Ghost Recon: Wildlands, il più recente titolo della saga creata ispirandosi ai romanzi dell’ormai passato a miglior vita Tom Clancy, rappresenta forse uno dei migliori giochi della saga, grazie al gameplay completamente rinnovato rispetto al passato, alla grafica avanzatissima, ad una balistica credibile e ad una storia che risulta interessante e mai noiosa. Ci troveremo alle prese con un cartello di droga diffuso in Bolivia, nel Luglio del 2019, nei panni della Delta Company, primo battaglione, 5° gruppo delle forze speciali. I Ghosts, ovviamente.
Il gioco presenta la più recente iterazione dell’AnvilNext Engine, motore grafico che affonda le radici nello Scimitar, che ha mosso Assassin’s Creed e il remake di Prince of Persia del 2008, questo evolutosi poi nell’Anvil, poi AnvilNext, ed infine AnvilNext 2.0, facendo da base a tutti i giochi della saga di Assassin’s Creed, dei giochi basati sulle storie di Tom Clancy (incluso Rainbow Six: Siege) e For Honor, occupandosi di gestire grafica, fisica e AI fino a 3000 personaggi non giocabili contemporaneamente. COnsiderando l’estensione della mappa di GR:W e la quantità di nemici che dovremo far fuori, sembra essere stata la scelta giusta. DirectX 11, NVIDIA Gameworks (con particolare attenzione agli effetti di illuminazione e ombre) e un gameplay pazzesco per questo gioco:
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