Introduzione: Razer–>
Razer, si sa, è sempre in prima linea quando c’è da creare un prodotto che unisca mondi che, in un primo momento, possono sembrare del tutto sconnessi.
Proprio in merito a ciò, è incredibile il lavoro svolto dall’azienda quando si tratta di creare un mouse da gioco che abbia connettività wireless; dopo il Mamba e l’Ouroboros (almeno, nel campo dei mouse per FPS, visto che ci sono anche un paio di esponenti della famiglia Naga su tecnologia Wireless), ecco quindi che l’azienda ha immesso sul mercato il Lancehead, in due edizioni: standard, dotata di connessione wireless/wired e sensore laser, e Tournament Edition, dotata di connessione wired-only e sensore ottico; entrambi i sensori dispongono di una sensibilità immensa, pari a ben 16’000 DPI.
In realtà, sorge subito un dubbio: perché non equipaggiare entrambi i mouse con sensori ottici, visto che, come è ben noto nell’ambiente – soprattutto competitivo -, i sensori laser soffrono di accelerazione hardware intrinseca al tipo di tecnologia?
Il fulcro potrebbe essere il consumo della batteria, per un mouse che porta, oltre a tante modalità di illuminazione e collegamento Wireless, il supporto alla nuova versione di Synapse, nella sua terza incarnazione.
Senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla nostra recensione completa: buona lettura!
Specifiche tecniche: Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey–>
Di seguito le specifiche tecniche del Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey, per una panoramica completa delle specifiche e delle features vi rimandiamo al sito ufficiale del produttore (Razer):
Specifiche alla mano (ndr, nella tabella abbiamo le specifiche di entrambi i Lancehead Wireless a sx e i Lancehead Tournament Edition a dx), ci troviamo ovviamente di fronte ad un mouse top di gamma, con un sensore laser di 5° Generazione (per Razer) da ben 16’000 DPI, con un’accelerazione massima pari a 210 IPS (pollici al secondo) – al top dei sensori laser ma, come evidenziato dal paragone con la versione TE, dotata di sensore ottico, che presenta metà del valore di quest’ultimo -, e, come detto in apertura, col supporto alla nuova versione di Synapse, ovvero Synapse 3, che al momento è ancora in fase di beta testing.
Se volete, potrete utilizzare Synapse 2, ma per sfruttare al 100% le features disponibili col mouse, è preferibile scaricare la versione più recente di Synapse 3 Beta, in quanto già pienamente stabile e costantemente aggiornato.
Il mouse presenta un sistema di connessione Wireless a 2.4 GHz tramite il dongle in bundle, che quando non utilizzato può essere stipato nella parte inferiore del Lancehead tramite il vano dedicato. Nei pressi dello stesso vano, troviamo un pulsante per il cambio profilo ed un interruttore per l’accensione e spegnimento del mouse quando in modalità Wireless.
Ovviamente, viene garantito il supporto a Chroma, il protocollo di illuminazione RGB che permette di sincronizzare tutti gli effetti di illuminazione tra le periferiche Razer a disposizione. Sfortunatamente, essendo una delle prime periferiche che portano il supporto alla nuova versione del software, non è possibile sincronizzare il Lancehead con periferiche precedenti, nemmeno con, ad esempio, la Razer Blackwidow Chroma V2 recensita alcune settimane fa: dovrete infatti installare sia Synapse 2 che Synapse 3 per utilizzare il Lancehead insieme a periferiche precedenti.
Galleria fotografica: Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey–>
Di seguito, una galleria fotografica del Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey:
Le modalità di illuminazione e il software verranno analizzati nei prossimi giorni nella nostra videorecensione.
La prova su strada–>
Dopo più di un anno a gettare sangue, sudore e lacrime per più di un anno su Overwatch, potrei aver lasciato la presa per qualche settimana, in favore dell’ultima installazione del franchise di Battlefield, ovvero Battlefield 1, gioco sparatutto ambientato nella prima Guerra Mondiale (da cui l’1 del titolo del gioco) che permetterà di impersonare Francesi, Tedeschi, Inglesi, Turchi e persino Italiani (nel ruolo degli Arditi, uno dei corpi militari più coraggiosi del tempo).
Il gioco, molto più frenetico e meno tattico del precedente Battlefield 4, è caratterizzato da partite ambientate in giro per l’Europa ed il Medio Oriente fino a 64 giocatori, con diverse modalità di gioco che spaziano dal Team Deathmatch alla Conquista, passando per la Corsa e il classico Dominio.
Avendo a disposizione 4 classi (Assalto, Medico, Supporto e Scout), abbiamo quindi modo di testare differenti armi e differenti sensibilità del mouse: con lo Scout (il cecchino), abbiamo ovviamente bisogno di una sensibilità più bassa possibile, e i tasti di switch DPI al centro del mouse permettono di farlo in un solo click, con l’OSD di Synapse 3 che visualizza in un angolo dello schermo la sensibilità selezionata. Passando invece alla guida dei mezzi o a categorie più “rozze” come il Supporto, dedito a fare fuoco di soppressione, aumenteremo la sensibilità nello stesso modo in cui l’abbiamo abbassata.
C’è da dire che nonostante il Lancehead sia Wireless non ho notato alcun tipo di input lag, nonostante la postazione sia “pericolosamente” vicina al Router, che trasmette su frequenze di 2.4 GHz (la stessa del mouse) e 5 GHz. La reattività è immediata, e la presenza di ben 4 tasti laterali (due per lato) programmabili a proprio piacimento aiutano non poco a spostare l’attenzione delle mani dalla Tastiera al Mouse, permettendo di lanciare granate, selezionare gadget ed eseguire azioni con la stessa periferica con cui si mira.
I grip laterali in gomma, poi, sono un toccasana soprattutto se sudate parecchio la mano durante le più intense sessioni di gioco. Anche se non è questo il mio caso, è sempre bene evidenziare tali caratteristiche, in quanto, almeno personalmente, conosco più giocatori col problema delle “mani scivolose” che giocatori non affetti da ciò.
L’ergonomia, per chi è abituato come me ad utilizzare il Naga Hex V2 (da noi recensito QUI negli scorsi mesi), è completamente diversa, e richiederà un po’ di tempo per abituarsi al design ambidestro del Lancehead, che essendo appunto pensato sia per destrorsi che per mancini, sacrifica un po’ della comodità in favore dell’universalità.
Nell’utilizzo quotidiano, il mouse…è un mouse. C’è poco da “sfruttare” quando si tratta di navigare su internet, cercare un video su YouTube o postare video di gattini su Facebook. Il mouse si comporta bene in gioco, in quotidiano è abbastanza comodo – sempre tenendo a mente la questione ambidestro – e, invece, in produttività, ancora una volta, i tasti riprogrammabili consentono di assegnare macro per velocizzare il lavoro.
In combinazione con la Blackwidow Chroma V2, è possibile creare una streamline di lavoro in modo da minimizzare i tempi e quindi massimizzare l’efficienza: quando si tratta di ritoccare foto su Photoshop (le foto del mouse in questa recensione sono state editate con l’ausilio del mouse stesso, ndr), premere un solo tasto invece della solita combinazione di Ctrl-Alt-Shift+Tasto è una cosa che permette di risparmiare tempo e rendere tutto più “meccanico”, fluido e meno stressante.
Anche con applicazioni Office è possibile impostare macro (magari su diversi profili, switchando col tasto dedicato sotto al mouse), magari per mandare e-mail o inoltrarle su Outlook, o per lanciare determinate scorciatoie con un singolo tasto. Potrà sembrare un modo “pigro” di utilizzare il Lancehead, ma in ambienti lavorativi dove ogni secondo risparmiato significa più soldi, quest’approccio ha molto più senso di quanto possiate immaginare.
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Il design, come è lecito aspettarsi, sembra la naturale evoluzione del Mamba, precedente incarnazione di mouse ambidestro wireless dell’azienda del serpente a tre teste: linee curve, LED RGB sui fianchi del mouse, design simmetrico e possibilità di utilizzare il mouse sia in modalità wired che wireless, in modo da poterlo usare anche quando sotto carica.
Con il Lancehead, le periferiche Razer vedono inoltre l’introduzione di due nuove colorazioni: Gunmetal Grey e Mercury White. In particolare, il Lancehead Wireless è disponibile soltanto in Gunmetal Grey, mentre la Tournament Edition è disponibile in tutti e tre i colori:
Anche svariati altri dispositivi (cuffie, mouse e tastiere) hanno subito il trattamento multicromatico, e speriamo di provarli presto in modo da abbinarli alle altre periferiche Razer già in nostro possesso.
[voto=”10″]
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[conclusione]
[titolo]Ergonomia, autonomia e prestazioni[/titolo]
Due parole sull’ergonomia: quando un mouse viene pensato per accontentare sia i destrorsi che i mancini, purtroppo si scende a compromessi sul fronte dell’ergonomia, perché la forma simmetrica impedisce di avere un design che favorisca uno o un altro tipo di utente.
Detto questo, le dimensioni generose aiutano certo a posizionare la mano comodamente, sia che si tratti di claw grip o palm grip, mentre per chi usa il fingertip grip, a meno di non avere mani grandi, non sarà possibile avere una posizione comoda sul Lancehead.
Per quanto riguarda l’autonomia, l’azienda assicura 24h di utilizzo con l’illuminazione attivata, ma a dire il vero, impostando i LED su Dim (tenue), abbiamo raggiunto circa 40h di utilizzo complessivo. Se utilizzerete il mouse in modo più aggressivo o con l’illuminazione alla massima potenza, probabilmente scenderete con l’autonomia anche al di sotto del valore dichiarato.
Sul fronte delle prestazioni, vuoi per avere una differenziazione tra la versione Wired e quella Wireless, vuoi per un risparmio energetico ulteriore, troviamo lo stesso sensore laser 5G da 16’000 DPI che troviamo su altri mouse dell’azienda e anche sul Mamba. Ciò ne allontana il possibile utilizzo da uno scenario competitivo in quanto i sensori Laser sono, di norma, affetti da accelerazione di natura hardware anche quando disattivata tramite software, ed è proprio per questo che la versione Wired, con sensore Optical, è definita Tournament Edition, proprio per ovviare a tutto questo.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Via il dente, via il dolore: il Lancehead costa ben 140€, e potete acquistarlo su Amazon tramite il nostro referral QUI. Considerato il prezzo del Mamba Wireless e della versione Tournament del Lancehead stesso, è un prezzo quasi giustificato dal fatto che il mouse porta con sé la possibilità di giocare in piena libertà e senza le restrizioni di un cavo in più sulla scrivania, con il compattissimo hub wireless trasportabile insieme al mouse in ogni momento.
Vi invitiamo sempre ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Razer, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’IVA tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″]
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Insomma, il Lancehead è un prodotto dal design che sembra la naturale evoluzione delle generazioni precedenti di mouse ambidestri dell’azienda, che porta con sé lo stesso, rodato sensore Laser 5G da 16’000 DPI insieme al supporto per Synapse 3 (ancora in beta, ndr), con nuove features e capacità di personalizzazione, il tutto insieme, ovviamente, alla piena libertà senza fili che solo un dispositivo Wireless può offrire. Senza dimenticare, però, l’autonomia e la portabilità.
Oltretutto, con questo mouse, Razer introduce due nuove colorazioni per alcune delle sue periferiche: Gunmetal Grey e Mercury White, una manna dal cielo per i patiti della personalizzazione e dell’abbinamento del PC con le proprie periferiche.
Purtroppo, il prezzo è davvero duro da digerire, e in conclusione diamo al Lancehead il nostro Hardware Gold Award:
Ringraziamo Razer (grazie della pazienza, Max!) per averci inviato il Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey oggi recensito.
Per oggi è tutto, se volete leggere altre recensioni ogni giorno seguiteci sui nostri social network:
Un saluto da Ciro, e alla prossima!
La recensione
Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey
Il Razer Lancehead è un mouse wireless ad alte prestazioni, con un sensore potente e preciso, un colore inedito e illuminazione RGB Chroma.
Pro
- Sensore da ben 16'000 DPI
- Il Lancehead vede l'introduzione di due nuovi colori, Gunmetal Grey e Mercury White
- Dongle USB Wireless compattissimo
- Supporto alla piattaforma Chroma
Contro
- Prezzo elevato
- Sensore Laser e non ottico
- Synapse 3 non supporta (ancora) prodotti precedenti, costringendovi ad installare Synapse 2 insieme per gestire più periferiche Razer
Razer Lancehead Wireless Gunmetal Grey Prezzi
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