Sapphire Radeon R9 290X | Recensione

La configurazione utilizzata per i test è la seguente:

Benchmark utilizzati:

• Unigine Heaven 4.0
• Futuremark 3DMark06
• Futuremark 3DMark11
• Futuremark 3DMark
• AllBenchmark CatZilla
• Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
• Resident Evil 6 Benchmark
• Metro Last Light (Benchmark integrato)
• Tomb Raider (2013) (Benchmark integrato)

Qualità massima, risoluzioni testate:

• 1680×1050, AA x2
• 1920×1080, AA x4
• 2560×1440, no AA

Schede video finora testate:

• nVidia GeForce GTX 760 (reference)
• nVidia GeForce GTX 770 (reference)
• nVidia GeForce GTX 780 (reference)
• MSI nVidia GeForce GTX 760 Hawk
• Gigabyte nVidia GeForce GTX 770 Windforce3X OC
• MSI AMD Radeon HD7790 OC
• Sapphire AMD Radeon R9-270X Vapor-X
• Sapphire AMD Radeon HD7970 DualX OC with Boost
• Sapphire AMD Radeon HD7970 DualX OC with Boost CrossFireX
• Sapphire AMD Radeon HD7990
• Sapphire AMD Radeon HD7990 (QuadCFX)
• Sapphire AMD Radeon R9 290X

Prima di cominciare i test, una precisazione: la scheda dispone di due modalità (che accedono allo stesso BIOS, il selettore è un soft-switch), quella denominata Quiet (con ventola che si ferma al 40% della velocità) e quella denominata Uber (con ventola che si ferma al 55% della velocità). Il PowerTune impedisce alla scheda di superare la soglia dei 94°C, regolando di conseguenza la velocità della ventola secondo il profilo selezionato (Uber e Quiet, appunto). Visto che in caso di raggiungimento della temperatura di 95°C la GPU abbassa le frequenze per contenere le temperature, abbiamo deciso di testare la scheda con la velocità della ventola fissa al 55%, ovvero la velocità massima ottenibile dal profilo Uber Mode. In questo modo, abbiamo evitato che la GPU andasse in Throttle, ottenendo le prestazioni effettive della scheda, senza castrazioni. In questo, ci differiamo dalle altre testate che hanno testato la scheda coi due profili sopra citati, cercando di fare chiarezza sulle effettive prestazioni della scheda. Con la ventola fissa al 55%, la scheda si è mantenuta sotto agli 85°C con una T.Amb di circa 22-23°C. Abbiamo inoltre sostituito la pasta termica già presente (visto che abbiamo smontato la scheda per fare le foto del PCB), pulendo accuratamente il dissipatore ed applicando la Prolimatech PK-1, pasta alluminica non elettroconduttiva caratterizzata da ottimi valori di resistenza termica.