Sebbene nemiche acerrime per il fattore CPU, Intel e AMD potrebbero arrivare ad un interessante accordo per quanto riguarda le proprietà intellettuali della casa rossa, nel settore delle schede video. L’indiscrezione cuoriosa, giunge da un presunto report di Bloomberg e il primo a ribattere questa “notizia” è stato il blog Barron’s.
In funzione delle abilità mostrate da AMD nel campo grafico e nelle tecnologie per la produzione di GPU, il patto potrebbe vedere la casa rossa impegnata nella realizzazione di GPU da utilizzare in ambito professionale all’interno dei datacenter, un settore dove Intel è già affermata con le soluzioni della famiglia Xeon Phi.
Chi ci guadagnerebbe? Un po’ tutti. Infatti, nel momento in cui scriviamo, vige ancora l’accordo di Intel e NVIDIA siglato nel 2011, legato alle GPU della casa verde, ma che scadrà nel Marzo 2017 ed è ipotizzabile che Intel possa guardarsi attorno alla ricerca di alternative. Intel interessarsi a qualche tecnologia tra le fila di AMD, e sostenere tecnologie di cui AMD è combattente, come ad esempio il FreeSync (basata sullo standard Adaptive-Sync della VESA), tecnologia che aveva già colpito intel in passato. Questo potrebbe favorire l’uso del freesync come standard universale per i monitor, e costringere Nvidia a passare a questo standard aperto e lasciare alle spalle il suo standard che è chiuso e più costoso. Inoltre, un’altra tecnologia interessante per Intel è AMD XConnect, per l’uso di schede video esterne insieme a prodotti come i NUC e gli ultrabook, ma per confermare tutto bisogna ancora attendere le risposte delle società.
Il vantaggio per AMD sarebbe incredibile: garantirebbe infatti un fatturato costante per un lungo periodo, e potrebbe aiutare tantissimo la casa rossa che, sebbene abbia dimostrato di non essere seconda a nessuno – sopratutto nel campo delle GPU – sente ancora i duri colpi di una crisi che vorrebbe lasciarsi alle spalle, ma il fondo cassa le ricorda sempre che ci vorrà del tempo. Il patto attuale tra Intel e Nvidia è stato siglato per 1,5 Miliardi di dollari, cifre che potrebbero aiutare non poco AMD a rimettersi in carreggiata, colmare debiti e avere un budget da reinserire in progetti e ricerca.
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