I Ninjas in Pyjamas sono uno dei team piu’ famosi tra i team di CS:GO: sono stati considerati per un lungo periodo il team piu’ forte del mondo, quasi inarrestabile; purtroppo con il crescere della scena competitiva molti team sono migliorati e si sono adattati a nuovi metodi di gioco, vedendo un forte declino dei NIP.
Durante l’ESL ONE Cologne 2015 i NIP sono usciti nei quarti di finale contro i Virtus Pro perdendo 2 – 0. Dopo aver raggiunto le finali di tutti i 5 Major Events che si sono tenuti precedentemente, suona un campanello d’allarme; se analizziamo gli ultimi 3 mesi delle partite giocate dai NIP, possiamo vedere che hanno vinto una sola best of 3/5 tra tutte le serie che hanno giocato contro i team di maggiore spessore.
Nel 2015 i NIP non hanno vinto nessun titolo importante, e l’unico titolo che sono riusciti a vincere e’ stato l’ASUS ROG Winter, vincendo la finale contro i Titan che avevano appena aquisito RPK. Confrontando questi risultati con team come i Fnatic che hanno vinto 8 titoli, EnvyUs 5 titoli e TeamSoloMid 4 titoli (tutti eventi piu’ importanti di ASUS ROG), i NIP sono rimasti molto indietro.
Cos’è successo a questo team che ci aveva regalato la famosa serie di 87 vittorie e 0 sconfitte? Possiamo fare un interessante confronto a questo 87 – 0 confrontandolo con le ultime 87 partite giocate dai NIP: in queste i NIP ne hanno vinte 45 e perse 42, una percentuale di vittorie del 51%, nemmeno vicino ad essere al livello di un team d’élite. Per intenderci, questo risultato è paragonabile agli ultimi 3 mesi dei TITAN, che hanno un andamento molto simile.
Dopo questo gran declino cosa possono fare i NIP per ritornare alla gloria passata? Abbiamo visto a ESL Dubai il ritorno del leggendario Heaton come head coach, portando ad un miglioramento nelle prestazioni nei giocatori che comunque sono usciti sconfitti nelle semifinali contro i TSM, vincendo una partita su Dust 2 ma perdendo su Mirage e Inferno.
La spiegazione più plausibile è che il problema principale dei Ninjas sia stata la forte crescita della scena competitiva di molti team, che si sono adattati a giocare gli uni contro gli altri portando nuove strategie e tattiche per ogni mappa. Al contrario, i NIP hanno un modo di giocare limitato, usando strategie di default per le mappe e che non cambiano per nessun motivo, anche a costo di perdere.
Con il ritorno di Heaton e l’addio a Natu (con cui non abbiamo visto miglioramenti) forse abbiamo qualche speranza di vedere strategie eseguite meglio e più sincronizzazione tra i giocatori; solo il tempo e i risultati nei tornei futuri ce lo potranno dimostrare.
Attendiamo con ansia il prossimo Dreamhack, sperando che i NiP tornino ai fasti di un tempo.
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