Introduzione: Gigabyte–> GIGABYTE, che all’inizio era un piccolo laboratorio, è stata fondata nel 1986 da 4 giovani ingegneri appassionati e volentorosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi gli stessi valori ed impegno sono presenti nelle produzioni della casa Taiwanese, e fin dalla nascita le innovazioni adottate hanno dettato legge tra tutti i brand a livello internazionale. È di soli pochi giorni fa l’introduzione della nuova generazione di CPU Intel, denominata Haswell. Gigabyte non è restata a guardare, e ha proposto una completissima lineup di mainboard, annunciando inoltre un miglioramento alla sua tecnologia Ultra Durable 5, denominata appunto Ultra Durable 5 Plus: Ultra Durable 5 Plus
- PowIRstage: i MOSfets drivers e gli High/Low side MOSfets sono unificati nello stesso package, tramite l’utilizzo degli IR3550, che singolarmente riescono a gestire fino a 60A. L’aggiornamento Plus della tecnologia UD prevede fasi digitali per tutte le componenti richiedenti VRM, includendo quindi la gestione dell’alimentazione RAM senza passare da MOSfets analogici.
- 2x Copper PCB: all’interno della PCB è presente un quantitativo doppio di rame, consentendo temperature operative inferiori, maggiori stabilità di tensione e minori interferenze elettromagnetiche.
- High Capacity Ferrite Chokes Core: gli induttori utilizzati hanno un nucleo in ferrite e supportano singolarmente correnti fino a 60A, presentando l’accoppiata perfetta insieme agli IR3550. Con l’aggiornamento Plus, i condensatori vengono sostituiti da DBS Caps, con un lifespan di ben diecimila ore.
- Glass Fabric PCB: la PCB è in fibra di vetro, per una maggiore protezione contro l’umidità.
- Lower ESR Capacitors and Lower RDS(on) MOSfets: i condensatori a stato solido e i MOSfets utilizzati presentano caratteristiche vicinissime ai condensatori e ai MOSfets ideali, consentendo resistenze bassissime e maggiori stabilità di tensione e corrente. Tale supporto, con la Ultra Durable 5 Plus technology, viene esteso anche all’alimentazione delle RAM.
Gigabyte nel tempo ha rilasciato una seconda lineup Z87 per il settore enthusiast, tutti caratterizzati da un suffisso: TH. Come potrete immaginare, si tratta della riedizione delle già esistenti mainboard con l’aggiunta di un controller Thunderbolt, e oggi recensiremo il modello di punta della lineup.
Vi presentiamo oggi la recensione della Gigabyte Z87X-UD7 TH. Nelle prossime pagine, l’analisi completa!
Gigabyte Z87X-UD7 TH: specifiche tecniche–>Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Gigabyte):
La Gigabyte Z87X-UD7 TH è pressoché identica alla Z87X-OC Force, se non per la presenza di un controller Thunderbolt con relative porte miniDP dedicate. La scheda madre presenta un sistema ibrido di raffreddamento delle fasi, con un voluminoso dissipatore attraversato da heatpipes nella sezione delle fasi ed una ventola da 40 mm ad aiutare lo smaltimento del calore. Anche sul blocco PCH è presente una ventola da 40 mm, che serve a tenere le temperature di esso sotto controllo; il blocco in alluminio è collegato ad un dissipatore situato al centro della scheda madre tramite una heatpipe in rame, aiutando a raffreddare anche il bridge PLX8747, che si occupa di dividere le 16 linee PCI-E 3.0 e “splittarle” in 4 slot PCI-E 16x meccanici e 8x elettrici, consentendo una velocità di connessione maggiore rispetto alle schede madri di fascia inferiore. Questa scheda è dotata di doppio controller Intel Ethernet, con supporto al teaming (per bilanciare il carico di lavoro sui due controller e sulle due porte RJ45), oltre a disporre di una scheda PCI-E 1x con protocolli di connessione Wi-Fi 802.11 b/g/n e Bluetooth 4.0. Sono presenti 10 porte SATA III (6 controllate dal controller Intel e 4 dal controller Marvel 88SE920) con supporto a RAID 0, 1, 5 e 10 per le prime 6 e RAID 0, 1 e 10 per le ultime 4. Completano la dotazione tutta una serie di bridges per sistemi multi-GPU NVIDIA e CrossFireX, con bridge a 2, 3 e 4 vie per sistemi NVIDIA. Il controller Thunderbolt consente di gestire fino a 2 flussi (con Daisy Chain fino a 31 devices per porta) indipendenti l’uno dall’altro.
Galleria fotografica: Gigabyte Z87X-UD7 TH–>Di seguito, una galleria di immagini della Mainboard:
Gigabyte Z87X-UD7 TH: il BIOS–> Di seguito, alcuni screenshot del BIOS della scheda, che si presenta identico a quello della Z87X-OC Force se non per il colore e per le opzioni del controller Thunderbolt:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) |
---|---|
Dissipatore | CRYORIG R1 Universal |
Scheda Madre | Gigabyte Z87X-UD7 TH |
RAM | Kingston HyperX Predator 16GB 2133MHz |
Scheda Video | Sapphire Radeon R9 290X w/ Arctic Accelero Xtreme IV |
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD |
|
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Obsidian 750D |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K95 |
Mouse | Corsair Vengeance M95 |
S. Operativo | Windows 8.1 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
- RightMark Audio Analyzer 6.3
Schede madri recensite finora (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
Test computing: Cinebench R11.5–> Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Viste le precedenti recensioni, utilizzeremo la versione R11.5 in quanto abbiamo già diversi risultati:
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–> Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Test audio: RightMark Audio Analyzer–> I test di qualità audio sono stati effettuati tramite RightMark Audio Analyzer 6.3, che calcola la qualità di una scheda audio analizzando i segnali audio in entrata ed uscita:
Test computing: WPrime 1.55–> Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Test audio: RightMark Audio Analyzer–> I test di qualità audio sono stati effettuati tramite RightMark Audio Analyzer 6.3, che calcola la qualità di una scheda audio analizzando i segnali audio in entrata ed uscita:
Il test Audio presenta risultati migliori nella parte dedicata al range dinamico (SNR) ma pecca di una qualità davvero bassa nella corruzione dei canali audio: in pratica Right e Left Channels si incrociano intensamente, facendo perdere la localizzazione audio. Probabilmente è un problema di natura driver in ambiente W8.1, ma comunque il sistema operativo è in circolo da svariati mesi e il fatto che non ci sia ancora una versione driver che risolva tale aspetto non è una cosa che ci aspettiamo su una scheda madre di questo segmento del mercato.
Considerazioni finali–> [conclusione] [titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo] Oltre ad essere enorme (la scheda madre sfrutta un form factor di tipo E-ATX), la scheda è solidissima ed il metallo utilizzato a bordo (dissipatori e rame nel PCB) è presente in quantità decisamente industriale. Il design è ottimo, soprattutto per la disposizione degli slot PCI-E 16x, con lo slot da utilizzare in caso di singola VGA ben distanziato dal socket CPU: utile nel caso si utilizzino dissipatori larghi, come ad esempio il Noctua NH-U14S. Tante features e una sezione di alimentazione massiccia garantiscono il non-plus-ultra della qualità. I colori diversi dalla Gigabyte Z87X-OC Force, decisamente più classici, permettono un abbinamento migliore con configurazioni hardware dallo schema cromatico simile. Il chip Thunderbolt presenta due uscite miniDP sul retro che prendono il posto di due porte USB 2.0, con un pannello I/O totalmente riorganizzato. [voto=”9″] [/conclusione] [conclusione] [titolo]Prestazioni[/titolo] Le prestazioni ci sono, anche se spesso ci si trova ai livelli di schede madri ben più economiche: il BIOS è decisamente maturo, ma ha ampii margini di miglioramento, per cui attendiamo release nuove anche in concomitanza con la prossima generazione di processori Intel. In overclock la scheda si comporta alla perfezione, e avremmo voluto testarla con sistemi a più schede video ma non ci è stato possibile: è lì che la Gigabyte Z87X-UD7 TH dovrebbe mostrare gli artigli. [voto=”8″] [/conclusione] [conclusione] [titolo]Compatibilità[/titolo] La scheda madre garantisce il supporto alle CPU Intel basate su socket LGA1150: dai Celeron al Core i7 4770k. È fornito il supporto a 4 banchi DDR3 fino ad un massimo di 32 GB ed una frequenza di almeno 3050 MHz (RAM permettendo). È possibile effettuare RAID 0, 1, 5, 10, 0+1, e JBOD grazie alle 10 porte SATA III onboard. È possibile installare sistemi multi-scheda AMD CrossFireX e SLI a due, tre e quattro vie, ed è importante fare attenzione allo spazio disponibile nel case, visto che la motherboard ci giunge con un form-factor di tipo XL-ATX. [voto=”9″] [/conclusione] [conclusione] [titolo]Prezzo[/titolo] Il prezzo presso i rivenditori ufficiali è di 425 €, uno sproposito se consideriamo che la Gigabyte Z87X-OC Force costa quasi 100€ in meno fornendo prestazioni uguali (o meglio, superiori solo in caso di OC estremi) senza Thunderbolt. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Gigabyte, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono. [voto=”7″] [/conclusione]
Non passiamo passare oltre ad un prezzo così elevato, pertanto siamo costretti a “penalizzare” la Gigabyte Z87X-UD7 TH dando un Hardware Gold Award, compensato però dal nostro Innovation Award per il controller Thunderbolt integrato:
Ringraziamo Gigabyte Italia per la recensione oggi pubblicata. Seguiteci sui nostri social network:
La recensione
Gigabyte Z87X-UD7 TH
Thunderbolt, sistemi a 4 schede video, overclock estremi: la Gigabyte Z87X-UD7 TH non ha lacune, è preparata in ogni campo, ma il conto è salatissimo.
Pro
- Mainboard enorme e solida Thunderbolt
- Supporto a sistemi a 4 GPU
- Orientata all'OC spinto
- Sistema di dissipazione ibrido
Contro
- Costosissima
- Audio che lascia (parecchio) a desiderare su W8.1
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