ASRock e Ryzen 2–>
Ad Aprile, AMD ha finalmente lanciato un refresh di Ryzen, denominato Ryzen 2, portando un lieve die shrink ed un nuovo chipset, X470, sulla piazza; in questo modo, ha proposto una soluzione alternativa alle nuove CPU di Intel, nome in codice Coffee Lake, con prezzi come sempre aggressivi e adatti ad ogni esigenza. Ovviamente, ASRock ha creato, intorno a questo chipset, un’intera lineup di schede madri, e oggi vi parliamo dell’incarnazione “Gaming” dii una delle soluzioni più economiche a disposizione dell’azienda: la Fatal1ty X470 Gaming K4, gemella della più economica X470 Master SLI, recensita anch’essa oggi.
La X470 Gaming K4 prende il posto della X370 Gaming X, che a sua volta aveva preso il posto proprio della X370 Gaming K4, e visto che ci avviciniamo alla soglia dei 200 €, andremo a vedere se i 20 € di differenza con la versione “non gaming” (la Master SLI, appunto) sono adeguati a quanto offerto o meno. Anche in questo caso, il design è stato completamente stravolto rispetto alla precedente generazione.
Come già anticipato, questa recensione va a “gemellarsi” con quella della Master SLI, visto che la Gaming K4 è una versione con più “flare” della Master SLI. A voi la lettura!
Specifiche tecniche: ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4–>
Di seguito le specifiche tecniche della ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4; per ulteriori informazioni, per la pagina di download e tutto il resto, vi rimandiamo al sito ufficiale di ASRock (ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4):
Costruita intorno al chipset X470, la ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4 presenta un design totalmente rinnovato rispetto alla precedente serie (la Gaming X), anche se a livello di connettività le due schede sono molto simili. Al centro, il classico socket AM4, con a lato 4 slot DIMM per memorie DDR4 fino a 64 GB e supporto a velocità fino a 3466 MHz (che saranno raggiungibili a patto di avere un memory controller abbastanza forte). Ovviamente, tutte le CPU Ryzen serie 1000 e 2000 (insieme alle APU di tali generazioni) sono supportate.
I due slot PCIe 16x, che all’occorrenza si spartiscono le linee diventando 8x per accomodare sistemi a doppia GPU, sono accompagnati da ben quattro slot PCIe 1x, che completano la connettività della Master SLI insieme a due slot M.2 (uno PCIe Gen2 x2 ed uno SATA3) e ad un massimo di ben 12 porte USB 3.1, tra Gen1 e Gen2.
Abbastanza completa la dotazione di connessioni I/O sul pannello posteriore, con un totale di 8 porte USB 3.1 (di cui 2 Gen2), un’immancabile porta PS/2 combo, una porta HDMI 1.4, una porta Gigabit Ethernet gestita da un chip Intel i211AT e le classiche porte audio, inclusa una S/PDIF, gestite da un chip Realtek ALC1220, prima grande differenza con la Master SLI, che è invece mossa da un ALC892, chip più economico e più anziano.
È presente una discreta quantità di zone RGB, con il dissipatore del chipset circondato da LED RGB, insieme alla cover del pannello I/O e della piattaforma audio che si illumineranno secondo le vostre preferenze; a bordo della mainboard troviamo due header RGB a 4 pin ed un header RGB addressable (o digitale, come lo chiamano alcuni) a 3 pin.
Anche in questo caso novità è il dissipatore in alluminio, con tanto di thermal pad, per gli SSD M.2 nello slot più vicino al socket, una feature che mancava all’arsenale di prodotti ASRock e di cui gradiamo l’introduzione, finalmente.
Ultima ma essenziale differenza, è la presenza sulla X470 Gaming K4 di un DEBUG LED Monitor, che indicherà il codice di errore qualora ci fossero problemi di natura hardware, ottimo per il troubleshooting.
X470: cosa cambia rispetto a X370?–>
Ma rispetto ad X370, quali sono le novità di questa nuova serie di CPU e chipset?
Molto poco, in realtà: la differenza cruciale tra Ryzen e Ryzen 2 (ovvero tra Zen e Zen+) è la riduzione del processo produttivo, il cosiddetto die shrink, passando da 14 a 12 nm. Differenza, questa, che più che sull’efficienza in termini di consumi veri e propri, si traduce in una maggiore capacità di overclock per i nuovi chip. Molte delle schede madri AM4, poi, hanno rivisto un cambiamento delle fasi di alimentazioni a salire, dato che i processori Ryzen 2 tendono ad overclockare più in alto, assorbendo quindi più Watt.
Con questa nuova serie di processori, inoltre, viene introdotto XFR2 insieme a Precision Boost 2, che come nella scorsa generazione si occupano di gestire le frequenze boost del processore durante importanti fasi di load:
Stavolta, invece di boostare un singolo core, tutti i core vedono un aumento importante delle frequenze, complice il fatto che grazie al pp più piccolo è possibile mantenere gli stessi consumi della scorsa generazione ma con prestazioni superiori. Cambia, invece, il modo in cui funziona l’XFR (ora XFR2), che, se la CPU è sotto i 60 °C, aumenta ancora di più la frequenza di funzionamento, indipendentemente dal carico applicato ai core/thread, permettendo quindi prestazioni ancora superiori e premiando chi utilizza un sistema di raffreddamento più performante (e costoso).
Mi domando come mai non si sia unificato l’XFR al PB, visto che principalmente fanno le stesse cose, solo in misura diversa.
Forse non ci sarà più XFR3 con Zen 2? Ci toccherà aspettare, per saperlo.
Galleria fotografica: ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4–>
Ecco una serie di immagini che ritraggono la ASRock X470 Master SLI:
Configurazione di sistema e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Sistema X470 | Review | Fornito da | Dove acquistare | |
CPU | AMD Ryzen 7 2700 | – | AMD | Amazon |
Cooling | Thermalright ARO-M14G | – | Thermalright | Amazon |
Mainboard | ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4 | LINK | ASRock | Amazon |
RAM | G.Skill TridentZ RGB 16 GB 3600 MHz @ 3200 MHz 14-14-14-34 1T | – | ReHWolution | Amazon |
VGA | Sapphire Radeon RX 580 Nitro+ OC 8 GB | LINK | Sapphire | Amazon |
Soundcard | – | – | – | – |
Storage | Patriot Hellfire 240 GB M.2 SSD | LINK | Patriot | Amazon |
PSU | Seasonic PRIME Gold 850W | LINK | Seasonic | Amazon |
Case | Streacom OpenBenchTable BC-1 | – | Streacom | Amazon |
Monitor | LG 27UD59-W 4K IPS Display | – | ReHWolution | Amazon |
Keyboard | Cooler Master MasterKeys Pro L GTX Edition | LINK | Cooler Master | Amazon |
Mouse | Razer Lancehead Wireless | LINK | Razer | Amazon |
OS | Windows 10 Pro x64 April 2018 | – | ReHWolution | Amazon |
Benchmark sintetici:
- SuperPI 1.5 mod XS 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- AIDA64 Photoworxx
- AIDA64 ZLib
- AIDA64 AES
- AIDA64 Hash
- AIDA64 VP8
- AIDA64 SinJulia
Benchmark grafici:
- Ashes of the Singularity, preset Crazy, 1080p, benchmark CPU Focused (DX12)
- 3DMark Fire Strike (DX11)
- 3DMark Time Spy (DX12)
ndr Di recente Ashes of the Singularity è stato “accorpato” ad Ashes of the Singularity Escalation, e da allora abbiamo notato punteggi più elevati nei CPU test, probabilmente perché è stato cambiato qualcosa in termini di codice/ottimizzazione.
Benchmark sintetici: AIDA64–>
AIDA64 è uno strumento di analisi, diagnostica e benchmarking per sistemi Windows (e più recentemente, Android), che dispone di una vastissima suite di benchmark e che è diventato, nel tempo, un software di riferimento tra utenti e professionisti per il moitoraggio e il confronto di tutto l’hardware all’interno del proprio PC.
CPU Photoworxx
Questo benchmark esegue diverse operazioni comuni utilizzate durante il fotoritocco. Per la precisione, esegue un numero di operazioni di modifica su un’immagine RGB molto larga.
Questo benchmark stressa le unità SIMD della CPU e il sottosistema delle RAM. CPU Photoworks usa laddove presenti le librerie di istruzioni x87, MMX, MMX+, 3DNow!, 3DNow!+, SSE, SSE2, SSE3, SSE4.1, SSE4A, AVX, AVX2 e XOP e trae beneficio di NUMA, HyperThreading, sistemi multiprocessore e multicore.
CPU ZLib Benchmark
Questo benchmark integer misura le prestazioni combinate di CPU e memorie tramite la libreria di compressione open source ZLib. Il test CPU ZLib utilizza solo le istruzioni base x86 ma ciononostante è un buon indicatore delle prestazioni generali del sistema.
CPU AES Benchmark
Questo benchmark misura le prestazioni della CPU utilizzando la crittografia dati AES (Advanced Encryption Standard). In crittografia, AES è uno standard di crittaggio a chiave simmetrica, ed è utilizzato in svarati strumenti di compressione come 7-zip, WinRAR, WinZIP e anche in soluzioni di encrypting come BitLocker (Windows), FileVault (Mac OSX) e TrueCrypt (open source). Il test AES Benchmark usa le appropriate istruzioni x86, MMX e SSE 4.1, ed è accelerato a livello hardware su processori abilitati tramite il set di istruzioni AES-NI. Questo test rileva e sfrutta HyperThreading, sistemi multiprocessore e multicore.
CPU Hash Benchmark
Questo benchmark misura le prestazioni CPU utilizzando l’algoritmo di hashing SHA1 definito nella FIPSPS 180-3. Il codice dietro questo benchmark è compilato in Assembly, e più importante, utilizza librerie di istruzioni MMX, MMX+, SSE, SSE2, SSSE3 e AVX, con prestazioni superiori su processori che supportano tali instruction sets.e on supporting processors.
FPU VP8 / SinJulia Benchmarks
Il benchmark di AIDA FPU VP8 misura le prestazioni di compressione video utilizzando il codec di Google VP8 (utilizzato per i file WebM) aggiornato alla versione 0.9.5 e stressa l’FPU (Floating Point Unit) della CPU. Il test codifica fotogrammi video dalla risoluzione di 1280×720 in 1 pass ad un bitrate di 8 Mbps con impostazioni di qualità massima. Il contenuto dei fotogrammi viene poi generato dal modulo FPU Julia. Il codice che gestisce questo benchmark utilizza librerie MMX, SSE2 e SSSE3. SinJulia, invece, misura le prestazioni in floating point a precisione estesa (conosciuta anche come 80-bit) tramite il calcolo di un singolo fotogrammi di un frattale “Julia” modificato. Il codice di questo benchmark è scritto in Assembly, e utilizza istruzioni trigonometriche ed esponenziali x87.
Benchmark sintetici 2D: SuperPI e WPrime–>
SuperPI
Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32M di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
WPrime
Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Benchmark sintetici: Cinebench R11.5 e Cinebench R15–>
Cinebench R11.5 e R15
Come da tradizione (e in questo caso particolare, utilizzarli è obbligatorio, come vedrete), fanno capolino tra i benchmark con cui testiamo le prestazioni di un sistema anche le ultime due release di Cinebench, rispettivamente la R11.5 e la R15. Entrambi i test utilizzano un approccio simile di testing: i benchmark utilizzano svariati algoritmi per stressare tutti i core disponibili per renderizzare una scena 3D fotorealistica nel minor tempo possibile. In particolare, con il benchmark nella versione R15, la scena del test contiene approssimativamente 2000 oggetti contenenti più di 300’000 poligoni totali, e usa riflessi sia definiti che sfocati, ombre e luci a zona, shaders procedurali, antialiasing e tanto altro ancora. Questo benchmark può effettuare misurazioni fino ad un massimo di 64 threads, con il risultato che viene fornito in punti (Points): ovviamente, più punti totalizzate, più potente sarà il vostro sistema:
Benchmark 3D: 3DMark, Ashes of the Singularity–>
3DMark Fire Strike e Time Spy
In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. Il benchmark dispone di svariati test, di cui utilizziamo i più intensivi per mettere alla prova le schede video.
Tra questi, il più impegnativo è il Fire Strike, che spinge la tessellazione a livelli davvero elevati, e che “vanta” due versioni ancora più spinte: Extreme (con scene pre-renderizzate a 2560×1440) ed Ultra (scene pre-renderizzate a 3840×2160, ovvero 4K). Purtroppo, a nostra disposizione
Recentemente, invece, è stato introdotto il benchmark Time Spy, che testa le prestazioni delle GPU sfruttando le nuove API Microsoft DirectX 12, con scene pre-renderizzate a 2560×1440:
Ashes of the Singularity
Ashes of the Singularity è quello che Stardock (la software house creatrice del gioco) definisce come un gioco strategico di warfare planetario, e con le sue mappe enormi e le migliaia di unità a schermo durante i combattimenti full-scale, non si può far altro che dare ragione all’azienda.
Ciò che viene spesso associato ad Ashes è l’incredibile onere che applica ai sistemi grafici (e non solo, il gioco è famelico di core e GHz), tramite l’utilizzo di DirectX 11 e 12. Il preset Crazy è in grado di mettere in ginocchio qualsiasi GPU in commercio già alla risoluzione Full HD. Il gioco si avvale del supporto alle tecnologie AMD, prendendo spunto dal motore grafico Nitrous utilizzato in uno dei primi benchmark per Mantle, Star Swarm:
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design, qualità costruttiva e software[/titolo]
Anche in questo caso il livello di qualità costruttiva la scheda rimane ineccepibile, grazie all’enorme cambiamento nel design, avvicinandosi davvero tanto alle proposte più esteticamente accattivanti presenti sul mercato dei competitors di ASRock; la X470 Gaming K4 è una scheda solida, ben costruita e dal layout pulito, e questi miglioramenti estetici, già solo rispetto alla Master SLI, come un dissipatore chipset più accattivante ed RGB presente in più aree della motherboard, la rendono decisamente più appetibile di quest’ultima.
Altro cambiamento rispetto alla Master SLI è il chip audio, che passa da un Realtek ALC892 ad un Realtek ALC1220, un enorme balzo in qualità anche per un’integrata.
Rispetto alla Master SLI, non cambia la sezione di alimentazione, sempre composta da 4+2 fasi sdoppiate in componenti, per un totale di 180 Ampere a disposizione della CPU: ciò potrebbe talvolta limitare l’OC del vostro Ryzen 7 stra-overvoltato, in quanto queste bestiole tendono ad arrivare a 250 Ampere di assorbimento.
Uomo avvisato…
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Performance[/titolo]
Anche in questo caso, il livello prestazionale della scheda è ottimo, ma ancora una volta il BIOS è particolarmente spoglio e con molte poche opzioni dedicate al tweaking della CPU (o dell’APU); le voci sono disordinate, non c’è molta scelta in termini di voltaggi modificabili ed è un vero peccato, perché almeno sulla carta la scheda potrebbe comportarsi decentemente sia con Ryzen 5 che con Ryzen 7.
Parallelamente alla Master SLI, tornando alle performance, il Ryzen 7 2700 non ha mai sofferto alcun tipo di throttle e le RAM al classico 3200 C14 con voltaggio di etichetta, facendo quindi segnalare le prestazioni previste.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità e connettività[/titolo]
Sul fronte della connettività, la scheda presenta 8 porte USB (tutte 3.1), una porta Gigabit Ethernet di Intel, audio a 6 canali tramite ALC892, porta PS/2 ed un’uscita HDMI 1.4 qualora installiate una APU. Niente WiFi.
Lato PCIe, i soliti 2 slot meccanici 16x (elettrici 16x/0x o 8x/8x) e ben 4 slot PCIe 1x, una rarità su schede di fascia entry level.
Concludono la dotazione una porta M.2 PCIe ma a solo 2 linee elettriche ed una M.2 con connettività SATA III, insieme a 6 porte SATA III tradizionali.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della ASRock X470 Master SLI è di circa 175 €, e considerando che sono soli 10€ in più rispetto alla Master SLI, in cambio di un DEBUG LED Monitor e di illuminazione RGB ovunque, insieme ad un chip audio più potente, ci sentiamo di consigliare maggiormente questa scheda, e di optare per la Master SLI solo se il budget è severo. Per acquistare la scheda, potete andare su Amazon tramite il nostro link referral QUI, che supporterà attivamente ReHWolution permettendoci di scrivere più recensioni come questa.
Come al solito, vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali ASRock, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
La ASRock X470 Gaming K4 è una scheda madre dal design aggressivo, dal supporto ad Addressable RGB e dal look completamente nuovo rispetto alle schede di generazione precedente. Ahimè, rimangono i difetti condivisi con la Master SLI, ovvero una sezione di alimentazione non eccelsa ed un BIOS spoglio e disordinato, ma per via del design e del prezzo più conveniente, in luce di quanto offerto in più da essa, diamo alla X470 Gaming K4 il nostro Hardware Gold Award insieme al Design Award:
Ringraziamo ASRock per il sample inviatoci ed oggi recensito.
Restate sintonizzati sui nostri social network per nuove recensioni ogni giorno:
Per oggi è tutto dal vostro Ciro redazionale, un saluto e alla prossima review!
La recensione
ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4
La ASRock X470 Gaming K4 è una scheda madre dal design aggressivo, dal supporto ad Addressable RGB e dal look completamente nuovo rispetto alle schede di generazione precedente.
Pro
- Design rinnovato
- Dissipatore su slot M.2
- RGB ovunque e chip audio migliorato rispetto alla Master SLI
Contro
- BIOS incasinato e povero in settaggi
- Sezione di alimentazione che potrebbe risultare stretta per Ryzen 7 a clock elevati
ASRock Fatal1ty X470 Gaming K4 Prezzi
Raccogliamo informazioni da vari negozi per indicare il prezzo migliore
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