Di seguito le specifiche tecniche del HyperX Pulsefire FPS, per una panoramica completa delle specifiche e delle features vi rimandiamo al sito ufficiale del produttore (HyperX):
Vista la fascia di prezzo, è facile aspettarsi dal Pulsefire delle specifiche da mouse da centro commerciale, ma per fortuna HyperX ha voluto concentrarsi sulla tecnologia contenuta in questo topo informatico includendo all’interno un sensore Pixart PMW3310 da 3200 DPI: anche se sembra essere “poco” in realtà non credo di aver mai conosciuto qualcuno che usasse più di 3200 DPI, persino in giochi che richiedono tantissimo panning come Civilization e i vari giochi strategici.
Il peso contenuto di 95 grammi gli consente di essere il compagno ideale sia per coloro che viaggiano con il proprio equipaggiamento da gaming (per eventi on-the road e cose simili) sia per quelli che giocano agli sparatutto per lunghi periodo di tempo: un mouse più leggero, infatti, permette di stancare meno il polso, anche se consigliamo, a prescindere, di prendervi una pausa ogni tanto per riposare sia i polsi che gli occhi.
Sono presenti i soliti tasti back e forward al lato sinistro del mouse (che quindi è pensato per i destrorsi e non i mancini), e sul dorso del mouse, subito dietro la rotella clickabile, troviamo un singolo tasto retroilluminato secondo 4 colori che permette di eseguire un ciclo di sensibilità, selezionando tra 400, 800, 1600 e 3200 DPI. Non è possibile cambiare tali impostazioni in quanto il mouse è sprovvisto di memoria on-board o di software di gestione, ma non ci sembra un grosso punto negativo, visto che sono gli stage di sensibilità più utilizzati.
Troviamo ovviamente switches della Omron con una longevità di ben 20 milioni di click, un cavo sleeved da ben 1.8 metri e un Polling Rate di 1000 Hz (1 ms) a chiudere il “ritratto” della periferica.
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