Negli ultimi mesi, un gioco che ha saputo sorprendermi in particolar modo è Rainbow Six: Siege. Arrivato alla 3° stagione (con in arrivo, molto presto, due operatori del GIS italiano), nell’ultimo anno il gioco è migliorato tantissimo rispetto al lancio, diventando incredibilmente divertente, soprattutto se giocato in compagnia.
Cambiando rotta radicalmente rispetto ai precedenti Rainbow Six, più tattici e strategici, stavolta Siege nota un enorme aumento della frenesia durante le partite: spawn kills, “team fights” e quant’altro sono adesso una realtà, grazie all’enorme numero di operatori disponibili (ben 38, con altri 6 in arrivo durante questa season) e all’elevato numero di combinazioni di squadra disponibili.
Essendo, come detto poc’anzi, un gioco molto frenetico ma, comunque, con una base tattico-strategica, Rainbow Six: Siege è un ottimo benchmark per testare le potenzialità di un mouse, visto che spesso e volentieri le kill vengono effettuate con one kill one shot (headshot, ovviamente), e quindi sia la precisione che la velocità sono requisiti fondamentali per vincere più partite possibili.
Impostato su 1600 DPI (la mia risoluzione preferita), il mouse si è dimostrato precisissimo e all’altezza di dispositivi ben più costosi, come il Razer Basilisk che recentemente è diventato il mio “main” nelle giornate di lavoro (e nelle serate di gioco). A dirla tutta, però, l’HyperX Pulsefire FPS ha, almeno per me, dimensioni troppo piccole, e infatti dopo alcune ore di utilizzo sono stato costretto a prendere una pausa consistente perché la mia mano, molto più grande del mouse, non avendo un posto dove tenere il mignolo e l’anulare. Per chi ha le mani più piccole delle mie (cosa semplicissima, visto che ho praticamente delle padelle, ndr).
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Nell’utilizzo quotidiano, il mouse si comporta molto bene (tenendo sempre conto delle dimensioni compatte), e i tasti sul lato sinistro di esso permettono di avere shortcut a portata di pollice per quando si naviga l’interwebbe sui browser, permettendo di andare avanti e indietro nelle pagine visitate con un semplice click. Poco da dire, per il resto: il Pulsefire FPS si comporta come qualsiasi altro mouse, con in più un peso davvero contenuto che permette di stancare meno i polsi.





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