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Swiftech H320 – L’evoluzione degli AIO | Recensione in Anteprima Italiana

Ciro Sdino di Ciro Sdino
12 Settembre 2013
in News
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Home News
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Introduzione: Swiftech–>

Swiftech_logo_white_backgrounds

Swiftech nasce nel 1994 da un progetto di Gabriel Rouchon come azienda produttrice di sistemi di raffreddamento ad aria; inglobata poi nella Rouchon Industries, l’azienda è passata alla storia ed è entrata nell’Olimpo dei più grandi e tecnologicamente avanzati produttori grazie allo Swiftech MC370, dissipatore ad aria dotato di cella di Peltier unico nel suo genere, alla nascita. Con il tempo, nell’ultima decade, l’azienda si è specializzata nella produzione di sistemi di raffreddamento a liquido, e negli ultimi mesi in particolare, nella progettazione di sistemi a liquido All-In-One. Da tempo e risorse, è nata la serie Hx20, composta per il momento da due prodotti: l’H220 e l’H320, rispettivamente da 240mm e 360mm. Oggi, recensiremo sulla nostra piattaforma di prova il modello di punta, lo Swiftech H320, dotato di radiatore in rame da 360mm e capacità di espanzione senza invalidare la garanzia.

Swiftech H320
Swiftech H320

Swiftech H320: specifiche tecniche–>

Le specifiche tecniche del dissipatore:

specs1 specs2

Il dissipatore, composto da unità waterblock/pompa, radiatore in rame/ottone e ventole, è di dimensioni generose, contando un’unità di scambio termico da ben 360mm, su di cui è possibile installare fino a 6 ventole da 120mm. In dotazione, sono fornite 3 ventole, con valori di portata e di pressione statica pari rispettivamente a 55CFM e 2.29mmH2O, e sfruttano il collegamento PWM a 4 pin per la termoregolazione dei giri. Il radiatore in rame ed ottone consente il massimo scambio termico, staccandosi di netto dai concorrenti che utilizzano radiatori in alluminio, risaputamente un materiale caratterizzato da una minore conduzione termica. I tubi utilizzati sono flessibili e molto larghi in diametro, e sono collegati tramite dei barbs da 3/8″, con un braccio angolato a 90°. Il liquido utilizzato è l’Hydrix PM-2, refrigerante progettato dall’azienda. La pompa ha una velocità di rotazione tra i 1200 e i 3000 RPM, con cuscinetti in teflon e albero motore in materiale ceramico. L’MTBF è di sessanta mila ore, pari a circa 8 anni di funzionamento continuato. Il sistema è dotato di garanzia di 3 anni presso Swiftech, e ha la particolarità di poter essere espanso tramite altri waterblock, radiatori, vaschette e pompe senza invalidarla, rappresentando di fatto l’evoluzione dei sistemi AIO, e avvicinandosi in particolar modo ai sistemi personalizzati a liquido.

Lo schema con le dimensioni del radiatore con le ventole installate.
Lo schema con le dimensioni del radiatore con le ventole installate.

Galleria fotografica: Swiftech H320–>

Ecco una galleria di immagini del kit di raffreddamento, della confezione e del bundle:

Il lato anteriore della confezione, riportante un’anteprima del dissipatore, la compatibilità con tutti i socket AMD/Intel, il logo dell’azienda e del kit.
Sul retro, la tabella delle specifiche tecniche, con lo schema tecnico del dissipatore ed un grafico che lo paragona con lo swiftech H220.
Il dissipatore, estratto dalla confezione, con le tre ventole da 120mm già montate e il blocco waterblock/pompa di dimensioni abbastanza generose, seppur di nessun fastidio ad altre componenti una volta montato.
Il bundle, composto dal manuale di installazione, viterie, la staffa per sistemi AMD e lo splitter per collegare fino ad 8 ventole, il tutto alimentato da un connettore Molex SATA.
La pompa/waterblock e la backplate Intel nel dettaglio.
La pompa, con connessione a 3 Pin, con un assorbimento di 6W a pieno regime. I tubi, molto larghi, sono collegati al waterblock e al radiatore tramite swivel che ruotano a 360°, per poter adattare al proprio case nel migliore dei modi l’orientamento di essi. Nell’angolo in alto a sinistra è visibile impresso il marchio dell’azienda Swiftech.
In dettaglio, i tubi che confluiscono nel radiatore, con gli stessi swivel angolati a 90° che troviamo sul waterblock.
La base, in rame C110 elettrolitico, lappata a specchio e avvitata tramite 8 viti a croce.
In dettaglio, la lappatura a specchio: è visibile il riflesso dell’oggetto metallico.
In dettaglio, il profilo del radiatore con il logo di Swiftech impresso. Le ventole sono preinstallate ed è possibile installarne altre 3 in configurazione push/pull. Come visibile, i tubi sono di diametro particolarmente largo, permettendo di massimizzare la portata di fluido trasferito. Ancora, il radiatore è in rame (lamelle) ed ottone (canaline di passaggio del liquido), per rendere quanto maggiore lo scambio termico con l’aria spostata dalle ventole.
In monoblocco con il radiatore, la piccola vaschetta (con tappo per il rabbocco) da 100cc, che aumenta il buffer del sistema di raffreddamento e permette il rabbocco di liquido qualora espandeste il sistema con altri waterblock e/o radiatori.
Una volta installato, ecco il Waterblock/Pompa sul socket. La pompa è stata collegata allo splitter PWM, non presente nell’immagine.

Configurazione di prova e metodologia di test–>

La configurazione utilizzata per i test è la seguente:

Processore  Intel Core i7 4770k (delidded)
Dissipatore  Swiftech H320
Scheda Madre  Gigabyte Z87X-OC
RAM  Patriot Viper 3 Sapphire Blue 16GB 2400MHz
Scheda Video  MSI GeForce GTX760 Hawk
Scheda Audio  Integrata
HDD/SSD  Corsair Neutron 120GTX – Samsung Spinpoint F3 1TB
Alimentatore  Seasonic SS1000XP
Case  Corsair Vengeance C70
Monitor  EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS
Tastiera  Corsair Vengeance K95
Mouse  Razer Naga Hex + Goliathus Speed League of Legends Collector’s Edition
S. Operativo  Windows 8 Pro x64

I test verranno effettuati a due frequenze:

  • CPU @ 3.5GHz/Cache @ 3.5GHz vCore 1.05v, VCCIN 1.6v, VDDR 1.65v, vRING Auto
  • CPU @ 4.0GHz/Cache @ 4.0GHz vCore 1.15v, VCCIN 1.7v, VDDR 1.65v, vRING 1.15v

Il processore verrà stressato utilizzando la modalità Small Data Set di OCCT 4.4.0 in modalità CPU:OCCT, con 1 minuto in idle, 8 minuti sotto stress, ed infine un ulteriore minuto in idle, per un totale di 10 minuti. Leggerete le temperature rilevate grazie ai grafici generati dallo stesso software.

La temperatura ambiente durante i test è rimasta costante tra i 27°C e i 27.5°C.

Test – Temperature–>

Di seguito, i test effettuati alle seguenti frequenze:

  • CPU @ 3.5GHz/Cache @ 3.5GHz vCore 1.05v, VCCIN 1.6v, VDDR 1.65v, vRING Auto
  • CPU @ 4.0GHz/Cache @ 4.0GHz vCore 1.15v, VCCIN 1.7v, VDDR 1.65v, vRING 1.15v
Temperature registrate a 3.5GHz: Min. 28°C Max. 51°C
Temperature registrate a 3.5GHz: Min. 28°C Max. 51°C
Temperature registrate a 4.0GHz: Min. 29°C Max. 66°C
Temperature registrate a 4.0GHz: Min. 29°C Max. 66°C

Considerazioni finali–>

[conclusione]

[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]

La qualità è ai massimi livelli, nei materiali e nelle scelte progettuali e nelle soluzioni tecnologiche adottate. La pompa ha un pattern di tipo “Honeycomb”, mentre il radiatore presenta un peso consistente, simbolo che non si è risparmiato sui materiali. Ineccepibile in tutto, anche se la verniciatura delle lamelle ci è sembrata un po’ sotto alla media qualitativa dei materiali, con alcune lamelle in rame totalmente scoperte.

[voto=”9″]

[/conclusione]

[conclusione]

[titolo]Prestazioni[/titolo]

Bestiale, assurdo, mette in ridicolo qualsiasi AIO presente in commercio, e non parliamo di un paio di gradi: con test effettuati col dissipatore più performante finora testato da noi, il Corsair H100i, la differenza di temperature in OC è di ben 24°C a parità di impostazioni. Il radiatore di dimensioni maggiori, la pompa più potente, i tubi più larghi e soprattutto il rame al posto dell’alluminio svolgono il loro lavoro in maniera eccelsa, posizionandosi al top e battendo qualsiasi dissipatore ad aria ed AIO finora in commercio. Per avere di più, dovete puntare a sistemi a liquido da più di 250€, che però hanno bisogno di manutenzione e di “skill” nell’assemblaggio e nel mantenimento dell’impianto. Le prestazioni sono persino migliorabili, tramite l’installazione di altre tre ventole in configurazione push/pull, per un totale di ben 6 ventole collegate al radiatore. Le ventole, inoltre, sono silenziose anche al massimo dei giri, grazie al fatto che la velocità non è eccessiva e la geometria delle pale viene incontro alla silenziosità.

[voto=”10″]

[/conclusione]

[conclusione]

[titolo]Compatibilità[/titolo]

Il dissipatore è compatibile con qualsiasi configurazione abbia visto la luce negli ultimi 9 anni. Una finestra di retrocompatibilità incredibile, che parte dagli Intel LGA775 e dagli AMD Socket 939 e termina agli attuali Socket LGA1150/2011 e AM3+/FM2+.

[voto=”10″]

[/conclusione]

[conclusione]

[titolo]Prezzo[/titolo]

Lo Swiftech H320 ha un prezzo di 164.90€, e vedrà il lancio in Italia nelle prossime settimane. Il prezzo è elevato, sì, per un dissipatore AIO, ma non lo è considerando i sistemi di raffreddamento a liquido, che arrivano a costare più di 250€. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Swiftech,  in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.

[voto=”8″]

[/conclusione]

In virtù di quanto analizzato nella recensione, lo Swiftech merita ben 9 stelle su 10 e l’award RHWOC!

9 Stelle su 10.
9 Stelle su 10.
RHWOC Award.
RHWOC Award.

Si ringrazia Swiftech e Bacatà Marketing nelle persone di Gabriel Rouchon e di Jean-Christophe Agobert per il sample ricevuto ed analizzato.

Un saluto dal vostro caro Hades, alla prossima recensione!

La recensione

Swiftech H320

Il non plus ultra dei dissipatori a liquido pre-assemblati, dotato di radiatore triventola e pompa da ben 6W.

Pro

  • Prestazioni migliori di qualsiasi altro AIO creato finora
  • Radiatore in rame
  • Pompa da ben 6W
  • Espandibilità dell'impianto senza invalidare la garanzia

Contro

  • Il radiatore da 360mm necessita di un case grande: non è un contro, quanto più un'indicazione a includere la questione compatibilità col case
  • Prezzo che, seppur inferiore a quelli di sistemi di raffreddamento a liquido custom, risulta elevato

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Ciro Sdino

Ciro Sdino

Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.

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