Di seguito riportiamo le specifiche tecniche del drive, consultabili presso il sito del produttore (OCZ):
Avendo la tabella delle specifiche davanti, è facile che la mandibola si stacchi dalla testa per cadere sul pavimento: ben 2.6GB/s in lettura e 1.6GB/s in scrittura sono i valori dichiarati dall’azienda, mentre sul fronte delle IOPS ci sono più conservativi valori di 190k R/120k W. Ancora, il valore impressionante di questo RD400 è la quantità di GB al giorno scrivibili, con una vita stimata intorno ai 300 TB scritti. Praticamente, come scrivere 650 volte l’intero SSD.
Il drive dispone di un adattatore PCIe con cui installarlo in PC non dotati di slot M.2 abbastanza veloce da supportare la banda passante di esso, ma se volete, l’RD400 è in vendita anche come drive M.2 “liscio”, pronto per essere installato su schede madri compatibili. A proposito di questo, fate attenzione al tipo di slot in cui montate il drive: è necessario che la scheda madre (e il BIOS) sia compatibile con lo standard NVMe (Non Volatile Memory Express), in modo da rendere il drive un’unità di boot. In caso contrario, potrete utilizzare l’SSD soltanto come unità di storage, o nel peggiore di casi, risultare totalmente incompatibile col proprio sistema.
Come forse avrete già letto sulle nostre pagine nei mesi scorsi, Toshiba ha acquistato OCZ alla fine del 2013, e a inizio 2014 la OCZ Storage Solutions ha visto la sua introduzione sul mercato. Ebbene, quest’anno OCZ è diventata, a tutti gli effetti, un branch di Toshiba, con gli SSD che hanno subito un “bulk rename”. Così, i Vector sono diventati VT, i Trion TR e i RevoDrive sono diventati, appunto, RD, di cui questo RD400 è il più recente esponente.
Permane, insieme al nome OCZ, la garanzia ShieldPlus, adesso denominata Advanced Warranty Service, che tutela l’utente in maniera completa. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare la pagina dedicata del produttore QUI.