UL Benchmarks 3DMark Fire Strike e Time Spy CPU Tests
In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo benchmark grafico, chiamato 3DMark senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. La suite dispone di svariati test, di cui utilizziamo i più intensivi per mettere alla prova le componenti in recensione
Per i nostri test utilizziamo il Physics Test di Fire Strike ed il CPU Test di Time Spy, in modo da valutare i benefici prestazionali di un kit di RAM più veloce simulando il comportamento in giochi DirectX 11 e DirectX 12:
F1 23
Tornata nelle mani di Electronic Arts dopo ben 18 anni, la serie di titoli dedicati al mondo delle Formula 1 arriva alla sua edizione 2023, con F1 23 che utilizza un motore grafico incredibilmente dettagliato e foto-realistico grazie alle tecnologie di Ray Tracing integrate nel gioco.
Nel nostro caso, per valutare le prestazioni del sottosistema CPU-Motherboard-RAM eseguiamo il benchmark integrato del gioco alla risoluzione di 1920×1080, preset qualità massima ma con tutti gli effetti Ray Tracing ridotti al minimo, in modo da isolare la componente GPU ed evidenziare eventuali differenze tra CPU, RAM e gestione dei timing da parte della scheda madre.
La pista scelta è quella di Melbourne, Australia:
Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege
Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege è un famosissimo titolo esports che vede gli operatori della rinomata saga di Tom Clancy alle prese con attacchi terroristici, rapimenti, armi biologiche e tanto altro ancora. Il parco di più di 60 operatori include forze armate speciali provenienti da ogni paese: potrete infatti impersonare il GIGN della Gendarmerie Nationale francese, o la squadra SWAT della FBI americana, o addirittura i nostrani GIS (Gruppo di Intervento Speciale) facenti parte dell’elite dei Carabinieri.
Essendo un gioco indirizzato ad un pubblico competitivo e ottimizzato per gli esports, Rainbow Six: Siege è capace di macinare centinaia di FPS anche su macchine più datate. Recentemente il titolo ha visto un revamp del motore grafico e della qualità visiva, pertanto i risultati ottenuti oggi non sono paragonabili a quanto registrato in precedenza.
Nel nostro caso, eseguiamo il benchmark integrato con la qualità massima e risoluzione 1920×1080:
Counter-Strike: Global Offensive
Che CSGO sia il capitolo che ha reso la saga particolarmente mainstream non è certo un mistero, grazie alla crescita degli eSports avvenuta nell’ultimo decennio e all’impegno di Valve nel rendere il gioco quanto più competitive-friendly possibile: il motore grafico leggero ed efficiente, l’immortale Source Engine, insieme alle funzionalità avanzate per tornei, spectating e modalità di gioco fanno sì che il gioco sia accessibile a chiunque abbia un PC anche dalle specifiche modeste.
Il gioco è l’unico nella nostra suite che utilizza le DirectX 9.0c, librerie grafiche lanciate nell’ormai lontanissimo 2004 e che lo rendono praticamente agnostico a qualsiasi produttore in particolare: centinaia di FPS su ogni scheda video, che sia AMD o NVIDIA.
Civilization VI Gathering Storm – IA Benchmark
Gandhi è un guerrafondaio.
Beh, ovviamente si scherza, ma se avete giocato anche solo una volta ad uno dei Sid Meier’s Civilization, saprete la storia dietro quest’affermazione. Il 2016 ha visto l’uscita della sesta incarnazione dei giochi 4X più famosi del pianeta. Stavolta, con Civilization VI, il motore grafico utilizza sia DirectX11 che DirectX12, con una qualità senza eguali per uno strategico a turni.
Nei nostri test per CPU, schede madri e RAM utilizziamo il benchmark dell’intelligenza artificiale per l’espansione Gathering Storm, che misura il tempo impiegato dal processore ad eseguire tutte le operazioni di un turno:
In gaming non notiamo incrementi particolarmente vistosi nei vari titoli, con Rainbow Six che segna 1 FPS in più (531 contro 530), CSGO che ne segna 4 (praticamente “invisibili” visto che ci troviamo quasi ad 800 FPS) mentre F1 ’23 non beneficia minimamente dell’incremento di frequenza. Civilization VI, con il suo test AI, invece, fa segnare 0.6 secondi in meno per turno: circa il 2.3% di tempo in meno che con tutta probabilità sarà un guadagno prestazionale che passerà inosservato.
Fire Strike non fa gridare al miracolo in termini di incrementi di performance ma Time Spy sembra guadagnare ben oltre il 10% grazie alle RAM più veloci, un risultato che comunque ci fa capire che in determinati titoli il miglioramento delle prestazioni sarà comunque notevole.
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