Lara Croft fa il suo ritorno nel secondo titolo reboot della saga di Tomb Raider, in Rise of the Tomb Raider (o RotTR se vi piacciono gli acronimi), uno dei primi giochi DirectX 12 che vedono l’eroina dei nostri solitari pomeriggi razziare tombe in giro per il mondo, cercando di risolvere il mistero dietro la morte del padre.
Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, presentando il supporto a tutti i GameWorks dell’azienda eccezion fatta per gli Hairworks, sostituiti dai PureHair, tecnologia direttamente derivata dallo standard TressFX di AMD, e si avvale sia delle DirectX 11 che delle DirectX 12 e dell’Async Computing per il rendering:
In Shadow of the Tomb Raider, invece, Lara si ritrova ancora una volta a spasso per il globo, con l’intento di fermare ulteriormente la diffusione dell’organizzazione paramilitare Trinity. Questo cammino la porta in Messico, dove andrà a caccia del capo dell’alto consiglio di tale organizzazione, con l’obiettivo di distruggerla una volta per tutte e liberare il mondo dalla minaccia che incombe. Il gioco dispone ancora una volta di supporto a DX11 e 12, con l’introduzione, non appena sarà disponibile la build 1809 per Windows, del Ray Tracing tramite DirectXR, ultima prodezza tecnologica nel mondo del rendering:
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