Introduzione: XTRFY–>
Dopo quasi due anni dalla nostra prima recensione sui prodotti XTRFY (che potete vedere QUI, su YouTube, con me e Aurelio alle prese con la XTRFY XG-K1-LED), abbiamo oggi il piacere di mostrarvi in anteprima assoluta italiana la recensione di due prodotti dell’azienda dedicata ai videogiocatori più incalliti.
Con un occhio di riguardo per i player di CS:GO (visto che XTRFY è di proprietà dei Ninjas in Pyjamas, famosissimo team di Counter-Strike e vincitore dei recenti DreamHack di Malmo), l’azienda si è prodigata nella creazione (in questi anni) di una nuova serie di periferiche da gioco, portando alla nascita dell’XG-M2 (mouse da gioco) e dell’XG-K2 (evoluzione della XG1-R), con quest’ultima che porta con sé l’illuminazione RGB a 16.8 milioni di colori e nuove modalità di illuminazione, oltre che un passaggio agli switch Kailh Red al posto dei Cherry MX Red.
Non mi resta che lasciarvi alla nostra duplice recensione, buona lettura!
Specifiche tecniche: XTRFY XG-K2 RGB Gaming Keyboard–>
Di seguito le specifiche tecniche della XTRFY XG-K2, per una panoramica completa delle specifiche e delle features vi rimandiamo al sito ufficiale del produttore (Xtrfy):
La tastiera XTRFY XG-K2 è una keyboard meccanica da 105 tasti a noi arrivata con il layout UK, che condivide lo stesso numero (e posizione) dei tasti ma i simboli sono diversi da quelli stampati sul layout ITA. Nulla di eclatante, qualora scriviate senza guardare la tastiera (come il sottoscritto). La retroilluminazione è di tipo RGB e sono davvero tantissime le modalità di lighting, e le mostreremo nella pagina dedicata alle immagini della XG-K2.
Al posto dei tradizionali Cherry MX, stavolta troviamo i Kailh Red, switch meccanici che portano con sé una forza di attuazione pari a 50g invece che 45g della controparte più “famosa”, ponendosi come “compromesso” tra uno switch lineare come il Cherry MX Red ed uno con click feedback come il Cherry MX Blue, che porta la stessa forza di attuazione degli switch di questa tastiera.
Sviluppata in collaborazione con i Ninjas In Pyjamas, la XTRFY XG-K2 ha un design davvero minimalista e compatto (per quanto compatta possa essere una tastiera da 105 tasti), con un passo tra i tasti confortevole e nessun tasto multimediale diretto. I comandi come VolUp, VolDown, Mute e via discorrendo sono infatti ottenuti con il tasto FN e alcuni dei tasti Fx, anche se non abbiamo tasti per il controllo delle tracce musicali, segno che la K2 è devota al gaming nudo e crudo. Su molti tasti sono presenti gli overlay per indicare quale modalità di illuminazione viene attivata se in associazione col suddetto tasto Fn.
La tastiera è dotata di adattatore PS/2, tramite il quale è possibile impostare la velocità di ripetizione dell’input di un tasto quando viene tenuto premuto, cosa non disponibile quando utilizzata tramite connessione USB. Altro fattore molto interessante è il “Compatibility mode” che permette di utilizzare la tastiera con determinati sistemi di login, come ad esempio quelli delle banche o dei siti governativi.
Ovviamente, è possibile configurare macro Hardware (che includono anche click del mouse) e “bindarle” a determinati tasti dedicati, permettendo la creazione di Timed Macro, Loop di Macro e Auto Macro, ereditando questa porzione di funzionalità dalla XG1-R.
Specifiche tecniche: XTRFY XG-M2 RGB Gaming Mouse–>
Di seguito le specifiche tecniche dell’XTRFY XG-M2, per una panoramica completa delle specifiche e delle features vi rimandiamo al sito ufficiale del produttore (Xtrfy):
L’XG-M2 è, invece, un mouse da gioco per destrorsi (anche se la forma è quasi perfettamente simmetrica, se non per i tasti Back/Forward situati sulla parte sinistra del corpo della periferica) con due soli tasti “extra” oltre ai tradizionali click destro, click sinistro e rotella cliccabile. Il sensore è un Pixart 3310 (che molti conosceranno come Avago, che ha firmato un contratto proprio con Pixart alcuni mesi fa), di tipo ottico dalla risoluzione selezionabile su 5 valori preimpostati: 400, 800, 1600, 3200 e 4000 DPI (con il sensore che da specifica di Pixart arriva fino a 5000 DPI). Anche se può sembrare una scelta impopolare, quella di avere un sensore dalla risoluzione contenuta, a noi sembra una scelta fin troppo sensata: tutti i produttori stanno facendo un’inutile quando confusionaria corsa a chi ha i DPI più “grossi”, quando il range di risoluzioni maggiormente è proprio quello tra gli 800 e i 3200 DPI.
Il fatto che il sensore sia di tipo ottico, poi, comporta zero accelerazione hardware, presentando quindi più precisione laddove ci serve, come in giochi del calibro di Counter-Strike: Global Offensive (titolo in cui i Ninjas in Pyjamas, clan di eSports che collabora ed è proprietario del brand, sono campioni pluri-iridati), dove un pixel può fare la differenza.
Le dimensioni sono nella media, rappresentando un buon compromesso tra peso ed ergonomia, risultando però un po’ piccole per coloro che hanno mani grandi (come il sottoscritto). Ai lati del mouse, sono presenti dei grip in gomma che permettono di tenere ben saldo il mouse nella mano, anche nelle fasi più concitate di gioco.
Non essendo munito di alcun software, non è possibile rimappare i due tasti sul lato sinistro del mouse né configurare gli step di risoluzione in modo diverso.
Galleria fotografica: XTRFY XG-K2 RGB Mechanical Keyboard e XG-M2 Gaming Mouse–>
Di seguito, una galleria fotografica delle periferiche:
Di seguito, invece, un video in cui vi mostriamo alcune delle modalità di retroilluminazione della XG-K2 RGB:
La prova su strada–>
Ovviamente, disponendo degli stessi mouse e tastiera dei Ninjas in Pyjamas, non potevamo esimerci dal provarli con CS:GO (Counter-Strike: Global Offensive), titolo competitivo che fa parte del parco giochi affrontato dai NIP nei tornei internazionali, come il Dreamhack e l’ESL One, nelle cui ultime edizioni il clan ha saputo piazzarsi ai primi posti (vincendo il Dreamhack Malmo):
La risoluzione max di soli 4000 DPI e il sensore ottico hanno aiutato davvero molto nel titolo competitivo, dove la precisione regna sovrana e la risoluzione non dev’essere eccessiva, soprattutto perché il titolo viene di solito giocato a risoluzioni come 1280×720 su schermi particolarmente grandi. Il mouse è preciso, confortevole (nonostante le dimensioni non si sposino bene con la mia mano, che è particolarmente grande) e soprattutto non stanca dopo svariate ore di gioco, cosa fondamentale se il vostro scopo è migliorare le vostre abilità ad un gioco, richiedendo ore ed ore di allenamento.
La tastiera, inoltre, avendo tasti Kailh con una forza di attivazione leggermente superiore ai Cherry MX Red che di solito utilizzo su altre tastiere meccaniche, ha presentato maggior precisione nei movimenti, in quanto a parità di pressione l’input era inferiore. Associare poi ai tasti macro i cosiddetti “buyout” (ovvero il binding automatico che consente l’acquisto di un determinato set di armi e/o accessori all’inizio di un round) ha consentito di rendere il gioco più immediato e frenetico, semplificando la “vita” ad inizio di ogni round.
In giochi come Call of Duty Black Ops III e Battlefield 4, il mouse e la tastiera non hanno fatto particolare differenza, visto che essendo giochi più frenetici l’elevata precisione fornita dal set non ha giovato all’esperienza di gioco.
In Adobe Photoshop CC, la tastiera e il mouse si comportano discretamente, con il sensore dell’XG-M2 preciso e lento (il che non è un male, visto che spesso scontornare un’immagine richiede fermezza), e con la forza di attuazione dei tasti della XG-K2 superiore a quella dei “tradizionali” Cherry MX Red, è più difficile premere tasti accidentalmente, rendendo il tutto più preciso e veloce. Nell’attività di tutti i giorni, la tastiera si è comportata bene (anche durante la stesura di questa doppia recensione), risultando leggermente più silenziosa delle tastiere basate sugli switch concorrenti ai Kailh, sempre per la diversa forza di attuazione che fa produrre ad ogni interruttore un suono meno evidente.
Considerazioni finali–>
[conclusione] [titolo]Prestazioni[/titolo]
XG-M2: il mouse è preciso, con una risoluzione adatta a molti giochi e/o combinazioni con risoluzioni diverse (io gioco in 4K a giochi che richiedono sensibilità bassissima, e non ho avuto problemi, quindi difficilmente troverete settaggi non consoni al vostro stile di gioco e/o utilizzo). Il tetto massimo di 4000 DPI non rappresenta un limite, e anzi pone un freno alla frenetica corsa ai DPI che ormai vede i sensori laser e ottici ostentare risoluzioni a 5 cifre. Inutile, e soprattutto dispendioso.
XG-K2: la tastiera presenta un feeling davvero eccezionale, i Kailh Red non soccombono alla reputazione dei Cherry MX Red, più famosi ed utilizzati, per cui differiscono per la forza di attuazione (50g per i Kailh contro i 45g dei CMX) e per la rumorosità, leggermente inferiore a quest’ultimi. Grazie all’NKRO (No-Key RollOver, feature che permettere di premere tutti i tasti desiderati senza che l’input di un tasto “oscuri” quello di un altro), la tastiera risulta comoda e funzionale in giochi che richiedono tante APM (Action Per Minute) e in quelli che richiedono strafe jumping e, in generale, movimenti che necessitano della pressione di più tasti contemporaneamente.
[voto=”10″] [/conclusione]
[conclusione][titolo]Ergonomia ed estetica[/titolo]
I materiali impiegati per entrambi i prodotti sono di ottima fattura, e lo dimostra la solidità al tatto che presentano: sia l’XG-M2 che l’XG-K2 sono periferiche fatte per durare e perdurare sotto gli incessanti colpi dei videogiocatori più incalliti. Non per niente, sono Approved by NIP, ovvero sono approvati dai Ninjas in Pyjamas, team di CS:GO famoso in tutto il mondo e dai numerosi tornei internazionali vinti nel corso degli anni.
Nota dolente per l’XG-M2? Il coating con la soft-rubber a lungo andare si deteriora, lasciando orrende macchie sulla superficie del mouse. Inoltre, le dimensioni non generosissime mettono in difficoltà, o comunque impediscono un utilizzo ottimale, gli utenti dotati di mani grandi (come il sottoscritto). Oltretutto, il mouse è per soli giocatori destrorsi, quando con pochi accorgimenti avrebbe potuto essere una periferica per ambidestri. I tasti, infine, non sono programmabili, vista l’assenza di un software per la gestione del mouse (o della tastiera, la cui retroilluminazione è però gestibile tramite le numerosi Function Keys), bloccando l’utilizzo di essi alle sole funzioni di Back e Forward.
[voto=”9″] [/conclusione]
[conclusione] [titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della XG-K2 RGB è di 179€, prezzo più che conforme alle lineup di tastiere meccaniche RGB che troviamo sul mercato, mentre il mouse XG-M2 è disponibile ad uno street price (MSRP) di 65€, prezzo forse un po’ elevato per quello che ha da offrire, visto comunque il sensore più economico, la retroilluminazione monocromatica e l’assenza di tasti programmabili.
Vi invitiamo sempre ad acquistare presso i rivenditori ufficiali XTRFY, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’IVA tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″] [/conclusione]
Dopo circa due settimane alle prese con l’XG-M2 e l’XG-K2, tornare alla mia tastiera “tradizionale” è stato faticoso: il feeling con le periferiche XTRFY è unico, aggressivo, devoto al gaming nudo e crudo. Se state cercando prodotti il cui unico scopo è quello di diventare i vostri compagni di fraggata, allora non guardate oltre: XTRFY è la risposta. Se invece il vostro utilizzo è meno “hardcore”, allora forse dovete guardare altrove. Essendo però videogiocatori incalliti, non possiamo che dare alla XG-K2 il nostro Hardware Platinum Award:
Mentre all’XTRFY XG-M2 diamo il nostro Hardware Gold Award per la mancanza di personalizzazione dei tasti e della risoluzione, insieme al prezzo superiore alla concorrenza:
Per oggi è tutto, ringraziamo Erik di Trigono e XTRFY per i prodotti oggi testati.
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Un saluto da Franco, e alla prossima recensione!
La recensione
XTRFY XG-K2 RGB Mechanical Keyboard e XG-M2 Gaming Mouse
Una coppia di prodotti cuciti su misura per il videogiocatore hardcore: XTRFY, con i suoi XG-M2 e XG-K2-RGB ha due periferiche fatte apposta per coloro che vivono di pane e KDR. Il tutto, approvato dai celebri Ninjas in Pyjamas.
Pro
- XG-M2: sensore con la sensibilità giusta per gli FPS
- XG-K2: il feedback tattile dei Kailh Red è davvero eccezionale
- XG-K2: tantissime modalità di retroilluminazione
- XG-K2: tante scorciatoie da tastiera per Steam, il sito dei NiP, Google, Facebook e così via
- XG-K2: NKRO, macro assegnabili, il tutto senza software...
Contro
- ...ma con l'XG-M2 un programma di gestione sarebbe gradito
- XG-M2: prezzo superiore alla concorrenza a parità di specifiche tecniche
- XG-K2: niente controlli multimediali per la musica
XTRFY XG-K2 RGB Mechanical Keyboard e XG-M2 Gaming Mouse Prezzi
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