Introduzione: Gigabyte–>
Dopo aver analizzato una delle proposte più performanti della linea Gaming G1 dell’azienda (la Z170X-Gaming 7), è il turno oggi di una soluzione della linea Ultra Durable, lineup caratterizzata da un design più classico e da un target più maturo e professionale.
Oggi, la nostra analisi della Gigabyte Z170X-UD5 TH, che come lascia intendere il nome è dotata del nuovissimo e velocissimo protocollo di connessione Thunderbolt™ 3. Buona lettura!
Gigabyte Z170X-UD5 TH: specifiche tecniche–>
Di seguito, le caratteristiche complete della scheda madre, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Gigabyte):
La scheda madre oggi analizzata è equipaggiata con il chipset Z170, disponendo di un chip Realtek ALC1150 con sezione di amplificazione AMP-UP per un audio cristallino e di elevata qualità. Troviamo un chip Intel i219v per la connettività Gigabit Ethernet, e naturalmente è garantita la compatibilità con tutti i processori Intel su socket LGA1151 di classe consumer (niente Xeon), con il supporto fino a 64GB di RAM con frequenza max di 3800 MHz. Sul fronte della connettività, sono presenti tutti gli standard di ultima generazione: M.2 fino a 32 Gbps, USB 3.1, Thunderbolt 3, HDMI 2.0, SATA Express, il tutto coadiuvato dal pieno supporto all’NVMe, al pari della Z170X-Gaming 7 precedentemente recensita.
Sul fronte degli slot PCI-E, sono presenti tre slot PCI-e 16x meccanici, il cui primo operante a 16 linee elettriche, ed il secondo e il terzo a 8x-4x in caso di configurazioni a più schede video o d’espansione. Per via della suddivisione delle linee, è garantita la sola compatibilità con SLI a 2 vie, mentre il CrossFireX è supportato fino ad un massimo di 3 schede in parallelo.
Skylake: architettura nei dettagli–>
Descriviamo ora, in brevissimo, le modifiche sostanziali all’architettura della CPU e del chipset:
Le novità sul fronte del PCH sono tantissime, con un aumento della banda totale disponibile per le varie interconnessioni pari al 40%, per la prima volta dopo ben 4 anni dall’introduzione dello standard DMI 2.0. Si passa infatti ad un totale di ben 20 linee PCI-E 3.0 sfruttate dal Platform Control Hub per consentire l’utilizzo di svariate porte USB 3.1, M.2, SATA Express e tutte le periferiche onboard. Si tratta di un enorme balzo in avanti che aggiorna, finalmente, quello che una volta era definito South Bridge, rimasto particolarmente indietro sul fronte delle prestazioni e delle features.
Se con Haswell e Z87 (e Z97) l’overclock ci sembrava particolarmente semplice, adesso lo è ancora di più. Da Sandy Bridge fino a Broadwell, il BCLK era collegato direttamente al clock del bus PCI/PCI-E, limitando la granularità di esso per via di eventuali corruzioni dati o instabilità. Con questa iterazione, Intel ha fatto in modo di separare i due clock, grazie ad un clockgen (generatore di clock) separato, installato sulle motherboard. In questo modo si torna alla “vecchia scuola”, dove il clock base (BCLK, appunto) gestiva solo ed esclusivamente i clock di CPU e RAM.
Altra semplificazione importante è la gestione dei voltaggi: scompare la FIVR (Fully Integrated Voltage Regulator), la circuiteria di alimentazione prima integrata direttamente sulla CPU, e il voltaggio della Cache (il vRing) è ora accorpato al voltaggio del processore (vCPU), attingendo da esso e, di fatto, migliorando i consumi.
Miglioramento sostanziale sul fronte della CPU è il nuovo processo produttivo a 14 nm, che ritroviamo anche sulle CPU Broadwell, le quali hanno visto un’uscita in sordina nelle scorse settimane finendo subito nel dimenticatoio proprio per via di Skylake. Il TDP, che con Haswell è di 88W e con Broadwell è di 65W, passa a ben 95 Watt, con un aumento significativo dei consumi dovuto ad una iGPU (il processore grafico integrato) decisamente più potente, con un miglioramento medio nell’ordine del 40%. Risultati che fanno quasi gridare al miracolo, e che portano Intel sulla strada per raggiungere le prestazioni grafiche di AMD con le sue APU.
Ulteriore miglioramento, infine, è il fatto che la CPU fornisca adesso 20 linee PCI-E 3.0 invece di 16, consentendo sistemi dual GPU abbinati ad SSD NVMe su PCI-E senza sacrificare la banda dedicata al sottosistema grafico.
L’Intel Core i5 6600k è un quad core con frequenza base di 3.5 GHz e Turbo Boost a 3.9 GHz, con una cache L3 da 6 MB, mentre l’Intel Core i7 6700k è un quad core con frequenza base di 4.0 GHz e Turbo Boost a 4.2 GHz, con una cache L3 da 8 MB e dotato di Hyper Threading; entrambi i processori verranno venduti sprovvisti di dissipatore stock, lasciando all’utente la scelta del sistema di raffreddamento.
Noi, siamo utenti enthusiast, e pertanto non effettueremo benchmark sulla iGPU, ma ci limiteremo a fornirvi una panoramica prestazionale dei chip sul fronte computazionale.
Galleria fotografica: Gigabyte Z170X-UD5 TH–>
A seguire, una galleria di immagini di confezione, bundle e scheda madre:
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
CPU | Intel Core i7 6700k |
---|---|
Heatsink | Corsair H110i GTX AIO |
Mainboard | Gigabyte Z170X-UD5 TH |
RAM | Corsair Vengeance LPX DDR4 3200MHz 16GB |
VGA | ASUS Radeon R9 280X Matrix Platinum |
Sound Card | Integrata |
HDD/SSD | Patriot Blast SSD 480 GB |
PSU | Corsair RM850i Digital PSU |
Case | Corsair Graphite 780T Arctic White |
Monitor | Acer CB280HK 4K Display |
Keyboard | Corsair Gaming STRAFE |
Mouse | Corsair Gaming Sabre RGB Laser |
OS | Windows 10 Pro x64 |
I test utilizzati sono:
- Cinebench R11.5
- Cinebench R15
- Hexus PIFAST
- Intel XTU
- SuperPI 1M e 32M
- WPrime 1.55 32M e 1024M
Schede madri recensite (tra parentesi, la CPU utilizzata):
- ASRock B150 Combo (Intel Core i7 6700k)
- ASRock Fatal1ty B85 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty FM2A88X+ Killer (AMD A10-5700)
- ASRock Fatal1ty Z87 Killer (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Fatal1ty Z97X Killer/3.1 (Intel Pentium G3258)
- ASRock Fatal1ty Z170 Gaming-ITX/ac (Intel Core i7 6700k)
- ASRock Fatal1ty Z170 Gaming K4 (Intel Core i5 6600k)
- ASRock Fatal1ty X99M Killer (Intel Core i7 5960x)
- ASRock Fatal1ty X99X Killer (Intel Core i7 5930k)
- ASRock FM2A88X-ITX+ (AMD A10-5700)
- ASRock H81TM-ITX (Intel Core i5 4570S)
- ASRock Z87 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z87 Extreme9/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97 Extreme4 (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z97E-ITX/AC (Intel Core i7 4770k)
- ASRock Z170 Extreme6 (Intel Core i5 6600k)
- ASRock Z170 OC Formula (Intel Core i7 6700k)
- ASRock X99E-ITX/AC (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99 Extreme6 (Intel Core i7 5930k)
- ASRock X99 Extreme6/3.1 (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99 OC Formula (Intel Core i7 5960x)
- ASRock X99 WS-E (Intel Core i7 5960x)
- ASUS Maximus VI Hero (Z87) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VII Ranger (Z97) (Intel Core i7 4770k)
- ASUS Maximus VIII Impact (Z170) (Intel Core i7 6700k)
- ASUS Rampage IV Black Edition (Intel Core i7 4930k)
- ASUS Z170-K (Intel Core i7 6700k)
- Gigabyte Z87X-OC (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-OC Force (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD3H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z87X-UD7 TH (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97MX-Gaming 5 (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97N-WIFI (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z97X-UD5H (Intel Core i7 4770k)
- Gigabyte Z170X-Gaming 7 (Intel Core i7 6700k)
- Gigabyte Z170X-UD5 TH (Intel Core i7 6700k)
- Gigabyte X99-UD3 (Intel Core i7 5930k)
- MSI A88XM Gaming (AMD A10-5700)
- MSI Z87M Gaming (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 Gaming 9 AC (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97S SLI Plus (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z97 MPower (Intel Core i7 4770k)
- MSI Z170A Gaming M7 (Intel Core i5 6600k)
- MSI Z170A Gaming Pro (Intel Core i7 6700k)
Test computing: Cinebench R11.5–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R11.5:
Test computing: Cinebench R15–>
Maxon, azienda dedicata ai software di renderizzazione 3D, è nota agli addetti nel settore per programmi come Cinema4D e VRay, programmi di modellazione e rendering 3D; dal 2010, la software house mette a disposizione, in maniera gratuita, un benchmark per l’efficienza di calcolo del sistema CPU-Mainboard-RAM, ovvero Cinebench, disponibile in due varianti, R11.5 e R15. Questi i risultati ottenuti con la versione R15:
Test computing: Hexus PIFAST–>
Hexus, con il suo PIFAST, consente di dare un’occhiata all’efficienza del collegamento tra CPU e RAM, risultando ancora valido per misurare in via teorica le prestazioni di una piattaforma nonostante l’età superiore ai 10 anni di servizio:
Test computing: Intel XTU–>
Intel, con il rilascio dei chipset Z87 nel Marzo 2013, ha sviluppato un’applicazione compatibile con i chipset serie 6, 7, 8 e 9, partendo da P67 fino ad arrivare a X99 e Z97. XTU (Xtreme Tuning Utility) si basa sulle librerie AVX 2.0 che sfruttano ogni singolo transistor del processore, stressando in modo assurdo e intensivo la CPU e dando un quadro generico della stabilità e delle prestazioni, e con l’ultima versione l’utility è compatibile con X99:
Test computing: SuperPI 1.5 mod XS–>
Un metodo tradizionale per verificare le prestazioni del proprio PC è utilizzare SuperPI mod 1.5 XS: il programma si occupa di calcolare dalle 16k ai 32m di cifre dopo la virgola del π, con una scalabilità clock per clock davvero sorprendente per un programma creato nel 1995. Il programma calcola l’efficienza single-threaded piuttosto che quella multithreaded:
Test computing: WPrime 1.55–>
Insieme al calcolo delle cifre dopo la virgola del π, un altro metodo valido per verificare le performance del proprio PC è utilizzare WPrime, da noi usato nella versione 1.55 (la stessa valida per i benchmark di HWBot), che consente di trovare dai 32M ai 1024M di numeri primi. Il programma scala enormemente in presenza di CPU multi-core, rappresentando un valido benchmark per il calcolo dell’efficienza multithreaded:
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Il design, decisamente più “tranquillo” delle schede della linea Gaming G1, combina il nero a degli accent dorati che però, a differenza di altre schede con tale accostamento cromatico, non fa a cazzotti con il resto di un PC equipaggiato con hardware che non segue questo schema di colori. Il PCB nero opaco è davvero accattivante, e i dissipatori sono massicci e ben studiati per tenere le fasi d’alimentazione e il PCH sempre a temperature ridotte.Anche in questo caso ritroviamo le cosiddette “armor” sugli slot PCI-E, e ancora una volta pensiamo siamo semplici esercizi stilistici, tornando utili solo agli utenti che assemblano un PC per la prima volta e agli “sbadati”.
Completa la connettività con gli standard di ultimissima generazione (inclusi USB 3.1 e Thunderbolt 3), ma ancora una volta il BIOS UEFI è poco maturo rispetto alla potenza “grezza” di cui è dotata la mainboard.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
La scheda è sopra la media delle schede con pari chipset, e anche di molto. Si potrebbe dire che questa è la gemella più tranquilla nel design della Gaming 7, recensita pochi giorni fa. In connettività, davvero completa, avere quasi tutti gli standard con valori di banda massima superiori a 30 Gbps senz’altro aiuta ad assemblare un PC davvero veloce in ogni aspetto. In overclock la scheda si comporta discretamente, riuscendo a portare al limite il Core i7 6700k in nostro possesso.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
Tutte le CPU su socket LGA1151 sono compatibili con la scheda madre, mentre sul fronte DRAM è possibile installare fino a 4 moduli DDR4 a 3800 MHz e/o 64GB di RAM. È possibile installare fino a 3 schede video PCI-E, badando però al fatto che il secondo slot PCI-E 16x funzionerà a sole 8 linee PCI-E in dual-way e che 2° e 3° slot funzioneranno a sole 4 linee PCI-E in triple-way, rendendo il sistema in quest’ultimo caso incompatibile con sistemi SLI e compatibile solo con sistemi CrossFireX. Un totale di 8 porte SATA consente sistemi RAID 0, 1, 5 e 10, con il supporto a drive SATA Express ed M.2.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La Gigabyte Z170X-UD5 TH ha un prezzo inferiore ai 200€ presso Amazon, interessando l’importante fascia di prezzo sub-200€, popolatissima e dalla concorrenza spietata. La scheda ha tutte le carte in regola per rappresentare la base di un sistema davvero potente, e quindi non possiamo che essere d’accordo col posizionamento in questa fascia di mercato.
Come al solito, vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Gigabyte, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”10″]
[/conclusione]
La Gigabyte Z170X-UD5 TH è, così come la “gemella” più cattiva (la Gaming 7) una scheda dalle elevate prestazioni, dal prezzo giusto e dal set di features davvero vasto. Anche in questo caso, assegniamo il nostro Hardware Platinum Award insieme al nostro Best Price Award:
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Per oggi è tutto, ringraziamo Gigabyte Italia per il sample ricevuto.
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La recensione
Gigabyte Z170X-UD5 TH
Una scheda madre completa, dal design classico e che ben si sposa in qualsiasi combinazione di componenti installate: la Z170X-UD5 TH è la "gemella buona" della Gaming 7, precedentemente recensita, ma che sotto al cofano è tutt'altro che tranquilla.
Pro
- Design classico, che ben si sposa alla maggioranza dell'hardware in commercio
- Prestazioni elevate
- Connettività completa
- Prezzo competitivo
Contro
- UEFI da migliorare: poco maturo rispetto all'equipaggiamento hardware della scheda
Gigabyte Z170X-UD5 TH Prezzi
Raccogliamo informazioni da vari negozi per indicare il prezzo migliore
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