È stato il punto di riferimento dei browser web, da chiunque utilizzasse Windows. Eppure adesso sembra un lontano ricordo, un relitto abbandonato, un’eredità di tempi passati che non trova più spazio nella modernità invasa e dominata dai principali competitor. Internet Explorer ha ormai esaurito la sua funzione tant’è che il suo creatore stesso, Microsoft, ne sconsiglia il suo utilizzo: smettete di usare Internet Explorer per navigare in Internet, perché non è un browser.
Dichiarazioni che potrebbero sembrare un paradosso, ma non lo è affatto. Anzi, quella di Microsoft è un’affermazione che ha della logica, poiché il suo utilizzo non è tanto incentrato nella navigazione web vera e propria bensì su alcune applicazioni che richiedono di utilizzare proprio IE per questioni di compatibilità: non era infatti inusuale che le applicazioni accessibili tramite Web fossero sviluppate utilizzando tecnologie compatibili esclusivamente con Internet Explorer, rendendo il suo utilizzo imprescindibile per poter avere accesso a tali applicazioni (a volte di importanza vitale per l’attività). Il motivo per cui viene ancora incluso in Windows è dunque esclusivamente per questioni di retrocompatibilità, un po’ come avviene per lo strato a 32 bit in un’epoca a 64 bit.
La stessa Microsoft riconosce che utilizzare Internet Explorer può essere pericoloso per i proprio dati sensibili e privacy proprio perché non offre né la compatibilità con le ultime tecnologie, né i necessari aggiornamenti di sicurezza che permettono di consultare i siti web in tranquillità. È uno “strumento di compatibilità”, usando le parole della stessa Microsoft.
Dopo Windows Phone, ecco che Microsoft mette una pietra tombale pure su IE, un software che col tempo è passato dall’essere la killer app. dell’OS di Redmond al browser di riserva utile per la prima installazione degli altri browser. È il caso dire: tutti lo cercano ma nessuno lo ama.
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