicemente perchè Bioshock Infinite non ne fa la sua main feature, ma la utilizza per costruire quella che è l’atmosfera di gioco, insieme a tutto il resto, UI, sonoro, dialoghi ecc. Ed è proprio l’atmosfera, le sensazioni e le emozioni che mancano nei moderni giochi (FPS e non), ma per fortuna il salvatore è arrivato.
Gameplay convincente e divertente. Ci si sarebbe aspettato che un gioco dalle forti sensazioni ed emozioni avesse preferito un gameplay con più spazio alla componente esplorativa piuttosto che a quella per player “skillati”. Ciò che ne risulta non è nessuno dei due in particolare, ma un fantastico mix che rende doppiamente positiva l’impressione che ci ha fatto. Movimenti veloci, scattanti, il tutto risponde alla perfezione senza perdere colpi nelle inquadrature e nelle fasi in cui andremo girando per le mappe ammirando i dettagli e tutto il comparto grafico del livello.
Per questi fattori ma anche per tanti altri, assegnamo a Bioshock Infinite la bellezza di 9 stelle, per un titolo che ci fa finalmente respirare in un panorama gaming che puzza di chiuso. Ci sentiamo di consigliarlo davvero a tutti, fatta esclusione per quelli che hanno già avuto modo di provare i precedenti capitoli e non li hanno apprezzati.
Per oggi è tutto per questa recensione, speriamo vi sia piaciuta e continuate a seguirci!
Un saluto da Giku_ e dallo staff di ReHWolution!
La recensione
Bioshock Infinite
Terzo capitolo della serie erede di System Shock 2, questa volta ambientato nei cieli e non nelle profondità del mare.
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
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