Introduzione: Sapphire–>
Sapphire non rimane ferma, e dopo l’annuncio di una nuova GPU (appartenente alla famiglia Tonga) ecco che vediamo in analisi una delle proposte personalizzate dall’azienda basata proprio su questa GPU, la R9 285, nell’interessantissima versione ITX Compact OC:
Non mi resta che augurarvi buona lettura!
Sapphire Radeon R9 285 ITX Compact OC: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Sapphire):
Basata sulla nuovissima GPU Tonga, la R9 285 è una “riedizione”, rivista verso il basso, della GPU utilizzata sulle HD7950 e sulle R9 280. Il risultato? Un chip con un TDP inferiore del 30% rispetto alla sua precedente versione. Il numero di Stream Processors non varia, mentre vediamo una riduzione del bus da 384 Bit a 256 Bit, con un conseguente taglio della VRAM dai 3GB ai 2GB, il tutto per ridurre i consumi e anche il prezzo, in modo da preservare gran parte della potenza in FullHD e scontrarsi meglio con le soluzioni NVIDIA della stessa fascia di prezzo (200-250€). L’architettura, inoltre, è la GCN 1.1, la stessa che abbiamo visto sulla R7 260X e sulle R9 290 e 290X, con tutto ciò che consegue tale architettura: efficienza incrementata, TrueAudio e supporto migliorato alle DirectX 12, che vedranno l’introduzione a metà dell’anno prossimo.
Parlando della customizzazione effettuata da Sapphire sulla scheda, partiamo subito col dire che ci sono una serie di features davvero interessantissime: innanzitutto, la scheda è lunga soltanto 17 centimetri, e ciò la rende ideale per sistemi ITX o mATX ad alte prestazioni. Inoltre, è utilizzata la classica ventola “X” che viene utilizzata nei sistemi Dual-X dell’azienda, risultando silenziosa ed efficiente. Le grosse heatpipes del dissipatore smaltiscono efficacemente il calore della GPU, che grazie all’ottimizzazione di cui dicevamo poche righe più sopra non risulta particolarmente eccessivo. Infine, per rientrare nei 190W di TDP della scheda, l’azienda ha optato per un connettore singolo a 8 pin (che fornisce 150W) piuttosto che puntare a due connettori da 6 pin (ognuno capace di assorbire 75W).
Tale scelta sembra sensatissima e, in realtà, mi chiedo perché non venga utilizzata su tutte le schede che hanno bisogno di due connettori da 6 pin. Ultimo, ma non per importanza, il clock della GPU, che da 918MHz è stato portato a 928MHz. Un overclock dell’1%, un valore irrisorio, ma che comunque su una scheda di queste dimensioni non è mai “da buttare”. La scheda, terminando, è dotata di doppio BIOS, UEFI e non UEFI, per usufruire delle features di sicurezza e fast boot di Windows 8/8.1.
Se volete approfondire l’architettura GCN 1.1 vi rimandiamo alla recensione della Sapphire R9 290X Vapor-X, dove viene spiegata nei dettagli tutta la tecnologia dietro al Graphics Core Next.
Galleria fotografica: Sapphire Radeon R9 285 ITX Compact OC–>
Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) |
---|---|
Dissipatore | Noctua NH-D15 |
Scheda Madre | ASRock Z97 Extreme4 |
RAM | Corsair Dominator Platinum 16 GB 2400 MHz |
Scheda Video | Sapphire Radeon R9 285 ITX Compact OC |
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD |
|
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Obsidian 750D |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K70 Gaming Keyboard |
Mouse | CM Storm Havoc e Speed-RX L |
S. Operativo | Windows 8.1 Pro x64 |
Si ringraziano i partners di ReHWolution per le componenti presenti nella piattaforma di prova.
Benchmark utilizzati:
- Unigine Heaven 4.0
- Futuremark 3DMark11
- Futuremark 3DMark
- Futuremark 3DMark Fire Strike Extreme
- AllBenchmark CatZilla
- Thief (2014) (Benchmark integrato)
- Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
- Batman: Arkham Origins (Benchmark integrato)
- Metro Last Light (Benchmark integrato)
- Tomb Raider (2013) (Benchmark integrato)
Ringraziamo Futuremark, AllBenchmark, AMD e NVIDIA per le copie digitali dei benchmark utilizzati nelle nostre recensioni. Dove disponibile la scelta della risoluzione, i test sono stati eseguiti ai seguenti valori. Laddove si trattasse di un benchmark, le modalità predefinite sono state utilizzate:
- 1680×1050, AA x2
- 1920×1080, AA x4
- 2560×1440, no AA
Schede video finora testate:
- NVIDIA GeForce GTX 750 Ti (reference)
- ASUS NVIDIA GeForce GTX 750 Ti DirectCU II OC
- NVIDIA GeForce GTX 760 (reference)
- MSI NVIDIA GeForce GTX 760 Hawk
- Gigabyte NVIDIA GeForce GTX 760 Windforce3X OC 4GB
- NVIDIA GeForce GTX 770 (reference)
- Gigabyte NVIDIA GeForce GTX 770 Windforce3X OC
- MSI NVIDIA GeForce GTX 770 Gaming OC
- NVIDIA GeForce GTX 780 (reference)
- Inno3D GeForce GTX 780 iChill Accelero Hybrid
- MSI NVIDIA GeForce GTX 780 Gaming
- NVIDIA GeForce GTX 780 Ti (reference)
- MSI NVIDIA GeForce GTX 780Ti Gaming
- MSI AMD Radeon HD 7790 OC
- Sapphire AMD Radeon HD 7970 DualX OC with Boost
- Sapphire AMD Radeon HD 7970 DualX OC with Boost CrossFireX
- Sapphire AMD Radeon HD 7990 (reference)
- Sapphire AMD Radeon HD 7990 (QuadCFX) (reference)
- Sapphire AMD Radeon R7 250 Ultimate
- Sapphire AMD Radeon R7 260X OC
- Sapphire AMD Radeon R7 265 Dual-X
- MSI AMD Radeon R9 270 Gaming 2G
- ASUS AMD Radeon R9 270X DirectCU II TOP
- Sapphire AMD Radeon R9 270X Vapor-X
- Sapphire AMD Radeon R9 280 Dual-X
- Sapphire AMD Radeon R9 285 ITX Compact OC
- Sapphire AMD Radeon R9 280X Toxic
- Sapphire AMD Radeon R9 290 (reference)
- Sapphire AMD Radeon R9 290X (reference)
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X OC
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Vapor-X Tri-X OC
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: Overclock, temperature, consumi–>Tramite Sapphire TriXX, infine, abbiamo provveduto ad overclockare la scheda fino a 1080 / 1500 MHz, non avendo la possibilità di overvoltare la GPU. Il risultato, disattivando la tessellation, è il seguente:
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: Overclock, temperature, consumi–>Tramite Sapphire TriXX, infine, abbiamo provveduto ad overclockare la scheda fino a 1080 / 1500 MHz, non avendo la possibilità di overvoltare la GPU. Il risultato, disattivando la tessellation, è il seguente:
Un aumento di circa il 20% nelle performance, grazie all’aumento delle frequenze del 15% e alla Tessellation disattivata. Ecco GPU-Z, con i clock utilizzati per questo benchmark:
In confronto alle altre schede (a default e in OC):
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
“L’esperimento”, se così si può chiamare, di Sapphire è ben riuscito: striminzire una GPU ad alte prestazioni e consumi ridotti (magari non come Maxwell di NVIDIA, ma il 30% in meno rispetto a Tahiti Pro ci sembra davvero tanto) in soli 17 centimetri di PCB con un dissipatore a singola ventola. La scheda risulta solida, è pesante, per via delle grosse heatpipes e del corpo in alluminio responsabile di smaltire il calore generato. Ottima soluzione quella di adottare un singolo connettore a 8 pin per la corretta erogazione di elettricità che la scheda richiede.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Presa la fascia in cui si va a scontrare la scheda, possiamo dire che il risultato è più che soddisfacente: essendo una VGA di fascia medio-alta, ed avendo la GTX760 come concorrente, Sapphire (e AMD) riesce a pareggiare nei consumi e nei frame al secondo con la soluzione avversaria, avvantaggiandosi però di dimensioni inferiori. In overclock, la scheda ha visto un incremento del 10% delle frequenze senza overvolt (che non è possibile, almeno su questa edizione della R9 285), davvero notevole considerati, ancora una volta, i consumi.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità e consumi[/titolo]
Sul fattore compatibilità, la scheda dispone di connessione PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione), mentre da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 500W. Noi di ReHWolution, però, possiamo garantirvi che basta un buon alimentatore da 400W per assicurarvi la piena stabilità operativa. Qualora voleste configurare un CrossFireX, vi consigliamo un alimentatore da 500W.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La scheda è disponibile ad un prezzo di circa 260€, stessa fascia di prezzo della GTX760 di NVIDIA e della R9 280 (di cui va virtualmente a prendere il posto). Il prezzo risulta leggermente elevato, ma c’è da considerare sia il fatto che tale famiglia di GPU sia stata lanciata pochi giorni fa sia il fattore di forma compatto. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Sapphire, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”8″]
[/conclusione]
Consumi contenuti, prestazioni elevate in FullHD e anche a 2.5K con qualche sacrificio sui filtri (complice il taglio su bus e VRAM). E non dimentichiamoci delle dimensioni ultracompatte, che la rendono la scheda ideale per macchine ITX/mATX ad alte prestazioni. Per la R9 285 di Sapphire, c’è il nostro Hardware Platinum Award ad attendere al traguardo:
Ringraziamo Sapphire Italia per il sample oggi recensito.
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La recensione
Sapphire Radeon R9 285 ITX Compact OC
Consumi contenuti, prestazioni elevate in FullHD e 2K combinate a dimensioni microscopiche, per questa R9 285 ITX di Sapphire che promette faville nelle macchine compatte ad alte performance.
Pro
- Minuscola ma potentissima
- Consumi di gran lunga inferiore alla generazione precedente (la R9 280)
- Ideale per FullHD e anche 2K con qualche rinuncia
Contro
- Prezzo ancora alto per via del recente lancio
- Non si può overvoltare
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