Introduzione: ASRock e Skylake–>
Ci siamo! Dopo due anni di attesa (se trascuriamo Broadwell, che è stata più una piattaforma di “prova” per il processo produttivo a 14 nm), eccoci con la nuovissima piattaforma di Intel, composta dai processori Intel Core di 6a Generazione e dal chipset Z170 Express, combinazione che porta con sé una sfilza di novità.
Grazie ad ASRock, oggi abbiamo modo di provare una scheda madre di fascia medio-alta ed un processore Intel Core i5 6600k. Buona lettura!
ASRock Z170 Extreme6: specifiche tecniche–>
Di seguito, le caratteristiche complete della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (ASRock):
Al momento in cui scriviamo, non è disponibile il sito online per la consultazione delle specifiche tecniche della mainboard. Comunque sia, il retro della confezione riporta gran parte delle caratteristiche tecniche: la Z170 Extreme6 supporta le CPU di 6a Generazione di Intel (nome in codice Skylake), che al momento in cui scriviamo sono l’Intel Core i7 6700k e l’Intel Core i5 6600k. La sezione RAM è affidata a 4 slot DDR4 con una frequenza massima di 3500 MHz (o superiore, in OC), e fa la sua comparsa come “bundle” nella connettività lo standard USB 3.1, presente sotto forma di due connettori, uno di tipo A ed uno di tipo C.
Tre slot PCI-E 16x meccanici (e con 20 linee condivise tra di loro per una configurazione 8x 8x 4x in caso di sistema multi-GPU) si affiancano inoltre ad uno slot Ultra M.2, che consente di sfruttare SSD dalla velocità fino a 32 Gb/s, fornendo quindi il pieno supporto anche agli SSD NVMe di Intel basati su socket U.2 (l’adattatore è in bundle a schede di fascia superiore per ASRock).
Le 12 fasi di alimentazione digitali sono più che sufficienti per “sfamare” le CPU di nuova generazione, che in barba al processo produttivo migliorato (quello dei 14 nm) hanno un TDP di 95 W, quasi esclusivamente per colpa della grafica integrata, la Iris Pro, che garantisce il 30-40% di prestazioni in più rispetto alla precedente generazione (HD4600 degli Haswell). Visto che però dubitiamo che chi compra una piattaforma del genere utilizzi la GPU integrata se non per scopi di disaster recovery (la IGP torna utilissima qualora fallisse il flash di BIOS di una scheda video dedicata), eviteremo di effettuare bench a riguardo, concentrandoci sulla sola potenza di calcolo e sulle potenzialità in OC.
Fa, infine, la sua apparizione, il sottosistema audio Purity Sound 3, evoluzione del Purity Sound 2, che stavolta è dotato di una copertura in plastica oltre che alla solita divisione del PCB audio dal resto della scheda madre per isolare ulteriormente l’apparato dalle interferenze elettromagnetiche.
Skylake: architettura nei dettagli–>
Descriviamo ora, in brevissimo, le modifiche sostanziali all’architettura della CPU e del chipset: nelle prossime settimane pubblicheremo un approfondimento coadiuvato da test prestazionali di Intel Core i5 6600k e Intel Core i7 6700k.
Le novità sul fronte del PCH sono tantissime, con un aumento della banda totale disponibile per le varie interconnessioni pari al 40%, per la prima volta dopo ben 4 anni dall’introduzione dello standard DMI 2.0. Si passa infatti ad un totale di ben 20 linee PCI-E 3.0 sfruttate dal Platform Control Hub per consentire l’utilizzo di svariate porte USB 3.1, M.2, SATA Express e tutte le periferiche onboard. Si tratta di un enorme balzo in avanti che aggiorna, finalmente, quello che una volta era definito South Bridge, rimasto particolarmente indietro sul fronte delle prestazioni e delle features.
Se con Haswell e Z87 (e Z97) l’overclock ci sembrava particolarmente semplice, adesso lo è ancora di più. Da Sandy Bridge fino a Broadwell, il BCLK era collegato direttamente al clock del bus PCI/PCI-E, limitando la granularità di esso per via di eventuali corruzioni dati o instabilità. Con questa iterazione, Intel ha fatto in modo di separare i due clock, grazie ad un clockgen (generatore di clock) separato, installato sulle motherboard. In questo modo si torna alla “vecchia scuola”, dove il clock base (BCLK, appunto) gestiva solo ed esclusivamente i clock di CPU e RAM.
Altra semplificazione importante è la gestione dei voltaggi: scompare la FIVR (Fully Integrated Voltage Regulator), la circuiteria di alimentazione prima integrata direttamente sulla CPU, e il voltaggio della Cache (il vRing) è ora accorpato al voltaggio del processore (vCPU), attingendo da esso e, di fatto, migliorando i consumi.
Miglioramento sostanziale sul fronte della CPU è il nuovo processo produttivo a 14 nm, che ritroviamo anche sulle CPU Broadwell, le quali hanno visto un’uscita in sordina nelle scorse settimane finendo subito nel dimenticatoio proprio per via di Skylake. Il TDP, che con Haswell è di 88W e con Broadwell è di 65W, passa a ben 95 Watt, con un aumento significativo dei consumi dovuto ad una iGPU (il processore grafico integrato) decisamente più potente, con un miglioramento medio nell’ordine del 40%. Risultati che fanno quasi gridare al miracolo, e che portano Intel sulla strada per raggiungere le prestazioni grafiche di AMD con le sue APU.
Ulteriore miglioramento, infine, è il fatto che la CPU fornisca adesso 20 linee PCI-E 3.0 invece di 16, consentendo sistemi dual GPU abbinati ad SSD NVMe su PCI-E senza sacrificare la banda dedicata al sottosistema grafico.
L’Intel Core i5 6600k è un quad core con frequenza base di 3.5 GHz e Turbo Boost a 3.9 GHz, con una cache L3 da 6 MB, mentre l’Intel Core i7 6700k è un quad core con frequenza base di 4.0 GHz e Turbo Boost a 4.2 GHz, con una cache L3 da 8 MB e dotato di Hyper Threading; entrambi i processori verranno venduti sprovvisti di dissipatore stock, lasciando all’utente la scelta del sistema di raffreddamento.
Noi, siamo utenti enthusiast, e pertanto non effettueremo benchmark sulla iGPU, ma ci limiteremo a fornirvi una panoramica prestazionale dei chip sul fronte computazionale.
ASRock Z170 Extreme6: galleria fotografica–>
A seguire, una galleria di immagini della confezione, bundle e scheda madre:
ASRock Z170 Extreme6: il BIOS UEFI–>
Ecco alcune delle schermate del BIOS UEFI della ASRock Z170 Extreme6:
KLEVV: le memorie utilizzate in questa recensione–>
Ringraziamo KLEVV per averci fornito le memorie per questa recensione:
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
CPU | Intel Core i5 6600K |
---|---|
Heatsink | Corsair H110i GTX |
Mainboard | ASRock Z170 Extreme6 |
RAM | KLEVV CRAS DDR4 16 GB 3000 MHz |
VGA | Sapphire Radeon R9 290X Tri-X Vapor-X 8GB |
Sound Card | Purity Sound 3 |
HDD/SSD | Corsair Neutron XT SSD 480 GB |
PSU | Corsair AX1500i Digital PSU |
Case | Corsair Graphite 780T Arctic White |
Monitor | Acer CB280HK 4K Display |
Keyboard | Corsair Gaming K70 RGB |
Mouse | Corsair Gaming Sabre RGB Laser |
OS | Windows 10 Pro x64 |
Ringraziamo ASRock, Corsair, Sapphire e KLEVV per le componenti utilizzate in questa recensione.
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- Hexus PIFAST
- Intel XTU
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
Schede madri recensite (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock Fatal1ty B85 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97E-ITX/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z170 Extreme6 (Intel Core i5 6600k)
- ASRock Fatal1ty Z97X Killer/3.1 (Intel Pentium G3258)
- ASRock X99 Extreme6 (Intel Core i7 5930k)
- ASRock X99 OC Formula (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99 WS-E (Intel Core i7 5960x)
- ASRock Fatal1ty X99M Killer (Intel Core i7 5960x)
- ASRock Fatal1ty X99X Killer (Intel Core i7 5930k)
- ASUS Maximus VI Hero (Z87) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VII Ranger (Z97) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Rampage IV Black Edition (Intel Core i7 4930k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97MX-Gaming 5 (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97N-WIFI (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97X-UD5H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte X99-UD3 (Intel Core i7 5930k)
- MSI A88XM Gaming (AMD A10-5700)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 Gaming 9 AC (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97S SLI Plus (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 MPower (Intel Core i7 4770k)
I consumi sono rilevati alla presa tramite Wattmetro, pertanto si tratta di valori al lordo dell’efficienza. Oltretutto, il consumo rilevato è relativo all’intero sistema.
Test computing: Cinebench R11.5–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R11.5:
Test computing: Cinebench R15–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R15:
Test computing: Hexus PIFAST–>
Hexus, con il suo PIFAST, consente di dare un’occhiata all’efficienza del collegamento tra CPU e RAM, risultando ancora valido per misurare in via teorica le prestazioni di una piattaforma nonostante l’età superiore ai 10 anni di servizio:
Test computing: Intel XTU–>
Intel, con il rilascio dei chipset Z87 nel Marzo 2013, ha sviluppato un’applicazione compatibile con i chipset serie 6, 7, 8 e 9, partendo da P67 fino ad arrivare a X99 e Z97. XTU (Xtreme Tuning Utility) si basa sulle librerie AVX 2.0 che sfruttano ogni singolo transistor del processore, stressando in modo assurdo e intensivo la CPU e dando un quadro generico della stabilità e delle prestazioni, e con l’ultima versione l’utility è compatibile con X99:
N.B.: il software si è rifiutato di installarsi su scheda ASRock, mentre su Z170 di MSI non ci sono stati problemi. Pertanto aspettiamo un BIOS più maturo da parte di ASRock per aggiornare lo score.
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>
Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–>
Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
ASRock Z170 Extreme6: test audio, overclock, consumi–>
Il Purity Sound 3 è un’ulteriore miglioramento del già noto chip Realtek ALC1150, di seguito le prestazioni rilevate:
Valori in linea con quanto dichiarato e con quanto rilevato con altre soluzioni ALC1150, anche se da una nuova iterazione del sottosistema audio Purity Sound ci aspettavamo di più.
La potenza computazionale della CPU, a default, è davvero elevatissima: si parla di 169 GFLOPS per un Core i5, laddove per un Core i7 di 4a generazione si parla di valori leggermente superiori ai 170 GFLOPS:
Ma come si comportano in overclock queste nuove CPU? E i consumi di corrente? Procediamo con ordine. Di seguito, tutti i benchmark eseguiti però alla frequenza di 4.8 GHz sfruttando il profilo Turbo 4.8 GHz pre-caricato nel BIOS:
Risultati sorprendenti, sia per prestazioni che sul fronte dell’overclockabilità: ben 4.8 GHz con un Corsair H110i GTX, che per quanto sia un sistema AIO di fascia alta è comunque un sistema AIO.
I consumi, considerando che si tratta di valori ottenuti con un Corsair AX1500i e che si tratta di valori lordi per l’intero sistema, sono incredibilmente contenuti. In OC, il consumo aumenta di soli 50 W, nonostante si parli di una frequenza pari a 4.8 GHz con un vCore pari a 1.38v.
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Finalmente, finalmente, finalmente un design originale su di una scheda madre. Eravamo abituati ai colori accesi della serie 9, davvero aggressivi e sgargianti, ma sembra che ASRock abbia trovato il perfetto compromesso tra classico e stylish. Il color rame, insieme al nero opaco, ben si sposa sulla scheda, grazie al PCB interamente nero e alla maschera in plastica che copre il pannello I/O e la sezione audio della mainboard. Nulla da dire sulla qualità costruttiva, visto che ormai ASRock ci ha abituato bene con i suoi prodotti, sempre all’avanguardia sulla scelta dei materiali e delle componenti installate.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Sul fronte prestazionale il 6600k è davvero sensazionale: nonostante si parli di un Intel Core i5, le performance sono davvero elevate. Se c’è qualcosa che ci fa storcere il naso, però, è il fatto che la scheda abbia un BIOS leggermente acerbo, cosa più che naturale visto che si tratta di un sample pre-produzione. La cosa si ripercuote negativamente sulle performance in alcuni bench, mentre in alcuni non è stato rilevato problema di alcun tipo. Se ASRock ce ne darà modo, nelle prossime settimane analizzeremo il miglioramento prestazionale fornito dai nuovi BIOS e dall’Intel Core i7 6700k, che raggiungerà la redazione nei prossimi giorni.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda è compatibile, ovviamente, con tutte le CPU Intel di 6a Generazione: al momento in cui scriviamo, sono disponibili le sole versioni K (Intel COre i7 6700k e Intel Core i5 6600k), con il resto della lineup che verrà annunciata tra fine Agosto e inizio Ottobre. È garantito il supporto alle memorie DDR4 fino ad una frequenza di 3500 MHz (CPU e moduli permettendo), mentre sul fronte della connettività la scheda è completa: USB 3.1 di tipo A e C, SATA Express, M.2. Insomma, una scheda completa. È possibile, infine, installare sistemi multi GPU fino a 3 schede grazie agli slot PCI-E 16x meccanici, usufruendo di un totale di 20 linee PCI-E.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La ASRock Z170 Extreme6 ha un prezzo di lancio pari a 219€, e considerando che si tratta di una scheda madre di ultimissima generazione e piena zeppa di features e novità, non possiamo che essere soddisfatti del rapporto qualità/prezzo. Come al solito, vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali ASRock, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
ASRock con la sua Z170 Extreme6 ha fatto un ottimo lavoro, anche se ci aspettiamo miglioramenti nelle prossime settimane grazie a BIOS più maturi. Di conseguenza, diamo alla mainboard oggi recensita il nostro Hardware Platinum Award e l’Innovation Award:
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La recensione
ASRock Z170 Extreme6 e Intel Core i5 6600k
Una scheda madre completa di tutto e dalle prestazioni elevate, seppur da migliorare sotto alcuni aspetti con un BIOS più maturo. Skylake ha, da parte di ASRock, un valido partner nella Z170 Extreme6.
Pro
- Design minimalista ed originale
- Consumi ridotti
- Prezzo competitivo
- Performance elevate ma...
Contro
- ...da migliorare con un BIOS più maturo