Introduzione: Mafia e 2K–>
Dopo 6 lunghi anni, finalmente è arrivato Mafia III, terzo capitolo della serie sviluppata prima da Illusion Softworks e in seguito da 2K Czech (stessa software house ma sotto diverso stendardo, dopo l’acquisizione di 2K Games).
L’obiettivo è di staccarsi dai tipici giochi open world (caratterizzati da una visione parodistica della criminalità e dell’immoralità in generale) affrontando un tema davvero importante come quello del razzismo negli anni ’70 nel “profondo sud” degli Stati Uniti d’America.
Riuscirà Hangar 13 (software house imparentata con 2K e responsabile di questo titolo) nell’impresa? Continuate nella lettura per scoprirlo!
Mafia III: requisiti di sistema–>
Di seguito i requisiti minimi e consigliati:
Requisiti minimi | Requisiti consigliati | |
---|---|---|
Sistema operativo | Windows 7 (64 bit) | Windows 7 (64 bit) |
Processore | Intel I5-2500K, AMD FX-8120 o equivalenti | Intel I7-3770, AMD FX 8350 4.0 Ghz o equivalenti |
Video | 2 GB of Video Memory & NVIDIA GeForce GTX 660, AMD Radeon HD7870 | 4 GB of Video Memory & NVIDIA Gefore GTX 780 or GeForce GTX 1060, AMD Radeon R9 290X |
Memoria | 6 GB RAM | 8 GB RAM |
Spazio | 50 GB di spazio libero sul disco rigido | |
Internet | Prima connessione per attivazione su Steam necessaria | |
Media | Nessuno per l’installazione digitale consigliata | |
Input | Mouse e tastiera / Xbox One Controller / PS4 Controller / Xbox 360 Controller / PS3 Controller | |
Risoluzione | Fino a 3840×2160 (4K) |
Compatibile con i PC degli ultimi 5 o 6 anni, il gioco rende al meglio con (ovviamente) sistemi più recenti, o almeno è quello che ci dicono le specifiche.
Purtroppo, la versione PC (da noi testata) è piena di bug, cali di framerate ingiustificati anche su configurazioni di fascia alta e risoluzioni non particolarmente spinte.
Su console, invece, per mantenere livelli di performance accettabili, sembra che si sia lavorato al “ribasso”, con texture dalle risoluzioni particolarmente basse e una risoluzione nativa di 720p per Xbox One e 900p per PS4, lontani quindi anche solo dal FullHD.
Mafia III: la storia–>
ATTENZIONE: di seguito sono elencati spoiler per i primi minuti di gioco.
Siamo nel 1968, e ci viene raccontata in forma di docufilm la storia di Lincoln Clay, un afroamericano veterano della guerra in Vietnam che fa ritorno nella sua città, New Bordeaux (sulla falsariga di New Orleans), ritrovandola nel caos più totale tra le guerre intestine della criminalità organizzata. Dopo alcune ore di gioco che includono un corposo flashback riguardante una grossa rapina in banca, Lincoln inizia a definire la sua vendetta, giurando di uccidere tutti quelli che si interpongono tra lui e il leader mafioso rivale.
La storia, poi, segue il classico “dalle stalle alle stelle”, con Lincoln che torna a casa senza più avere niente, ripartendo quindi da zero. Il suo scopo, quindi, non è solo di “battere” il cattivo di turno, ma anche di diventare lui stesso il supercattivo a capo di un impero di criminalità, reclutando alleati da ogni angolo della città.
Ciò che accende la storia è l’etnia: Lincoln è di colore, e in una città del sud degli Stati Uniti, alla fine degli anni ’60, si capisce di cosa parliamo. Come se non bastasse, Lincoln non è solo maltrattato dai criminali: è disprezzato da quasi tutte le persone che gli si mettono davanti, oltre che dalla società, aggiungendo ancora più rabbia e frustrazione ad alimentare la sua crociata personale.
Mafia III: il gameplay–>
Il gioco presenta una buona caratterizzazione dei paesaggi e dei personaggi, ma Mafia III soffre irrimediabilmente di un DNA poco dinamico. I tanti personaggi, e le tante persone presenti nel gioco, però, seguono un’interazione binaria con noi: drive or shoot.
Tutti gli NPC con cui interagiremo hanno influenza sulla trama se gli spareremo o se li scarrozzeremo da qualche parte, che sia nel furgone di una banca o a bordo di una full size in pieno stile U.S. fine anni ’60.
Questo tipo di interazione, in un gioco d’azione della durata di 10 ore, può bastare e anzi divertire, ma in un open-world con una longevità di circa 40 ore, beh, potete ben immaginare che dopo un po’ diventa prolisso ed annoia particolarmente tanto. Il problema, di per sé, non è la durata del gioco, quanto più che altro il fatto che Hangar 13, nelle 40 ore pianificate, non ha creato molte attività da conseguire: dovremo conquistare zone diverse della città conquistando due attività, tramite delle side quest che implicheranno, appunto, sparare e/o guidare.
Ogni tanto, un’eccezione alla regola ci porterà a distruggere un’auto o un’attività commerciale avversaria, ma tali piccoli “fuori-programma” non cambiano la sostanza: il gioco è troppo lineare.
Visto che si spara e guida per la maggior parte del tempo, uno penserebbe che il sistema di mira e di combattimento con le armi da fuoco sia particolarmente sviluppato ma…
… il gioco abusa dei ripari, costringendoci a giocare, perlopiù, dietro ad un muro o a qualsiasi ostacolo ci permetta di proteggerci dai colpi nemici, caratteristica trita e ritrita dei giochi TPS (Third Person Shooter) e non particolarmente “personalizzata” per questo gioco. Oltretutto, il sistema di mira è particolarmente scadente, con una precisione dei colpi molto bassa e che alla lunga crea non poca frustrazione.
I personaggi interessanti, i 3 cosiddetti “underboss” (in pratica, i nostri subordinati che andranno poi a gestire gli scagnozzi), sono purtroppo vittima dello stesso modello di interazione del resto dei personaggi, sprecando la possibilità di analizzare più dettagliatamente le menti criminali che ci aiutano a creare il nostro impero, o comunque avere un’introspezione più profonda di un periodo geograficamente e temporalmente lontano da chi gioca.
Mafia III: il lato tecnico–>
Let’s get technical.
Hangar 13 non ha rilasciato dichiarazione sul motore grafico utilizzato, e visti alcuni meccanismi di rendering e la qualità delle texture non conforme a nessun motore noto, ipotizziamo come hanno fatto altre testate che la software house utilizzi un motore proprietario.
Tutto molto bello, se non fosse che il gioco gira lento anche su configurazioni di fascia alta e in Full HD. Non si parla di 4K multi-monitor, texture ad altissima risoluzione e cose particolarmente elaborate. Durante la recensione della GTX 1080, il gioco incorreva in innumerevoli “stutters” (dove il framerate cala dai circa 50-60 in FullHD a qualità massima fino a picchi come 12-15 FPS), rendendo il gioco scattoso e decisamente poco godibile. Anche con la R9 290, in FullHD, l’esperienza non è delle migliori, con un framerate medio di circa 35 FPS. Considerando che giochi dalla grafica ben più elaborata e meno recenti riescono a girare decentemente sulla seconda, eccellentemente sulla prima, ci sembra che, almeno su PC, ci sia stata una scarsissima ottimizzazione da parte di H13.
Sul fronte audio, invece, si rasenta forse la perfezione. Circa 100 canzoni compongono l’intera colonna sonora del gioco (ascoltabili nelle missioni o alla radio sui veicoli, a-là GTA, per capirci), con i Rolling Stones, Aretha Franklyn e Johnny Cash, per citare i più famosi. Gli original score invece sono composti da Jim Bonney e Jesse Harlin, il primo famoso per aver composto la OST di Bioshock Infinite, il secondo per aver composto diverse tracce della colonna sonora dei giochi di Star Wars (The Old Republic, Republic Commando e Battlefront II).
La fisica del gioco è probabilmente un tutt’uno con la grafica, cosparsa di bug soprattutto nella gestione del ragdoll: non sarà raro vedere persone volar via per un cazzotto o un proiettile, macchine che “levitano” a svariati centimetri da terra, persone che camminano sull’acqua in pieno stile Jesus Christ Superstar. Di seguito, un video per capire di cosa stiamo parlando:
Animazioni scadenti, interazioni buggate fino all’orlo, oggetti che volano, si scontrano, saltano in aria anche se lontani dai proiettili…
La lista di bug è interminabile e ad oggi, a quasi due mesi dal lancio (abbiamo aspettato che venisse pubblicata qualche patch per rendere il gioco più godibile ma ad oggi il 99% dei bug descritti permane), ancora nulla di concreto è stato fatto per risolvere la tonnellata di bug che costella il titolo.
Conclusioni–>
Sarò onesto: dopo circa 12 ore di gioco, il titolo ha iniziato a stancarmi, diventando particolarmente ripetitivo e, soprattutto, poco godibile per via dei numerosi bug e del continuo stutter che si presentava all’improvviso. Sia chiaro: è “honorable” che Mafia III affronti un argomento delicato come il razzismo negli anni ’60 in America, considerando che anche in questi mesi i casi di abuso contro le persone di colore negli Stati Uniti sono stati numerosi e spesso ingiustificati.
Ciononostante, la componente razzista/razziale della trama e tutto ciò che ne consegue è, insieme alla colonna sonora praticamente imbattibile, forse l’unica cosa che impedisce al titolo di 2K Czech di essere definito un fiasco.
Il gioco è quello che i colleghi anglofoni definiscono una “mixed bag of feelings”, con una trama potente e guidata da temi che, dopo 50 anni, sono ancora attuali, una colonna sonora che proietta direttamente in quegli anni “d’oro” per la musica creata, ma tutto ciò viene inesorabilmente azzoppato da un comparto tecnico e un gameplay decisamente non all’altezza né dell’eredità della saga di Mafia, né dei giochi attualmente in commercio.
Per questo motivo, diamo a Mafia III il nostro Gaming Bronze Award:
Ringraziamo 2K Games e Gianluca di Laboratorio Comunicazione per averci permesso di recensire Mafia III.
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La recensione
Mafia III PC
Un gioco che dopo 6 anni cerca di raccogliere l'eredità, purtroppo senza successo, di una saga nata nel 2002: Mafia sembra essere troppo acerbo, alla lunga ripetitivo, nonostante i temi forti trattati.
Pro
- Soundtrack stellare
- Trama e temi trattati forti e ancora attuali
Contro
- La grafica non è al passo con i tempi
- Innumerevoli bug
- Gioco poco ottimizzato per PC, con scalabilità ridotta
Mafia III PC Prezzi
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