Il drive viene venduto in una confezione rossa dall’effetto perlato, riportante le principali informazioni sulla parte frontale e posteriore:
Nella parte anteriore troviamo un’anteprima visiva dell’SSD, con il voluminoso dissipatore cavo in alluminio che consente di tenere a bada il focoso controller Innogrit; troviamo informazioni sulla capienza (1 TB nel nostro caso), sullo standard PCIe ed NVMe utilizzato e sulla presenza di NAND 3D e LDPC (Low Density Parity Check), insieme all’SLC caching che consente all’SSD di operare a prestazioni superiori con workload non particolarmente esosi.
Sul retro, invece, troviamo le prestazioni massime del drive (anche se non sono specifiche alla versione da 1 TB ma all’SSD in generale) e le stesse informazioni che troviamo sulla parte frontale ma in più lingue. È presente inoltre un QR code da scansionare col cellulare per accedere alla product page dell’SSD.
All’interno, troviamo l’SSD posizionato saldamente all’interno di un blister in plastica trasparente. Avremmo preferito una soluzione più eco-friendly, ma almeno in termini di sicurezza durante il trasporto non avremo alcun tipo di incertezza.
Le dimensioni del dissipatore installato sull’SSD sono particolarmente generose, e se da un lato permette di tenere a bada le temperature raggiunte da controller, cache e NAND, dall’altro possono essere riscontrati problemi di compatibilità con determinate schede madri. In tal caso sarà necessario rimuovere il dissipatore integrato della scheda madre per consentirne la corretta installazione, visto che la rimozione del dissipatore dell’SSD è particolarmente complicata e potrebbe danneggiare irrimediabilmente il drive NVMe se fatto.
Rispetto agli altri SSD classe 7000 MB/s finora recensiti, questo SSD è dotato di un controller Innogrit Rainier IG5236 abbinato ad una cache DRAM di SK Hynix da 1 GB DDR4-3200 e 4 NAND Micron 3D TLC 96L, ognuna da 256 GB. Nella variante da 2 TB vengono invece utilizzate 4 NAND da 512 GB, insieme a due chip DRAM identici per un totale di 2 GB di cache DDR4.
Il layout dell’SSD è particolarmente affollato, con vari transistor e SMD (surface mount devices) che implementano sistemi di sicurezza e parity check a bassa densità, ovvero un algoritmo di Error Correction & Control (ECC) che garantisce l’integrità dei dati anche all’avvicinarsi del fine-vita dell’SSD. Vista la capienza di 1 TB, e l’utilizzo di NAND TLC, il drive dispone di una pseudoSLC cache (conosciuta anche come SLC caching e Dynamic SLC caching) di circa 300 GB, che abbiamo confermato durante i test ed il riempimento del 50% di capienza del drive.
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