Se il passato ha fatto da guida finora, la nostra descrizione della nuova serie HEDT di Intel avrebbe dovuto fermarsi alla pagina precedente. Ma nel 2018 (e anche nel 2017, per dire) sembra andare di moda confondere gli utenti con nomi, schemi, architetture, versioni, edizioni limitate o speciali e così via. Ecco quindi Kaby Lake-X, una serie di CPU incastrate in questo lancio in un modo inconsueto e che di certo solleva qualche perplessità quando si parla di una piattaforma di fascia alta. Avrete forse notato come le CPU nell’ultima pagina fossero etichettate come Skylake-X, e ciò perché nessuno di tali features fanno capolino sui processori Kaby Lake-X.
La ragione per cui sono stato un po’ “acido” nelle precedenti righe e pagine è perché aggiungere Kaby Lake-X ai sistemi X299 provoca tutta una serie di conseguenze che influenzano direttamente il set base di features della piattaforma. Sebbene queste CPU usino comunque il socket LGA2066, hanno soltanto memorie in dual channel, quindi 4 degli 8 tipici slot delle schede madri X299 saranno inutilizzabili. Essi hanno inoltre soltanto 16 linee PCIe, quindi anche le opzioni in termini di connettività sono limitate, ancor più della già castrata serie di CPU 78xx.
Nemmeno il Turbo Boost Max 3.0 non è disponibile e le fondamenta dei miglioramenti di alchitettura di Skylake-X come l’interconnessione a rete e la gerarchia rinnovata della cache, vengono utilizzate da tale piattaforma.
Fatto quindi il resoconto di ciò di cui dispongono le CPU Kaby Lake-X, potete facilmente rendervi conto che tali processori risultino parecchio familiari, e in realtà, il motivo è semplice: infatti, essi non sono altro che normalissimi processori Kaby Lake saldati su un interposer LGA2066 e con un piccolo “boost” in frequenze, sia sul fronte del base clock, che delle memorie ufficialmente supportate, portandolo a 2666 MHz.
In cima a questa peculiare lineup, c’è l’i7 7740X, identico al 7700K in specifiche se non per una frequenza base di 4.3 GHz invece che di 4.2 GHz, giusto per delineare una differenza con una CPU uscita 6 mesi prima su una piattaforma decisamente più economica. Il prezzo, tra l’altro, è identico alla controparte LGA1151.
L’i5 7640X è praticamente la stessa cosa: un miglioramento in frequenza di ben 200 MHz rispetto al 7600K, ma tutto il resto rimane invariato, e anche stavolta il prezzo è identico alla versione per LGA1151.
La variazione del TDP è un fattore interessante coi processori Kaby Lake-X, visto che stavolta hanno un valore pari a 112 W invece che i “classici” 91 W di Kaby Lake liscio. Ovviamente, c’è una perdita di efficienza nel momento in cui viene utilizzato un package più largo, ma ciò non significa che il processore in sé utilizzerà più corrente. Piuttosto, lo spazio di manovra ulteriore dato dal TDP più alto potrebbe permettere loro di mantenere frequenze più alte e, al contempo, permettere overclock più spinti. E tutto ciò è stato confermato da mesi di record su record ottenuti sulla piattaforma X299, grazie soprattutto al 7740X.
A questo punto vi starete domandando: che senso hanno queste CPU? Beh, se lo chiedete a me, la risposta è: nessuno. Se invece volete la risposta ufficiale di Intel, essa è: tali CPU permettono di acquistare gradualmente una piattaforma X299, rappresentando un punto d’ingresso nel mondo HEDT. Tale spiegazione fa capire perché Kaby Lake-X non presenti differenze tecnologiche con Kaby Lake su Z270.
L’aggiunta di Kaby Lake-X ha inoltre reso necessario castrare i chip della serie 78xx, visto che Intel si è trovata spalle al muro. Se l’azienda avesse trasportato di pari passo le linee PCIe della serie 6800, mantenendo prezzi competitivi nei confronti delle CPU AMD Ryzen, le vendite di CPU come il 7700K ne avrebbero risentito.
Con KBL-X, la distinzione tra le varie serie di CPU si affievolisce, causando un sovraffollamento tra i 250 e i 400$. La loro aggiunta ha costretto Intel a limitare l’i7 7820X a sole 28 linee, per paura diventasse il processore con il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni.
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