Introduzione–>
A 5 anni di distanza BioWare ci ripropone una delle sue saghe più note. Le sfide erano molteplici: un cambio di protagonista, una nuova possibile trilogia e tante aspettative.
Sarà riuscità BioWare a proporre un titolo degno del nome che porta?
Ecco la nostra recensione del nuovissimo capitolo della saga di Mass Effect: Andromeda. Buona lettura!
Mass Effect: Andromeda : requisiti di sistema–>
Di seguito i requisiti minimi e consigliati:
Requisiti minimi | Requisiti consigliati | |
---|---|---|
Sistema operativo | Windows 7, Windows 8.1 o Windows 10 (64 bit) | Windows 7, Windows 8.1 o Windows 10 (64 bit) |
Processore | Intel Core i5 3570 o AMD FX-6350 | Intel Core i7-4790 o AMD FX-8350 |
Video | NVIDIA GTX 660 con 2 GB o AMD Radeon 7850 con 2 GB | NVIDIA GTX 1060 3 GB o AMD RX 480 4 GB |
Memoria | 8 GB di RAM | 16 GB di RAM |
Spazio | Almeno 55 GB di spazio libero | |
Internet | Prima connessione per attivazione su Steam necessaria | |
Media | Nessuno per l’installazione digitale consigliata | |
Input | Mouse e tastiera / Xbox One Controller / PS4 Controller / Xbox 360 Controller / PS3 Controller | |
Risoluzione | Fino a 3840×2160 (4K) |
Testato da noi su PC, Andromeda possiede una buona ottimizzazione anche su configurazioni non proprio al passo con i tempi, con texture ottimali e ben definite anche se con qualche strafalcione tecnico di poco conto. Ne riparlaremo meglio nella sezione apposita.
Andromeda : Storia–>
Per evitare qualsiasi tipo di anticipazione ci limiteremo a dare qualche informazione generica per evitare eventuali Spoiler.
Questo nuovo capitolo di Mass Effect è ambientato nel futuro, a più di 600 anni di distanza dalla trilogia originale, e non ha praticamente punti di contatto con i precedenti tre giochi. L’iniziativa Andromeda ha come obiettivo il raggiungimento dell’omonima galassia tramite un viaggio della durata di 600 anni in cui i piloti vengono messi in ibernazione. Ciò permette ad Andromeda di essere accessibile pressochè a tutti. Niente importazione dei vecchi salvataggi o punti di contatto espliciti: tutto sarà completamente nuovo di zecca a partire dai protagonisti e passando per i comprimari, i sistemi stellari da esplorare fino ad arrivare, ovviamente, alla storia raccontata che prevede eventi ed antagonisti inediti.
È insomma evidente la volontà di BioWare di andare in contro a un nuovo pubblico, possibilmente più numeroso del precedente, eliminando qualsiasi barriera all’ingresso e mantenendo “soltanto” quello stile di design e quel comparto artistico che hanno caratterizzato da sempre il franchise.
In Andromeda vestiremo i panni di uno dei due gemelli Ryder per ereditare ben presto la carica di pionieri: il nostro compito sarà quello di trovare un pianeta adatto alla colonizzazione nella nuova galassia raggiunta dopo un lunghissimo viaggio. Purtroppo scopriremo quasi subito che non tutto è andato secondo i piani e dovremo vedercela prima con una strana forma di energia oscura che rischia di distruggere le nostre astronavi, il Flagello, quindi con una razza robotica che ha costruito degli strani artefatti tecnologici che stanno rendendo invivibili i pianeti selezionati per la colonizzazione, i Relictum, e infine con una specie aliena che non vede il nostro intervento di buon occhio e sta cercando, anche lei, di analizzare e scoprire da dove deriva il potere di questa specie altamente tecnologica, i Kett.
Di fondo l’intreccio è anche piuttosto interessante e, per garantire un minimo di familiarità, avremo ben presto modo di incontrare gran parte delle razze che hanno fatto la storia della saga visto che, come gli umani, anche gli Asari, i Salarian, i Turian e i Krogan, si sono imbarcati nell’Iniziativa Andromeda.
MS Andromeda: Gameplay–>
Elemento cruciale su cui dobbiamo concentrarci è il gameplay. Mass Effect: Andromeda è, concretamente, un titolo action con una spiccata componente da gioco di ruolo.
Partiamo da quanto c’è di buono nel nuovo progetto dello sviluppatore.
Andromeda offre uno stile di gioco fortemente orientato all’azione.
Il nostro personaggio si controlla come i più noti action con visuale in terza persona: c’è la visuale dal mirino, il salto, la schivata che in questo caso è garantita da uno scattante jetpack, la possibilità di utilizzare al volo tre poteri assegnati in precedenza ai tasti dorsali del pad, il colpo melee e il cambio dell’arma e di una manciata di consumabili attraverso un menu radiale che manda in pausa il gioco.
Ma soprattutto si spara.
Si spara tantissimo.
Proprio i combattimenti e più nel dettaglio quella componente shooting che ha radici fin nelle fondamenta di questo Andromeda, sono senza ombra di dubbio gli elementi meglio riusciti del gioco, anche grazie a una gestione completamente automatica delle coperture. L’azione scorre fluida, frenetica, in modo particolarmente reattivo e il risultato è molto soddisfacente. Le armi, per quanto “limitate” a solo quattro categorie (pistole, fucili mitragliatori d’assalto, fucili a pompa e carabine di precisione) più quella da mischia, restituiscono un feedback abbastanza piacevole e adeguatamente vario nelle combinazioni di bocche di fuoco che possiamo imbracciare.
È l’esplorazione invece la note dolente. Non perchè le mappe siano realizzate superficialmente o altro, parliamo di grandi aree con svariati punti di interesse senza che però queste cambino al proprio interno. Il pianeta è deserto? Tutto il pianeta deserto. Il pianeta è ghiacciato? Tutta un’unica distesa di bianco e occasionalmente acciaio. Da sottolineare però gli scorci a dir poco favolosi che il gioco regala. In pratica spostandoci a bordo della Tempest potremo raggiungere una manciata di pianeti esplorabili e alcune cittadelle che fungono da hub per la raccolta di quest, più il Nexus, il nucleo centrale da cui poter gestire l’Iniziativa Andromeda.
Ogni pianeta sarà composto da una mappa di dimensioni veramente molto ampie ma comunque limitate, che potremo liberamente esplorare a piedi oppure a bordo del Nomad, un veicolo che ricorda molto da vicino il vecchio Mako del primo Mass Effect.
Il concept è insomma quello dei free roaming con meccaniche da sandbox ma che non c’entra nulla con gli open world alla Grand Theft Auto. Questi livelli saranno letteralmente pieni zeppi di punti d’interesse che rappresentano le numerose quest da completarsi nell’ordine che si preferisce e che puntano a stimolare il giocatore che non riesce a resistere al richiamo dei collezionabili fini a se stessi. Pur senza raggiungere i picchi negativi di Inquisition che per gran parte dell’esplorazione obbligava il giocatore a soccombere a decine di “fetch” quest alla ricerca di questa o quella piantina od obbligandolo a uccidere numeri sempre crescenti di nemici, in Andromeda la componente esplorativa tende comunque a essere troppo rarefatta e dispersiva, ben presto persino ripetitiva.
Ci ritroveremo infatti a fare avanti e indietro per queste zone spesso spoglie e riempite artificiosamente dal respawn forzato dei nemici alla ricerca dell’ennesimo minerale da scansionare o della decima reliquia da dissotterrare. Insomma, c’è una grandissima distinzione tra gli elementi direttamente collegati alla missione principale oppure a quella cerchia ristretta di missioni dal forte carattere narrativo, e tutti gli altri incarichi che verranno commissionati ai gemelli Ryder e che dopo le prime dieci, quindici ore, pesano inesorabilmente sulla freschezza del gioco risultando dei meri riempitivi che tenderanno troppo presto a venire a noia.
MS Andromeda: Comparto tecnico–>
Il comparto tecnico di Mass Effect: Andromeda nel complesso risulta buono tuttavia è proprio tale aspetto che ha scaturito le critiche maggiori in quanto sono presenti alcune problematiche che non possono essere sottovalutate.
Sicuramente le animazioni facciali dei personaggi e le loro movenze non sono il fiore all’occhiello dell’epopea di Bioware. Più volte la camminata di alcuni NPC ci strapperà un sorriso a causa di movimenti alquanto goffi, in altre occasioni invece le espressioni dei personaggi saranno totalmente fuori contesto ma le ambientazione dei vari pianeti sono ben diversificate a livello di flora e di fauna.
Gli scorci lasciano davvero senza parole. L’impatto visivo è decisamente forte quando si atterra su un pianeta e riesce a coinvolgere il giocatore all’interno dell’ecosistema rappresentato con un design di livelli e elementi su schermo (armature,armi e accessori vari) di livello. Osservando a fondo l’ambiente che ci circonda, però, noteremo un livello di dettagli scarno non all’altezza dell’impatto visivo iniziale.
Totalmente assente il ciclo giorno/notte mentre a seconda del pianeta le condizioni climatiche subiranno delle variazioni. Affronteremo, ad esempio, avventure in pianeti totalmente ghiacciati con temperature rigide, che metteranno a dura prova il nostro Pioniere, oppure sbarcheremo in luoghi caratterizzati da fitte foreste con precipitazioni consistenti o in aridi deserti. Il sistema di intelligenza artificiale funziona egregiamente anche se non è totalmente esente da difetti. I nemici nel complesso risultano abbastanza ostici già a livello di difficoltà normale e alcuni scontri non saranno per nulla semplici. Sfrutteranno non solo le varie coperture offerte dalle location ma anche la verticalità degli ambienti. Si muoveranno spesso e colpiranno con armi e abilità speciali. I nostri compagni di squadra si comportano bene dandoci un notevole aiuto nelle numerose battaglie se indirizzati con i comandi del giocatore, altrimenti tenderanno a disperdersi nella battaglia. A volte capiterà che alcuni nemici dietro a qualche copertura aspetteranno inermi il nostro arrivo e si faranno colpire senza neppure muovere un arto. Non particolarmente arguti invece i vari animali che, giustamente, si scaglieranno a testa bassa contro di noi senza considerare la fine che faranno.
Nulla da segnalare sul comparto sonoro caratterizzato dalla presenza di buoni effetti ma con una soundtrack leggermente sottotono. Ottimo invece il quantitativo di dialoghi, di documenti da leggere e il doppiaggio in lingua inglese. Mass Effect: Andromeda purtroppo non supporta la lingua italiana che è disponibile solo nei sottotitoli.
Focus On: Ansel–>
NVIDIA Ansel è una tecnologia che permette di effettuare screenshot unici e altamente personalizzabili, senza alcun vincolo di inquadratura.
Di fatto, premendo la combinazione di tasti ALT+F2 in un titolo compatibile, la visuale diventa libera, con lo scenario di gioco navigabile a 360° e totalmente esplorabile, fino al confine di mappa perlomeno, fermando il tempo nell’esatto istante in cui si attiva Ansel. Allo stato attuale i titoli compatibili sono dodici e comprendono produzioni come Mass Effect Andromeda e Ghost Recon Wildlands, che abbiamo utilizzato per il test, ma anche Mirror’s Edge Catalyst, For Honor, Watch Dogs 2 e The Witcher 3. Questo è certamente il difetto maggiore di questa tecnologia, che purtroppo non è ancora stata adottata in modo massiccio dagli sviluppatori, nonostante NVIDIA affermi che bastino solo quaranta righe di codice per implementarla.
Le differenze rispetto agli screenshot tradizionali sono palesi, sia in termini di qualità che di opzioni disponibili, andando ben oltre la semplice libertà nella scelta dell’inquadratura. Ansel integra infatti una serie di tool che permettono di creare immagini particolari in modo semplice, a cominciare dai filtri, onnipresenti in un mondo in cui le immagini viaggiano principalmente sui social network. Abbiamo poi la possibilità di catturare immagini in formato EXR, creato dalla Industrial Light and Magic, necessario per realizzare foto in formato HDR acquisite in RAW, per mantenere la più alta qualità visiva. Ansel offre anche la possibilità catturare immagini ad altissima risoluzione, slegandola di fatto da quella di gioco.
Una funzione che su Andromeda ci ha permesso di scattare scorci mozzafiato con una qualità che ha dell’ incredibile con risoluzioni ben oltre il 4k. L’ HDR permetterà a i player più fantasiosi di “scattare” da qualsiasi angolazione in qualsiasi momento.
Di fatti però l’accesso a tale funzionalità è veramente poco intuitivo per un utente poco esperto e meno informato.
A seguire una Serie di Screenshots dimostrativi di cosa può fare Ansel. Per evitare Spoiler visivi gli screen qui riportati saranno delle primissime ore di gioco:
Conclusioni–>
Mass Effect: Andromeda è un capitolo degno del nome che porta; divertente, frenetico. Non tutti i personaggi sono memorabili ma nonostante ciò la trama rimane coinvolgente; riesce ad intrattenere e a divertire il giocatore per tutta la sua durata venendo raramente a noia con quest secondarie a volte ripetitive.
Comparto tecnico tutto sommato degno del nome che porta anche se gli strafalcioni tecnici non mancano. Le tanto blasonate animazioni di fatto sono una nota dolente della produzione che però riesce nonostante tutto a mantenere ottimi livelli.
BioWare ha azzardato nel distaccarsi completamente dalla saga precedente ciò nonostante questo permette a i neofiti della saga un approccio sicuramente semplificato.
Nel complesso insomma il gioco diverte e intrattiene nella sua durata totale. Per questo motivo Mass Effect: Andromeda si becca il nostro Gaming Silver Award:
Ringraziamo Nvidia per averci permesso di recensire Mass Effect: Andromeda.
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La recensione
Mass Effect: Andromeda PC
A 5 anni di distanza, BioWare ed EA rilanciano la saga di Mass Effect con il capitolo Andromeda: riusciranno a soddisfare le aspettative?
Pro
- Ambientazione coerente, coinvolgente e ben caratterizzata
- Trama principale interessante e ben scritta
- Un Sistema di combattimento divertente e vario come pochi
Contro
- Animazioni facciali, e non solo, non alla altezza di un titolo tripla A
- Ambienti spesso troppo ripetitivi
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