Continuando la serie di review sulla gamma di periferiche high end di Viper Gaming, mettiamo oggi sotto torchio l’headset di punta dell’azienda, gaming branch di Patriot: le V370 7.1 RGB.
Facendo del sistema di illuminazione RGB, ancora una volta, uno dei fattori fondamentali che caratterizzano un prodotto di Viper Gaming, l’azienda ha creato le V37, un headset 7.1 che, con un costo irrisorio, promette di scontrarsi con tutte le cuffie di fascia medio-alta, sia per design che per qualità sonora.
Per scoprire se ci sono riusciti, continuate a leggere la nostra review!
Di seguito le specifiche tecniche delle Viper Gaming V370 RGB 7.1 Headset; per ulteriori informazioni visitate il sito del produttore (Viper Gaming):
Sebbene quasi interamente fatte in plastica, le V370 di Viper Gaming risultano un headset particolarmente solido e rigido, mai scricchiolante, e con una forte resistenza a qualsiasi tipo di stress (cadute, urti, ragequit e così via). I driver principali, da 40 mm, sono accompagnati da sub-driver da 30 mm, per una sensibilità di ben 110 dB, un valore particolarmente esagerato, visto quanto riscontrato nei nostri test.
I padiglioni sono intercambiabili con una versione “invernale” e viceversa, ovviamente forniti nel bundle in modo da essere preparati per qualsiasi stagione.
Il lungo cavo sleeved da ben 2.2 metri termina con il classico connettore USB 2.0 placcato in oro, quindi senza nessuna schedina audio esterna a cui si collegano le cuffie, rendendole, in pratica, solo compatibili con i PC, e non con smartphone o console.
All’esterno dei padiglioni, troviamo due “C” trasparenti, sotto le quali si vede l’illuminazione RGB gestibile tramite il software dedicato: ancora una volta, dobbiamo evidenziare un grosso punto a sfavore dei prodotti Patriot, ovvero il fatto che non ci sia una piattaforma software unificata per tutte le sue periferiche. Quindi, se acquisterete mouse, tastiera e cuffie della Viper Gaming, dovrete installare i 3 programmi separati, impedendo tra l’altro di sincronizzare gli effetti LED.
Il microfono è situato su un’asta che si nasconde facilmente all’interno del padiglione, permettendo inoltre la disattivazione di esso quando riposto nel suo alloggiamento; esso, durante i nostri test, ci ha sorpreso davvero tanto per la qualità, come ascolterete nella pagina della prova su strada.
Galleria fotografica: Viper Gaming V370 RGB 7.1 Headset–>
Ecco una serie di immagini che ritraggono le Viper Gaming V370 RGB 7.1 Headset, il bundle e la confezione:
Ecco invece il software delle Viper Gaming V370:
La prova su strada–>
Impressioni di utilizzo
Musica
Il set di tracce con cui fare una sorta di “benchmark” rimane invariato: Spit out the bone (MetallicA), Ocean (John Butler) e Shadowtask (PYLOT) sono la scelta che mi permette di giudicare qualsiasi range di frequenze, genere o stile musicale.
Passiamo subito alla prima canzone, Spit out the bone dei Metallica, tratto dall’ultimo album pubblicato, Hardwired…to self destruct!.
Volendo paragonare il tipo di equalizzazione presente con queste cuffie, il primo esempio che mi viene in mente sono le HyperX Cloud, cuffie che ad oggi mantengono il trono un po’ tra tutte le testate giornalistiche come migliori cuffie da gaming per qualità audio: le Viper V370 hanno un suono abbastanza “flat”, che consente di godere di tracce come quella dei MetallicA senza perdere l’enfasi di alcuno strumento; la differenza cruciale con l’headset del competitor, però, è il volume massimo a cui è possibile ascoltare la musica è inferiore, pena un inevitabile “scricchiolio” di distorsione, indice che le cuffie non riescono a mantenere volumi troppo alti. Sia chiaro, non sono tutti sordi/maniaci del 100% di volume come me, quindi con tutta probabilità, al 100% del volume non arriverete mai, evitando appunto suddette distorsioni indesiderate.
Abbassando i toni, con Ocean di John Butler, passiamo a volumi e dinamiche più “contenute” rispetto alle altre due tracce di cui parliamo nella review, con la chitarra acustica a 11 corde dal suono che incanta. Nonostante il set di frequenze sia più ristretto, esso risulta essere più vario e complicato da riprodurre, a meno che non abbiate cuffie di ottima qualità: come già detto per la traccia per i MetallicA, l’equalizzazione abbastanza “piatta” trasmette un suono molto vicino a quanto l’artista voleva presentare, anche se talvolta può far sembrare l’audio un po’ sbiadito e senza carattere, cosa che però potrete correggere senza alcun problema nel software delle V370.
Concludendo il test audio musicale con una traccia dell’etichetta Monstercat, passiamo alla rassegna Shadowtask di PYLOT, tratta dall’omonimo EP tutto incentrato su di un genere musicale nato negli anni ’80 e recentemente tornato allo sfarzo: il Synthwave. Ancora una volta, sebbene a qualcuno una impronta dell’audio flat potrebbe non piacere, è piacevole ascoltare una traccia EDM con tutte le frequenze ugualmente amplificate, senza bassi troppo prepotenti o alti squillanti. Una cosa importante da dire su questo headset, è che visto che l’audio viene riprodotto “piatto”, con l’EQ integrato nel software potrete cambiare il modo in cui si ascolta la musica nel modo che vorrete, proprio perché una riproduzione flat lo consente in maniera perfetta e precisa.
Film
Come forse già saprete, con ogni dispositivo audio effettuiamo test anche con film (rigorosamente in Blu-Ray o su Netflix in 4K) per capire come si comportano con una vasta gamma di situazioni: si passa dai dialoghi alle colonne sonore alle sparatorie agli inseguimenti. Lo scenario ideale per coprire tutte le frequenze e capire le vere potenzialità dello speaker o delle cuffie di turno.
Come per alcune precedenti review (del Creative iRoar Go e delle Razer Kraken Pro V2), ho deciso di dare ascolto alla colossale colonna sonora di Interstellar, capolavoro di Nolan nominato agli oscar per Best Original Score (miglior colonna sonora), Best Sound Mixing (miglior mix audio), Best Sound Editing (miglior montaggio audio) e Best Production Design (miglior direzione artistica), oltre ad aver vinto, sempre lo stesso anno (2015) l’Oscar per Best Visual Effects (migliori VFX).
Già solo la nomination come Best Original Score dovrebbe far capire di che colossale (sì, userò tantissimo questa parola per descrivere Interstellar e ciò che lo caratterizza) soundtrack stiamo parlando:
Questo film, pilastro della cinematografia moderna, ha una soundtrack di 24 tracce, tutte simili e diverse tra loro, con organi, pianoforti, archi, corde, fiati, ottoni che armonizzano in velocità (come ad esempio in No Time For Caution, che fa riferimento alla famosa scena dell’attracco in rotazione) o in quiete (come la strappalacrime S.T.A.Y.);
la precisione da “sarto” di Hans Zimmer nel creare queste colonne sonore viene ben rispecchiato grazie alle Viper Gaming V370, visto che le cuffie riproducono l’audio con un’equalizzazione pressoché piatta. In questo modo, nessuno dei tantissimi strumenti utilizzati viene compromesso e l’intera, popolatissima orchestra risuona in modo perfetto.
Il film è, inoltre, pieno di dialoghi a sfondo scientifico, e un’eq piatto permette di non avere voci “ovattate” o in secondo piano rispetto ad altre per colpa di un timbro più “delicato” rispetto ad una voce più grossa, ad esempio.
Nota a parte: le cuffie hanno una modalità “Ultra Bass Response” che non sembra cambiare l’equalizzazione audio, quanto più sembra attivare qualche sorta di “vibrazione” nei padiglioni, rendendo i bassi in qualche modo più “avvolgenti”. Un gimmick, nulla di rilevate se devo dare il mio onesto parere personale.
Il microfono è chiarissimo, probabilmente il migliore mai registrato finora (anche più delle cuffie di HyperX), eliminando i rumori di fondo e presentando forse l’impronta audio più fedele all’originale finora riscontrata. L’audio parla da sé.
Considerazioni finali–>
[conclusione][titolo]Resa sonora e features[/titolo]
A livello di qualità audio, le Viper Gaming V370 hanno un suono particolarmente piatto, che consente loro di essere “manipolate” tramite il software in bundle nella tab “Equalizzazione”.
I driver da 40 mm riescono ad avere una discreta potenza, ma al di sopra di un certo livello di volume, l’headset comincia a perdere qualità, ed iniziano addirittura a distorcere il suono.
Ciò non rappresenta un problema di per sé, ma se quello che fate è ascoltare musica ad alto volume dalla mattina alla sera, allora le V370 non fanno per voi. Se invece ascoltate musica a livelli normali, giocate e usate il PC come sistema di entertainment, allora le V370 saranno un’ottima scelta.
Il microfono? Il migliore finora recensito. Nulla da aggiungere.
Il software consente di regolare l’equalizzazione secondo range di frequenze, oltre al 7.1 che, come la quasi totalità di sistemi virtual surround in circolazione (anche se le V370 hanno due driver per padiglione), è abbastanza inutile.
[voto=”8″][/conclusione]
[conclusione][titolo]Ergonomia[/titolo]
Le cuffie sono particolarmente comode, anche se la “clamping force”, ovvero la forza con cui le V370 stringono sulla testa, è particolarmente alta, e ciò vi costringerà a tenere le cuffie leggermente più larghe della dimensione della vostra testa.
I padiglioni sono delle dimensioni giuste per orecchie di qualsiasi dimensione, e il microfono può essere riposto in uno di essi qualora voleste disattivarlo.
Il lungo cavo sleeved è abbastanza rigido da risultare forte e resistente all’usura, ma non abbastanza da causare problemi di microfonia, dove lo strusciamento del cavo si “trasmette” nelle cuffie.
[voto=”8″][/conclusione]
[conclusione][titolo]Prezzo[/titolo]
Costando soli 60€, e avendo a disposizione RGB, 7.1 e tutte le features software più comuni, questo headset ha un rapporto qualità/prezzo incredibilmente vantaggioso. Potete acquistarle su Amazon tramite il nostro link referral QUI, in modo da supportare ReHWolution e permetterci di fare più review come questa.
Vi invitiamo sempre ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Viper Gaming, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’IVA tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”10″][/conclusione]
Le V370 di Viper Gaming sono un headset 7.1 con illuminazione RGB e un’equalizzazione flat, che consente di regolare a vostro piacimento il modo in cui esse suonano, anche grazie al software di cui dispone.
Ah, e il microfono di queste cuffie è forse quello più cristallino e pulito che abbiamo mai recensito. Se non fosse per il fatto che oltre un certo volume le cuffie distorcono il suono riprodotto, sarebbero davvero perfette, ma per soli 60 € diciamo che non si può avere tutto. Per questo, diamo all’headset il nostro Hardware Gold Award:
Ringraziamo Viper Gaming per averci inviato il sample.
Per oggi è tutto, seguiteci sui nostri social network:
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
Questo sito utilizza cookies. Continuando a visitarlo stai acconsentendo all'utilizzo di tali cookies. Per maggiori informazioni visita la nostra pagina di Policy Privacy e Cookies.